Iris

di elrohir
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La litania continua

 

 

 

La litania continua, canto spezzato.

Le gole sono dilaniate da quei nomi insanguinati, ripescati dal buio di un incubo da freddi guardiani.

I volti candidi dei presenti portano segni di sofferenze nascoste, visibili solo sotto la luna spettrale che sorveglia le strade.

I morti cavalcano la pietra nera, cavalcano tutt'intorno, e non smettono di urlare.

Ma nella memoria, ridono sempre.

Piangono, sorridono. Cantano. Canzoni rotte e scordate.

Tutto è andato dimenticato. Tutto.

I volti. Gli sguardi. Le storie.

E i nomi. Quei nomi che contenevano il mondo.

Tutto è andato scordato.

E adesso tutto riaffiora dalla nebbia, triste fantasma di quel che è stato.

Tutto riaffiora, insieme al dolore.

Il dolore della vita.

Sembra raccontarla il vento, la triste maledizione dei popoli gitani.

Sembra sussurrarla il vento, rivolto alla luna.

E al cielo.

Quel cielo, buio.

Atrocemente buio…





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