Salve a tutti!Questa è la mia prima fanfiction e adesso che ho preso
confidenza scrivendone(e finendone)delle altre mi sento
in dovere di modificare alcune cose come le mie note o eventuali errori
ortografici.
Spero vi piaccia^^
Pioggia. Una pioggia battente cade sul mondo dei demoni. Non si vedeva
da molto tempo un simile temporale e la furia con la quale assale il territorio
sembra rispecchiare l’attuale stato d’animo di uno di
questi demoni…
Sul ramo di un albero molto elevato se ne sta disteso un “piccolo”
demone.
Il suo vestito composto da un paio di scarpe e
pantaloni neri come la notte e una maglietta azzurra,sono completamente
inzuppati.
Si copre il corpo con un lungo mantello,anch’esso
di un nero penetrante,come l’oscurità che aleggia nel suo animo.
Non pare turbato per via della pioggia che scende veloce come un
proiettile ma piuttosto è un pensiero la cosa che lo affligge,il
ricordo di un accaduto passato ormai da ben due settimane.
“Dannazione!Quel maledetto di un demone mi ha strappato il mio ciondolo
dal collo durante la lotta,l’unico ricordo delle mie
origini…”
La madre del demone era una donna del ghiaccio che
dopo essersi unita con un demone del fuoco ha dato alla luce un bambino.
Nella terra del ghiaccio,un’isola sospesa in
mezzo al cielo del mondo demoniaco,le donne danno alla luce (senza aver avuto
alcun rapporto) solo figlie femmine.
Un segno di grande sventura per una di queste donne è partorire un
maschio che può nascere solo per via di un’unione tra una donna del ghiaccio e
un demone.
Hiei è nato da questo legame.
Ogni volta che una di queste donne partorisce piange una lacrima che
diventa una gemma rarissima destinata al nuovo nato ed Hina,la madre di Hiei,quel giorno pianse due lacrime:una per Yukina (sorella gemella di Hiei) e una destinata allo
stesso youkai.
Una pietra molto speciale dotata di
poteri superiori di quella regalata a Yukina.
Per volere delle anziane della popolazione,Hiei
fu gettato giù dall’isola con la speranza che morisse ma in realtà non fu
così…infatti il demone rimase indenne.
Fu trovato e allevato da un gruppo di ladri che gli diedero un nome e
gli insegnarono a uccidere.
La sua sete di sangue crebbe a tal punto che anche gli stessi demoni che
lo avevano allevato utilizzandolo per i loro malvagi scopi,lo
allontanarono impauriti dal suo enorme potere. Il demone diventò così uno
spietato e solitario assassino.
Erano quindi passate due settimane da quel fatto e purtroppo non era
ancora riuscito a ritrovare il suo ciondolo. Non aveva neanche la possibilità o
il bisogno di impiegare il suo terzo occhio per trovarlo perché sapeva che non
sarebbe servito a nulla.
Il luogo in cui lo aveva smarrito a causa di quell’attacco
era in un’altra dimensione,il mondo degli umani,un posto a cui poteva accedere
facilmente perché stato vincolato a controllare i confini dei due mondi.
Così era stato ordinato dal vincitore dell’ultimo torneo delle arti
marziali nere.
Era dunque obbligato a ritornare in quel mondo che lui odiava
giornalmente,il suo primo pensiero in quei giorni
andava spesso al riottenere il suo oggetto.
Non sopportava proprio di vedere tutti quegli umani in una sola volta e
per la verità non capiva nemmeno l’amico,il demone
volpe Kurama che al contrario,facendosi passare per
un uomo,viveva lietamente insieme alla madre adottiva umana.
“Tzè!Mentre io non posso tollerare quelle
strane creature,Kurama ci
convive tutti i giorni e non solo!Lui ci si è anche affezionato.”
L’ultima volta che si erano visti
avevano avuto un breve scambio di opinioni a
proposito…
Lo youkay se ne stava sul davanzale della finestra della
camera del demone volpe chiamato dagli umani Suichi Minamino.
Kurama-Ti accorgerai che gli umani non sono poi così
male. Anche tu ti affezionerai a qualcuno di loro.
Senza contare il fatto che comunque Yusuke e gli altri sono nostri amici umani.-
Hiei-Amici?!Chi ti dice che li considero amici
stupida volpe?Ti sei rammollito credi a me.-
Kurama-Ahah!Vedrai che ho ragione io e quando la cosa accadrà dovrai pagarmi da
bere!-
Hiei-Morirai di sete allora…-
E se ne era andato dalla
finestra della camera dell’amico.
Non l’aveva
più visto per un anno buono.
Tutto sommato non gli dispiaceva neanche
tanto il fatto di dover pattugliare il confine poiché a volte gli capitava di
misurarsi con demoni piuttosto forti che tentavano di passare il limite imposto
dai capi del regno demoniaco.
Purtroppo per lui però il più delle volte i criminali erano di livello
nettamente inferiore ed era così per lui inutile anche il solo tentare di
misurarsi con loro.
Un giorno di questi,un demone piuttosto astuto
riuscì ad eludere la guardia accedendo al mondo umano.
Vestito di un lungo mantello marrone con il cappuccio calato sul volto
non fu notato da nessuno tranne che da Hiei. Andava piuttosto lentamente e per
lui fu estremamente facile raggiungerlo.
Dopo avergli intimato di tornare indietro lo aveva costretto a frenarsi
ponendosi di fronte per sbarrargli la strada.
Si fermarono sopra un ponte piuttosto largo situato in una periferia
della città. Erano le due di notte e la voce del demone misterioso risuono in tutto il sobborgo.
Demone-Ti sei messo ad aiutare la razza umana Hiei?Non è da te lo sai,sei sempre stato il più spietato tra tutti noi.-
Hiei-Come mi conosci?Chi sei?-
Il demone si scoprì il volto e con il suo ghigno sul viso venne rapidamente riconosciuto.
Hiei-Ah!Nimarao sei tu allora. Uno dei componenti della banda di assassini che mi hanno
“cresciuto”.-
Lo youkay si tolse il mantello nero restando
in maglietta. Un indumento che permetteva ai suoi movimenti
una totale libertà.
Nimarao-Sei contento di rivedermi?Non sei
cresciuto molto in altezza,peccato vorrà dire che
morirai così.-
Nimarao si scagliò contro Hiei con un pugno alzato. Il
colpo però venne evitato facilmente.
Hiei-Cosa credi di fare?!Non penserai di riuscire a sconfiggermi vero?Se
la pensi così allora sei proprio uno stupido.-
Nimarao si scagliò di nuovo contro di lui gridando furioso
ma non riuscì a colpirlo nemmeno una volta perché il suo avversario era troppo
veloce. Solo dopo un movimento piuttosto brusco a Hiei venne fuori
dalla maglietta la collana con la pietra azzurra che portava al collo
sin dalla nascita.
Nimarao-Perfetto hai ancora
quello stupido gioiello con te. Farà di sicuro piacere al capo se gliela porto
stanotte stessa. Oh!Non ti dispiace se me la prendo vero?-
Si mise a correre velocemente intorno a Hiei,lo
prese alle spalle,gli strappò il ciondolo dal collo e fuggì via.
Hiei-Ridammelo e ti risparmierò la vita!!- Gli disse
mentre lo rincorreva.
Arrivarono in uno spiazzo che anche se era buio si poteva ancora
affermare essere un giardino. Senza alcun dubbio.
Con un balzo e un pugno alzato,Hiei si gettò
addosso a Nimarao sbattendolo a terra.
Il bandito però durante la caduta si lasciò sfuggire dalle mani la
collana che così rotolò via.
Hiei diede il colpo di grazia al demone e in seguito si mise a
setacciare superficialmente la zona in cerca del suo ciondolo…ma senza
successo. Continuò a cercarlo per un po’ fino a che alle prime luci dell’alba
non dovette ritornare nel suo mondo.
Tornò più e più volte nel mondo umano ma siccome quella notte non aveva
fatto caso al luogo in cui si era trovato,non riuscì
più a rintracciarlo.
*****
Il giorno di inizio delle scuole superiori è
sempre il più agitato e odiato di tutti,la città ricomincia a riempirsi la
mattina di studenti svogliati che vanno con pigrizia a scuola,tutti tranne due
ragazze che sorridenti raggiungono il loro gruppo di compagne pronte per
iniziare l’anno.
Avranno messo in conto che a scuola ci si va per studiare…?
Kiara-Muoviti Miki!-
Miki-Si eccomi,mi stavo legando al collo questo
ciondolo che ho trovato qualche giorno fa nel mio giardino. Ho dovuto pulirlo
perché era ricoperto di fango,a giudicare dai segni
lasciati sul prato sembra che siano arrivate le talpe.-
Kiara-Wow è molto bello lo puoi usare come portafortuna che ne dici?-
Miki-Portafortuna in amore!Speriamo che lo conduca da me.-
Kiara-Come sei poetica!-
Miki-Si ridi pure!Antipatica.-
Miki è una bella ragazza di 16 anni. I suoi lunghi capelli castani sono
legati in una coda alta e i suoi magnifici occhi azzurri si intonano
con la lucente collana che si è appena legata al collo.
Kiara invece si era tagliata i capelli all’inizio dell’Estate,anche lei è molto bella ed ha una chioma bionda e liscia,i
suoi occhi invece sono color cioccolata.
Entrambe non avevano mai avuto grossi problemi in fatto di ragazzi.
Avevano infatti avuto qualche coetaneo che tempo prima
si era dichiarato loro ma entrambe rifiutavano tutti. Il vero e unico amore di
Kiara era Hige,il migliore amico di suo fratello
Hitoshi,più grande di 4 anni mentre Miki…Miki confidava nel fatto che presto
sarebbe arrivato un vero e proprio colpo di fulmine o almeno qualche cosa di
simile.
La comitiva di Miki e Kiara fu la prima ad entrare in classe e
l’insegnante non tardò ad arrivare. Introducendosi velocemente in aula salutò i
ragazzi e decise di iniziare subito la prima lezione di storia.
Passò però (e per fortuna!ndA) in fretta anche
la prima giornata di scuola. Alle due e un quarto infatti
il suono della sempre bene amata campanella fece precipitare tutti gli studenti
fuori dalla scuola.
Miki-Uffa!Ero felice di rivedere tutti i nostri compagni ma…-
Kiara-Ma le lezioni non le avevi messe in conto eh?Dobbiamo tornare le studiose che
eravamo.- Concluse con aria sconfortata per lei.
Le due ragazze arrivarono a un bivio in cui si
separarono,Kiara girò a sinistra mentre Miki a destra giungendo in una via poco
trafficata adiacente a una fila di belle villette a schiera.
I suoi genitori tornavano a casa la sera tardi quindi le sue giornate di
solito si dividevano in:studiare per un pò e poi
uscire con Kiara e altri amici,passeggiando per il parco lì vicino o tra le
vetrine del centro.
*****
Era ormai passato molto tempo dalla scomparsa del ciondolo e Hiei stanco
dopo un ennesima ricerca,si era fermato a riposare sul
ramo di un albero.
Il suo posto preferito.
Sentì una presenza arrivare di corsa proprio di fronte alla sua
postazione e aprì gli occhi di scatto osservando dall’altra parte della strada
una ragazzina con i capelli castani che era appena arrivata davanti alla porta
di casa.
Se ne stava lì a frugare nella sacca viola che aveva con sé.
Hiei fu catturato dalla bellezza di quella,seppure
per lui insignificante,essere umana fino a che ritornò in sé.
Hiei-Accidenti sono qui per ritrovare il mio ciondolo e basta ed è
meglio sbrigarsi.- Si tirò su in piedi pronto a
scendere dall’albero.
Gatto-Miao!- (Scusate immagino sappiate tutti che verso faccia un gatto
^^” ndA)(Si è così V_V
ndTutti).
Un gattino bianco si era avvicinato alla giovane facendola voltare di
colpo.
Anche Hiei frenò i suoi movimenti per guardare la scena e per poco non
cadde dall’albero dallo stupore per quanto aveva solamente visto:il ciondolo!
Infatti era Miki la ragazza che stava osservando.
Miki-Ciao Lisys hai fatto un bel giretto qui
intorno stamattina?Vieni dentro che ti do la pappa.-
Lisys-Meow!- (traduzione “Slurp!Arrivo subito”ndA)(Ahah!Ora sappiamo cosa dice un gatto appena sente nominare
la il suo cibo!...-_-…ndTutti)(Eheh…ndA).
Hiei rimase letteralmente pietrificata e in lui cominciò a crescere la
rabbia.
Hiei-Cosa?!Un’umana ha il MIO ciondolo al collo?!?Morirà per questo.-
Appena Miki entrò in casa con la gattina in braccio,Hiei balzò con l’agilità tipica di un felino nel giardino
della casa e osservò per un istante l’albero che si trovava lì.
Uno dei rami era proprio a
un’altezza giusta,si poteva di fatto vedere dentro alla finestra della camera
della ragazzina.
Notandolo Hiei vi saltò sopra appoggiandosi con una
mano al tronco dell’albero.
Ecco ho riscritto il primo capitolo!!!Come vi è sembrato?Lasciate commenti!!!
BYE BYE!!!