A Sweet Love in a Sweet Place

di Shileny Kimiko
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A Sweet Love in a Sweet Place<3

 

A causa di una festa organizzata dai due megalomani Ash e Gary, Paul fu costretto ad invitare alla festa una ragazza, perché i due erano impegnati con i preparativi. Non doveva proprio uscire con lei, doveva solamente passarle l’invito.
Tanto dopo la scuola non aveva niente da fare. Si incamminò ed entrò nella pasticceria dove la ragazza lavorava.

Erano le sei, era chiusa, ma Lucinda era rimasta sola, per rassettare il negozio.
Paul si ritrovò immerso in un mondo di meringhe, torte e caramelle di ogni forma e gusto. Inoltre era tutto rosa.
Il massimo, per un ragazzo freddo.
Dopo essersi fatto strada tra gli scomparti ordinatamente sistemati e puliti, entrò in cucina.
Una ragazza con una coda alta stava finendo di pulire, mentre sul tavolo c’erano i rimasugli di una torta, quella che avevano offerto ai clienti quel giorno.
“è permesso?”
La ragazza voltò la testa e vide appoggiato sull’uscio un ragazzo dai capelli viola
“perché me lo chiedi se sei già entrato? Vabbè, dai, entra”
Il ragazzo camminò, e si fermò davanti alla torta
“ne vuoi un pezzo?”
“no, odio i dolci”
“davvero? Sei la prima persona della terra che sento dire “odio i dolci”… sei strano”
“umpf, io invece mi chiedo come fate voi a mangiarli”
“perché sono dolci e buoni?”
“appunto sono così… tremendamente dolci. Bah, mi fa male lo stomaco solo a pensare ai dolci”
“allora come mai un ragazzo come te è finito dentro ad una pasticceria?”
“bella domanda… Ash mi ha detto di dirti che stasera c’è la festa a sorpresa per Vera, gli farebbe piacere la tua partecipazione.”
“e me lo dice solo ora? Non ho nemmeno un regalo!”
“io so che Vera è una golosona. Una torta farebbe al caso tuo”
“hai ragione! Tu quale regalo le hai comprato?”
“nessuno”
“allora puoi farlo con me, se ti va!”
“non hai capito, io non parteciperò a quella festa!”
“ah…”
La voce della ragazza era diventata triste. Poi riprese a caricare la lavastoviglie, prima di incominciare a preparare il regalo per l’amica.
“c’è Gary, se può aiutarti a stare meglio”
Paul tentò di tirarla su di morale, infondo non era poi così cattivo.
Ma Lucinda continuava a lavorare senza sosta, sciacquando piatti e posizionandoli ordinatamente della lavastoviglie.
Ad un certo punto squillò il telefono
“pronto?” rispose Paul.
Lucinda buttò un occhio, poi mise il detersivo e chiuse lo sportello di quell‘elettrodomestico, che iniziò a lavorare.
Il ragazzo chiuse il telefono.
“che è successo”
Chiese lei
“beh, Ash mi ha obbligato a venire alla festa e Gary mi ha letteralmente minacciato di morte quindi, se è ancora valida, accetto la tua proposta.”
Il volto della ragazza tornò radioso
“beh Paul… tu sai fare i dolci?”
“se non li ho nemmeno mangiati, come faccio a saperli fare?”
“si, si giusto. Beh, ti insegno io!”
“non vedevo l’ora…”
Il ragazzo rispose con il “solito entusiasmo” che lo aveva sempre caratterizzato.
______

“no Paul! Impara a girare con più delicatezza!”
“oh, scusa carina, non sono mica tutti bravi come te!”

A quei due urli, seguì un silenzio tombale.
Si sentiva solo il ticchettio dell’orologio che segnava le sette e un quarto e la lavastoviglie che ancora lavorava.
I due ragazzi si guardavano negli occhi, nessuno dei due aveva l’intenzione di cedere delle scuse all’altro.
Sarà che trovavano quella situazione divertente o che non erano bravi al famoso gioco “ci guardiamo in faccia, il primo che ride perde”, i due scoppiarono improvvisamente a ridere e si misero in ginocchio accanto al tavolo. Risate su risate, che per sbaglio fecero volare il cucchiaio pieno di impasto sulla giacca di Paul.
Mentre lui rideva, lei se ne era accorta, e temeva la reazione peggiore.
Anche lui, una volta che si rese conto che la ragazza non rideva, si fermò, e si ritrovò il cucchiaio tra le mani.
Buttò l’occhio sulla giacca e sorrise. Prese con un dito l’impasto e se lo mise in bocca. Lucinda guardava incredula, mentre lui commentava che quell’impasto era buonissimo e che senza di lui sarebbe venuto uno schifo.
“ma sentilo, guarda che sono io la pasticcera!”
“si ma chi è l’aiutante? Ovviamente io!”
Lucinda, per scherzare, si prese la libertà di riempire il cucchiaio di impasto
“vuoi assaggiare pure tu e ammettere la mia bravu…”
Il ragazzo non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò con un cucchiaio tra la bocca.
“no, volevo solo zittirti”
Dopo aver mandato giù l’impasto, fu il turno di Paul. Anche lui prese un cucchiaio d’impasto, ma non voleva metterlo nella bocca di Lucinda, la quale, non capendo le intenzioni del ragazzo, serrò la bocca.
Lui ne prese un po’ con il dito e… lo spalmò sul viso della ragazza, facendo linee che la facevano assomigliare sempre di più ad una piccola indiana.
Lei si alzò in piedi, si specchiò, poi tornò dal ragazzo con i pugni chiusi
“e ringrazia che non te l’ho messo tra i capelli!”
Lucinda stava per sbraitare, ma Paul si alzò con una velocità che Bolt potrebbe invidiare, prese per le spalle la ragazza e la baciò.
“perché l’hai fatto?”
La ragazza era confusa, ma allo stesso tempo emozionata
“per zittirti”
“ma se non ho fiatato!”
“ma lo stavi per fare”
Replicò il ragazzo, fissando Lucinda e perdendosi nei suoi meravigliosi occhi blu.
Si sentiva in paradiso, aprì la bocca ma la ritrovò subito tappata da un bacio della ragazza.
“perché l’hai fatto, stavolta?”
“indovina!”
“per zittirmi”
“per quello e perché… ti amo”

Lei non credeva a quello che aveva detto ma, ormai che ci poteva fare?
L’aveva detto.
Erano le otto meno un quarto, un’oretta dopo ci sarebbe stata la festa di Vera.
Passò più o meno un minuto e Paul ancora faceva scena muta. Lei abbassò lo sguardo pentendosi della frase detta.
“pensi che io baci una ragazza solo per zittirla?”
Lucinda rialzò immediatamente lo sguardo e vide dipinto su viso di Paul il solito sorrisetto beffardo.
“e allora perché mi hai baciata?”
“perché ti amo”
La ragazza non si aspettava quel genere si risposta da lui. Quando gli aveva confessato il suo amore, era stato il cuore a parlare, non la testa. Era molto sorpresa, considerando il fatto che lui non era il genere di ragazzo che amava la compagnia e, di conseguenza, aveva solo due o tre amici.
Questa volta fu lui ad essere un po’ imbarazzato dal silenzio della ragazza, tanto da arrivarle a chiedere se lo amava o se scherzava.
Lei lo baciò con tutta la passione che aveva e lui ricambiò.
Dopo essersi staccati, controvoglia, i due buttarono uno sguardo all’orologio
“e adesso che facciamo Paul? Sono le otto! Non finiremo mai in tempo la torta!”
“tranquilla ho la soluzione migliore.”
“cioè?”
“non ci andiamo”
“ma è la mia migliore amica!”
“hai qualche altra idea?”
“no ma… che ne faremo dell’impasto rimasto?”
“beh…”
Il ragazzo si avvicinò all’impasto, ne prese un po’ con il dito e se lo mise in bocca
“ce lo mangiamo”
“scusa ma tu non odiavi i dolci?”

“ora li amo. Amo anche te, così tremendamente dolce…”
“adesso la capisci la gente?”
“no, perché a loro piacciono solo perché sono dolci, a me piacciono anche perché sei stata tu a farmeli scoprire, piccola Pasticciona”
Poi prese un altro dito di impasto, ma stavolta lo porse alla sua ragazza, che intanto si era avvicinata e lo mangiò.
“sei un ottimo cuoco”
“buon’insegnante, buoni consigli”
Disse il ragazzo, prendendo per la vita Lucinda e baciandola.
A rompere quel bacio, però, non furono loro, ma il telefono di Paul.
Dopo un po’, Paul riattaccò.
“chi era?”
“solo Ash e Gary che si scusavano perché avevano confuso il 21 marzo con il 21 aprile, il giorno del vero compleanno di Vera”
“ah… sinceramente non me lo ricordavo… ma oggi è il primo giorno di primavera, vero?”
“beh, si… si può dire che oggi è “sbocciato” il nostro amore”
“ma come siamo romantici…”
“è vietato?”
“no…. no”
I due si guardarono con amore, per poi continuare a battagliare con l’impasto avanzato. Paul lo mise sul naso a Lucinda, facendola assomigliare ad una topolina e lei rispondeva disegnando i baffi a lui e continuando ad esclamare “sei vecchio”.

Un amore dolce, in un posto dolce.
______

Mentre ogni primavera i giovani festeggiano con i dolci semplicemente perché è primavera, Paul e Lucinda festeggiano con i dolci la nascita del loro dolce amore.

 

 

     

   
  Mamma mia quanto mi sento ispirata… due storie in una giornata… devo dire che mi ha ispirata più che altro una barretta di Kinder Maxi…
Le ispirazioni nascono dalle più piccole cose…
Ho messo OOC perchè Paul lo è... insomma, non si è mai visto un Paul che ride ù.ù

Beh, questa ff la dedico a Vegeta Princess98, non solo perché ha scritto una rating rosso davvero bella (ogni tanto bisogna essere un po’ perversi, non fa mai male ù.ù)
Ma anche perché è una delle mie scrittrici preferite e poi è una folle amante dell’ikari, come mua!!!
un bacione, recensite in tanti ^__^
Dark Empiress

 re     

       

Un bacione, recensite in tanti ;)

Dark Empiress

 

Un bacione, recensite in tanti ;)

Dark Empiress

  

Un bacione, recensite in tanti ;)

Dark Empiress

 

 




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