Something good
-Scollati
Tonks una buona volta!- la frase risuonò al di
sopra del trambusto che i Tassorosso e i Serpeverde stavano facendo
alla fine della lezione di erbologia che avevano appena concluso.
-Ma Dromeda! Ti è caduto il mantello dalla borsa!-
tentò il ragazzo porgendole la veste dal bordo verdeargento
che effettivamente teneva in mano.
-Sono BLACK per te! Vuoi capirlo?!- gli rispose la ragazza, accelerando
il passo e seminandolo in mezzo alla folla di studenti.
Il povero tassorosso rimase così indietro davanti alle serre
e si fermò sconsolato. Ancora una volta Andromeda
lo aveva snobbato. Immerso com'era nei suoi pensieri non si era accorto
che la professoressa Sprite lo aveva raggiunto.
-Tonks, lei non è fatta per te...- mormorò
guardando il suo sguardo.
-Come scusi?-
La donna rise, sistemandosi il grembiule che portava quasi
costantemente:
-Ti piace la signorina Black vero?-
Il ragazzo annuì rapidamente per poi aggiungere:
-Tutti però mi remano contro... Solo perché lei
è una Black e io un nato babbano.-
-La cosa è più influente di quello che credi,
soprattutto alla luce della sua famiglia. Non è una Weasley,
ragazzo. Non voglio invitarti a gettare la spugna, però hai
davvero puntato molto in alto.-
Ted le sorrise appena per poi mormorare:
-Crede che io abbia delle possibilità?-
-Siete entrambi due ragazzi adorabili in tutti i sensi, ma purtroppo il
tuo stato di sangue ti pone molto in svantaggio nei suoi
confronti. Lei sicuramente non è come la sorella maggiore, a
pelle la percezione è molto diversa, ma questo non vuole
dire che debba per forza abbandonare tutto per amore.-
-Capisco... La ringrazio professoressa.- disse giocando con il bordo
del mantello della ragazza che aveva ancora in mano.
-Di nulla, Tonks. Dammi, chiederò al professor Lumacorno di
fargliela avere. Ora vai, non vorrei che arrivassi in ritardo alla
prossima lezione.-
Il ragazzo gliela porse quasi controvoglia e si affrettò
verso la lezione di trasfigurazione. Girato l'angolo si
fermò e si annusò le mani. Odoravano del profumo
della ragazza e, quasi inconsciamente, il ragazzo sorrise.
Un anno dopo...
-Ted non possiamo... Io vorrei, vorrei con tutto il cuore, ma...-
Il ragazzo appoggiò il dito sulle labbra di Andromeda e
sorrise:
-Perché? Perché non possiamo?-
-Come perché? Non ti è bastata la reazione di
Trixy quando abbiamo rischiato di farci scoprire?!- sbottò
lei guardandolo -E' pericoloso...- gli carezzò il viso
morbido aggiungendo: -per te.-
Dal canto suo il compagno le baciò i morbidi e profumati
ricci castani e disse:
-A me non interessa... Sopporterei tutte le maledizioni dell'universo
pur di stare accanto a te. Tua sorella, tuo padre, tua madre non mi
spaventano. Io voglio te, Dromeda. Voglio te nella mia vita per sempre.-
La donna si appoggiò meglio al suo petto e rimase in
silenzio, giocando con uno dei suoi ricci pensierosa.
-Hai ragione... Non c'è nulla di veramente importante che ci
divide. Perderò tutto, nome eredità prestigio, ma
non mi interessa. Voglio anche io averti accanto a me per tutta la mia
vita.-
Ted si illuminò sentendo quelle parole e la
guardò nei profondi occhi scuri:
-Andromeda Black sarai mia moglie allora?-
-Sì, Ted Tonks, sarò tua moglie.-
Il tassorosso non riuscì a fare altro che appoggiare un
leggero bacio sulle labbra morbide della compagna che sorrise
inconsciamente. In fondo lui aveva ragione e lo sapeva,
perché quando si rannicchiava di nascosto da tutto e da
tutti tra le sue braccia dimenticava tutto il resto fino a scordare chi
era tanto le emozioni erano forti. Le dispiaceva un po' per Cissy, che
non l'avrebbe mai capita, ma per il resto... No, era la scelta migliore
da fare. Se voleva essere davvero felice nella sua vita, doveva
rinnegare il suo passato.
E quale persona migliore per farlo che il suo piccolo, testardo, goffo
e tenero tassorosso?
*******************
-Va tutto bene, Dromeda, è tutto finito...-
La donna respirò a fondo per poi rannicchiarsi sul petto del
marito per poi guardarlo:
-Starà bene vero?-
-Sarà sanissima, un vero pesciolino, vedrai!-
mormorò il marito mentre aspettavano che la madre tornasse
nella stanza con la loro bambina ripulita a sistemata per benino. Era
stata una gravidanza tranquilla per la donna, circondata dall'affetto
dei genitori di Ted e dall'amore del marito, e ora non vedeva l'ora di
vedere e tenere tra le braccia la loro cucciola.
-Ninfadora, quindi?-
Il marito si limitò ad annuire.
-Ninfadora... Perché è il dono più
grande che potessi farmi.-
La risposta della moglie venne però interrotta da un grido
che proveniva da Beth, la madre di Ted. Non fece neanche in tempo a
finire che il ragazzo era già scattato in piedi e stava
correndo dalla madre.
-Mamma, che succede?!- la donna lo anticipò entrando nella
stanza con uno sguardo spaventatissimo e la bambina in braccio.
-La bimba....-
Dromeda la guardò terrorrizzata:
-Cos'ha?! Cos'ha che non va?!-
-Ha... I capelli...- riuscì a mormorare la suocera
ponendogliela tra le braccia.
La ragazza la guardò sempre terrorizza per poi virare
più verso lo stupore.
-Blu?-
-Esatto... Eppure quando è nata avrei giurato fossero neri.
Anzi ho distintamente pensato che
fortunata avrà i bei ricci di Dromeda!-
La nuora rimase per qualche minuto in silenzio per poi guardarla
emozionata.
-Beth, ne sei certa che fossero neri? Al mille per mille?-
-Sì, Dromeda, certissima. Metterei la mano sul fuoco.-
-Oddio... Oh cavolo...- cominciò a dire Andromeda mentre
lacrime di pura gioia presero a scendere incontrollate.
-Dromeda, tesoro?- mormorò Ted asciugandone una col palmo
della mano, che come la madre non sapeva più che pesci
pigliare.
-Sei tanto speciale, cucciola... Tanto tanto.-
-Beh, immagino sia una strega come voi...- tentò Beth ma il
cenno negativo della ragazza la fermò.
-Cioè non solo... Questa bambina è una
metamorphomangus.-
Anche Ted la guardò senza capire, quindi lo sguardo di Beth
fu decisamente stupito:
-Una cosa...?-
-Un mago o una strega in grado di cambiare il suo aspetto fisico.
Tutto, tutto di esso risponde alla sua volontà. Dalle cose
più banali come il colore dei capelli alle cose
più evidenti come l'età apparente e la forma
fisica.-
Cullò appena la bambina mentre i due assimilavano
l'informazione, stupendosi di se stessa. Quelle lacrime, piene
dell'emozioni spontanee e improvvise che la bambina le aveva scatenato,
erano uscite incontrollate cosa rarissima per lei che così
tanto faticava ad esprimersi a causa di anni e anni di costrizioni.
-Iniziamo proprio bene
io e te...- pensò dandole un bacino sul naso.
La bambina sorrise, mentre la nonna si alzava dalla sedia su cui si era
seduta mentre Andromeda spiegava per aiutarla appena.
-Dromeda tienila così la bimba, così non rischi
che ti cada...- mentre la ragazza aggiustava la posizione la neonata
prese il dito della nonna che le sorrise, indicandola con l'altro
indice:
-Iniziamo male io e te, birbante... Non hai neanche un'ora e
già tenti di farmi morire d'infarto!-
I due novelli genitori risero, mentre la neonata si allungava verso la
madre per prendere il latte. Quando se ne accorse Andromeda si
girò cercando lo sguardo rassicurante di Beth che la
aiutò subito.
-Così tesoro... Poi lasciala fare che lei sa esattamente
cosa vuole e come raggiungerlo.- la ragazza annuì mormorando:
-Grazie...- lasciò che la bambina si appoggiò
come meglio si sentisse comoda per iniziare a mangiare, carezzando
appena la manina che aveva appoggiata al suo seno.
-Di cosa, Dromeda cara?- domandò la donna, alzandosi.
-Di tutto questo....- bisbigliò, sentendo nuovamente le
lacrime pizzicarle gli occhi. Era davvero così strano per
lei percepire le sue emozioni pronte ad uscire all'esterno...
-Non faccio nulla di strano.- guardò il suo sguardo
leggermente incupito ed aggiunse: -So cosa stai pensando, a chi. Non
farlo, rimani qui. Con la tua bambina così speciale per
tutti i mondi in cui crescerà.- rise appena a quelle parole
facendo sorridere anche Dromeda che annuì.
-Hai ragione, come sempre.-
Ad interrompere il dialogo tra le due donne intervenne Ted che
indicando la figlia divertito disse:
-Per me le piace...- la neonata infatti aveva i capelli bianchi in quel
momento. Vedendola la nonna e la madre risero mentre la prima assentiva:
-Meglio così! Meglio una bambina golosa che una a cui non
piace il tuo latte!-
********************
Beth aveva promesso a se stessa che non avrebbe disturbato troppo i
novelli genitori per permettergli di abituarsi all'arrivo della loro
bimba in autonomia. Inoltre, Andromeda aveva dimostrato di avere un
istinto materno molto forte e aveva imparato subito a tenerla,
allattarla e comprenderla nei limiti del possibile. Dopo alcuni mesi,
però, un pomeriggio di primavera si vide costretta a rompere
il suo giuramento.
-Come fai a sapere che sono la madre di Ted?-
-Conosco Andromeda molto bene, è mia cugina, e lei gli
assomiglia molto.- le rispose il ragazzo, sorridendole.
-Vedremo... Vieni ti accompagno.- mormorò lei, chiedendosi
se fosse possibile. In fondo la donna le aveva sempre detto che nessuno
della sua famiglia la considerava.
Fece i pochi isolati che distanziavano le due case in silenzio
finché non la raggiunsero.
-Eccoci ragazzo...- mormorò bussando alla porta. Proprio il
figlio venne ad aprirlo e vedendo l'ospite rise.
-E tu che ci fai qui?!-
-Vengo a trovare i miei cugini, ovviamente!- rispose l'altro
abbracciandolo.
Beth, dal canto suo rincuorata dalla scena e contenta per la nuora,
fece un cenno di capo al figlio e se ne andò lasciandoli
soli.
-Allora, Dromeda dov'è?-
-Su con la bambina, vieni...- i due fecero per incamminarsi su per le
scale quando proprio la ragazza scese. Neanche si rese conto chi c'era
sulla porta con il marito che venne sommersa da un ciuffo di capelli
scuri e da un abbraccio stritolante.
-Cugina preferita!- a quelle parole la donna capì e
scoppiò a ridere:
-Sirius!! Che diavolo ci fai qui! Walburga ti ucciderà!-
-Può anche morire sul colpo per quello che mi riguarda.-
rispose il ragazzo, sciogliendo l'abbraccio e guardando la cugina
maggiore, l'unica che frequentava e rispettava. -Stare lontano da
quelle serpi ti fa bene, Dromeda, non ti ho mai vista così
serena.-
La donna sorrise guardandolo e si fece da parte:
-Immagino che sei qui per Ninfadora non per me, però...
Anche se non capisco come.-
Il ragazzo rise per poi indicarsi sopra le spalle:
-Tuo marito ha in mano la risposta!- la donna sbirciò per
poi ridere, vedendo il manico di scopa.
Scuotendo la testa riprese a salire le scale mentre il ragazzo diceva:
-Son curiosa di vedere questa bimba che ha fatto convocare una riunione
dello stato maggiore dei Black. E' riuscita a battermi, io son riuscito
a farlo solo a undici anni... E a tredici.-
Sentendo la seconda parte, la donna si girò a guardarlo
nuovamente.
-Cos'hai combinato per farli riunione?-
Sirius fece spallucce per poi dire:
-Ho tentato di scappare di casa...-
-Walburga doveva essere livida e Orion peggio!-
-Solo perché non hai visto Cygnus e Druella!-
-Perché i miei genitori erano peggio?-
-Perché credevano che sarei venuto da te...-
Andromeda scosse la testa entrando nella camera della bimba e
prendendola tra le braccia.
-Eccola Sirius...-
Il ragazzo la guardò per un momento per poi ridere:
-Hai fatto convocare lo stato maggiore perché hai tradito
Ted con un tritone?!-
-Cosa vai blaterando, sciocco?- ribatté la donna guardandolo
con gli occhi a palla.
-La bimba ha i capelli verdi!- in effetti in quel momento Dora li stava
tenendo di quel colore.
Sentendo la sua risposta la madre si avvicinò e gli diede un
pugno in testa.
-Sciocco di un cugino! Non dirmi che non hai origliato la riunione e
non sai cos'è e perché i miei pseudogenitori si
stanno mangiando le mani!-
Il ragazzo la guardò per un momento finto tonto per poi
scoppiare a ridere:
-Certo che l'ho fatto e certo che lo so!- si avvicinò alla
bambina e le fece il solletico -Tu mi stai già simpatica
perché fai danni e li fai arrabbiare.-
La bambina batté le mani vedendolo per poi tentare di
toccargli il viso.
-Non me, tocca questo no?- le disse dandole un peluche a forma di
grifone.
-Non provarci Sirius, non traviarmela...- disse Ted in quel momento
visto che stava entrando.
-Io?! Io non pensavo a nulla di simile!- entrambi i genitori alzarono
un sopracciglio all'affermazione guardandolo storto.
-Ok l'ho pensato.. E lei sembra gradire!- rise vedendo la bimba ora coi
capelli rossooro.
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Tadaaaaan!
Ebbene
sì, sono qui con un'altra FF nel giro di pochi giorni. Non
preoccupatevi non ho più niente di pronto quindi per un po'
non vi scoccerò più!
*aspetta
che mettano via i pomodori*
Girando per
il paring Ted/Andromeda mi sono accorta come questa coppia sia
raramente dipinta nei momenti sereni della loro vita. Ora, son
d'accordo, Zia Row è stata un'infame con Dromeda
sterminandole mezza famiglia (marito, sorella, figlia, genero), ma
è stata felice anche lei prima di quei momenti. Quindi ho
provato a pennellare pochi attimi volutamenti corti. Le scene sono,
ribadisco, volutamente corte per essere come uno sguardo dal buco della
serratura della vita prima della guerra di queste due persone. Il nome
della madre di Ted qui è Beth, ma potrebbe essere qualsiasi
cosa, visto che non si sa come si chiamasse la signora Tonks.
Ora una
considerazione, che mi sembra doveroso fare.
Il
commento di Sirius sui tritoni è preso da questa meravigliosa FF di dramy96123 Ho
una figlia Metamorfomagus. Oh. Merlino.
Spero che mi
perdoni se ho preso l'idea, ma era troppo troppo stupenda. *si prostra
umilmente*
Per il resto... Solite cose.
Spero che vi sia piaciuta, spero che non vi abbia fatto vomitare sul pc
e, soprattutto, spero che vorrete lasciarmi un segno del vostro
passaggio. Non è obbligatorio, è solo ben gradito.
A presto :3
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