I LOST THE CONTROL
Sono qui, nella stanza di questa locanda, solo.
Come ho potuto?
Come?
Ucciderlo…
Lui era tutto per me, lui era il sole…ed
io…l’ho ucciso…
Il suo corpo giace qui davanti a me…
In fondo…non sono solo.
Lui è qui con me nonostante tutto.
Anche se non puoi sentirmi Sanzo…io so che tu sei e sarai
sempre con me.
Ieri…quel maledettissimo giorno…il giorno in cui
ho distrutto il nostro amore.
Volevo proteggerti e invece…ho finito per combinare un altro
guaio, solo che questo guaio, a differenza degli altri, è
irreparabile.
Questa volta, non ci sarai tu a rimproverarmi con il tuo harisen,
chiamandomi stupida scimmia.
Ho ancora nitida davanti a me l’immagine del demone che
colpiva prima Gojyo, poi Hakkai ed infine te.
Sono stato uno sciocco, a pensare di essere utile per qualcosa.
Credevo che combattere fosse ciò che mi rendeva partecipe
del viaggio…ciò che faceva si che tu avessi
bisogno di me.
Ma mi sbagliavo.
Come al solito sono inutile…non riesco a combinare nulla di
buono nemmeno quando mi impegno.
Perché?
Sul tuo volto, cosa molto inusuale, posso notare
un’espressione serena con un accenno ad un sorriso.
Quando l’ho notato non ho fatto che versare lacrime.
Tu non sorridevi MAI, ma lo hai fatto nonostante ti stessi
uccidendo…forse per dimostrarmi il tuo amore.
Per la prima volta ho chiaro e nitido un ricordo del periodo di una mia
trasformazione in Seiten: il tuo corpo che lentamente si accascia a
terra senza vita.
Quell’immagine non si cancellerà mai dalla mia
mente.
Ti amo, Sanzo.
Ti ho ucciso, ma ti amo.
Una volta ti chiesi cosa avresti fatto se avessi perso il controllo.
Mi dicesti che se mai fosse successo, mi avresti ucciso.
Ed io ci ho creduto.
Ci ho creduto e me ne sono pentito amaramente, perché alla
fine non l’hai fatto…non hai mantenuto la parola
data.
In quel momento sei stato debole e vulnerabile.
Mi dicevi sempre che dare la vita per qualcun altro è una
cosa stupida.
Ma tu l’hai fatto.
So che ora mi starai guardando da lassù dove le anime
vegliano il cammino dei vivi.
Non vorrei farti vedere la mia tristezza ma…è
inevitabile.
Sento la porta aprirsi alle mie spalle.
Mi giro.
Sono Gojyo ed Hakkai che vengono a farmi un po’ di coraggio.
Vi ringrazio molto, ma sapete benissimo di non esserne
capaci…ormai la mia vita non ha più senso.
Soltanto lui era capace di far si che la mia esistenza significasse a
qualcosa.
Solo lui.
Vorrei seguirti, ma non posso.
In fondo, qui qualcuno ha ancora bisogno di me, ma soprattutto devo
portare a termine il nostro viaggio.
Voglio che la tua morte non sia vana.
Dopodichè potrò anche morire.
Ma ti chiedo solo una cosa: aspettami.
Quando sarà il mio momento, vieni a prendermi e fammi da
guida verso il regno dei morti.
Ho fiducia in te, Sanzo, so che nonostante tutto quello che ti ho
fatto, tu verrai.
Ti prego, accontentami.
Perché so, che con te, non avrò paura.
Ti amo.
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Improvvisamente una luce abbagliante illuminò la stanza,
accecando momentaneamente i tre ragazzi presenti.
Quando questa svanì, una figura di donna apparve davanti a
loro.
- ma bene, vedo che siete finiti di nuovo nei guai – disse
Kanzeon Bosatsu
Goku, nel vedere la dea, fu assalito da un impeto di rabbia.
- tu! come hai potuto non fare niente! Sanzo è morto e tu
dov’eri! in fondo ci hai incaricato tu di svolgere questa
missione! allora perché! – disse tutto
d’un fiato.
- gli dei non possono sempre intervenire, Son Goku,
tuttavia… -
- tuttavia? – disse il ragazzo alquanto stupito
dall’affermazione della dea
- …tuttavia dovrò fare
un’eccezione…per oggi…altrimenti
perderei il mio divertimento…e poi non voglio averti sulla
coscienza – disse
- non capisco… - disse Goku
Ma la dea se ne era già andata quando il ragazzo
pronunciò quelle parole.
Lo aveva illuso…aveva creduto che potesse far ritornare
Sanzo in vita.
E invece, anche lei se n’era andata.
Non lo avrebbe aiutato.
Probabilmente, non aveva a cuore la vita del nipote.
Gojyo ed Hakkai, anche loro delusi, uscirono dalla stanza.
Goku, dopo alcuni secondi, non appena il tonfo della porta richiusa
riecheggiò nella stanza, iniziò a versare calde
lacrime, le quali rigarono il suo meraviglioso viso, mentre il corpo
veniva scosso da singhiozzi.
Ad un tratto ebbe come la sensazione che una mano gentile si posasse
sulla sua spalla.
Solo un’illusione, pensò.
Ma un momento…non era solo una
sensazione…veramente qualcuno gli stava posando una mano
sulla spalla.
Si voltò di scatto.
Rimase impietrito dallo stupore per ciò che vide.
Davanti a lui, in piedi, c’era qualcuno che fino a pochi
secondi prima si trovava sdraiato su un letto in quella stessa
stanza…
…davanti a lui, in piedi, si trovava Sanzo.
Il ragazzo si strofinò gli occhi, in modo da capire se si
trattasse di un’allucinazione.
Guardò di nuovo.
Sanzo era ancora lì.
Non si trattava di un’allucinazione.
Istintivamente si buttò fra le braccia del monaco, il quale
lo strinse a sé in maniera quasi morbosa.
Sanzo era vivo! vivo!
Altre lacrime spuntarono dagli occhi del demone, ma questa volta si
trattava di lacrime di felicità.
- Sanzo! ti prego…ti prego
perdonami…io…non volevo ucciderti! non
volevo…mi dispiace…se non mi vuoi
più…io me ne andrò…ma ti
prego, perdonami… -
Sanzo rimase un momento stupito da quelle parole, ma subito si rese
conto di quanto Goku fosse spaventato.
- Goku…non ti agitare…credi che sarei tornato
dall’aldilà solamente per dirti di andartene! non
è stata colpa tua…io non ho mantenuto la mia
promessa e questo è quello che ci ho guadagnato -
Ma Goku non accennava a smettere e Sanzo lo lasciò piangere,
fino a quando non si fu calmato.
Allora alzò il suo volto e gli sfiorò le labbra
con le proprie in un bacio semplice, ma pieno d’amore e di
felicità.
- Goku…non te l’ho mai detto, ma voglio farlo
prima che qualcos’altro possa separarci…ti amo -
Il demone rimase molto sorpreso da quello che Sanzo gli aveva detto, ma
subito dopo si fece spazio nel suo cuore la felicità
più pura, quella che solo un cuore innamorato può
provare.
- grazie Sanzo...non mi lasciare mai più, ti amo anch'io -
- non ti preoccupare Goku, non ti lascerò -
E dopo quelle parole, i due ragazzi unirono le loro labbra in un bacio,
che aveva il potere di cancellare tutti gli avvenimenti orribili di
quei giorni.
Perché, in fondo, Sanzo e Goku erano unici…e
nessuno mai li avrebbe separati.
Fine.
Una breve one-shot senza alcuna pretesa, se non quella di consolarmi in
un momento che è stato per me particolarmente difficile.
Come promesso è stata ripostata, spero che vi possa piacere
così come è piaciuto a me scriverla, di getto.
Mi fareste felice se mi lasciaste un commento, visto che tanti di voi
leggono senza esprimere un loro parere.
Alla prossima!
Moon89
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