Once upon a time
La fredda serata autunnale non sembrava turbare particolarmente la
ragazza dai lunghi capelli neri che stava risalendo il sentiero in quel
momento diretta evidentemente dal percorso che stava facendo al
castello che si vedeva all'orizzonte sulla riva di un magnifico quanto
scurissimo lago. Sistemandosi appena il lungo mantello blu notte da
viaggio, però, la donna non proseguì direttamente
verso la sua meta ma si sedette su un muretto che faceva da separazione
tra due vie in evidente attesa di qualcuno.
La ragazza non passava inosservata come si poteva notare dai cenni del
capo rispettosi dei passanti e dalle sue altere risposte si mostrava un
carattere forte ed autoritario. Alta e longilinea con un viso duro e
squadrato colpiva per la profondità degli occhi scuri e seri
ed i capelli neri come l'ebano, ma più di tutto attirava
l'attenzione il diadema che portava sul capo e dal quale non si
separava mai. Come tutto nel suo abbigliamento riprendeva il motivo del
corvo ed il corpo del volatile era formato da un enorme zaffiro, mentre
in calce si poteva leggere il motto della donna, Wit beyond measure is man's
greatest treasure.
Passarono parecchi minuti prima che un'altra figura femminile spuntasse
all'orizzonte. Decisamente più bassa e grassoccia della
compagna, l'altra donna si notava sopratutto per il colore sgargiante
dei suoi abiti gialli e neri in contrasto con i capelli rosso fuoco.
Dai lineamenti dolci e morbidi la nuova arrivata aveva spesso un
sorriso dolce aperto sulle labbra e dava l'impressione di essere una
persona che trovava del bene in chiunque, idea accentuata anche dai
dolci occhi verdi.
-Cosetta cara, buongiorno.- la salutò la donna,
abbracciandola.
-Buongiorno a te, Tosca adorata.- le rispose la donna, apparentemente
fredda. L'indifferenza era tutta apparente, però,
perché le due donne erano molto legate tra di loro.
-Stavi salendo al castello?- le domandò la prima
sistemandosi appena la mantella gialla con i richiami neri che le
copriva le spalle altrimenti scoperte.
-Sì, ovviamente. I nostri maestri così hanno
chiesto e così eseguo. Anche perché comunque
saremmo dovuti andare questa sera perché domani iniziano i
corsi, quindi non vedo cosa mi debba cambiare. Solo non comprendo il
motivo di questa anticipazione.-
Tosca camminando fece delle impercettibili spallucce:
-Nella lettera menzionavano una presentazione
prima della cena che apriva ufficialmente il nostro apprendistato con
loro, ma niente di più.-
Cosetta prima di rispondere si sistemò il cappuccio del
mantello sulla testa provocando l'ilarità della compagna.
-Tosca?-
-La fredda scozzese temo il vento inglese?-
-La buffa gallese mi prende in giro vero? Odio semplicemente il vento
che mi manda i capelli sul viso.-
Le due donne risero di nuovo per poi calmarsi nel momento stesso in cui
varcarono le soglie della parco del castello.
Si fermarono un secondo sulla soglia respirando a fondo per poi
entrare, pronte al loro incontro.
-Venerabili maestri.- mormorarono le due donne come saluto inchinandosi
profondamente davanti ai due insegnanti.
-Lady Tosca, Lady Cosetta, bene arrivate. Cominciavamo a temere che non
sareste arrivate in tempo per il tramonto.- disse la severa figura
femminile di fronte a loro.
-In realtà solo Morgana dubitava di voi, Milady.- rispose
bonario il mago, rispondendo con un cenno di capo al loro saluto.
-Bando alle ciance, abbiamo due nuovi alunni che da domani
intraprenderanno il vostro cammino. - si girò verso la riva
del lago e disse: -Avvicinatevi messeri.-
Prese com'erano dai due insegnanti le due donne non si erano rese conto
dei due uomini che stavano aspettando poco lontano. Entrambi con un
fisico slanciato e asciutto si distinguevano per il colore dei capelli.
Rossi leggermente più viranti verso il castano rispetto a
quelli di Tosca il primo, neri come la pece esattamente come quelli di
Cosetta il secondo sembravano quasi al riproduzione speculare delle due
donne nel genere maschile.
-Lady Tosca, Lady Cosetta- la voce ferma di Morgana le
riportò alla realtà -Vi presento i vostri nuovi
colleghi di studi, Lord Salazar e Lord Godric.-
I due uomini si inchinarono prima di far loro il baciamano.
Risollevandosi Godric disse:
-Maestro Merlino non ci aveva detto che le nostre compagne di studi
sarebbero state due donne di così singolare bellezza.-
-Lei così ci lusinga messere.-
Lo sguardo di Godric passò da Cosetta, che aveva parlato, a
Tosca e aggiunse:
-Io dico la verità, Milady.-
La voce di Morgana li distolse da quel momento di semi imbarazzo:
-Prendete posto nelle vostre stanze, signori, e preparatevi per la
cena. Questa sera vi parleremo di come si svolgeranno le vostre
giornate nei prossimi giorni e in cosa consisterà il vostro
insegnamento.-
Detto questo i due insegnanti si avviarono verso il castello, seguiti
dopo qualche istante dagli uomini. Quando fu sicura che i due fossero
abbastanza lontani per non sentirli Cosetta si girò verso
Tosca e disse con un tono misto tra il rimprovero e il riso:
-Tosca, continenti per l'amore del Cielo!-
-Di cosa vai blaterando?-
-Quando Godric si è abbassato per farti il baciamano sei
avvampata!-
-Io...-
-E ora le tue gote hanno il colore dei tuoi capelli!-
-Non mi capacito della reazione.- mormorò l'altra
sfiorandole.
Cosetta sorrise alzando lo sguardo al cielo che iniziava a punteggiarsi
delle prime stelle.
-Si chiama infatuazione, Tosca.-
-Non credo proprio, non l'ho praticamente sentito parlare!-
-Come se fosse necessario perché accada.-
Le due donne rimasero in silenzio finché non arrivarono
nell'appartamento che condividevano e si chiusero la porta alle spalle
per cambiarsi per la cena.
-E comunque...- fu Tosca stessa a rompere il silenzio, aprendo il suo
baule con un colpo di bacchetta -NO!-
-Suvvia, non mentirmi Tosca.- disse l'altra facendo lo stesso gesto ed
estraendo un lungo abito dal collo alto nero con i ricami blu. -Saremo
pure i quattro maghi più potenti del nostro tempo, ma non
siamo immuni dalle passioni mortali!-
Tosca rise stringendosi il corpetto dell'abito giallo pastello che
stava indossando:
-Come se non lo fossimo!-
-A maggior ragione!- ribatté l'altra ridendo di gusto e
facendo uscire i capelli lunghi e lisci dal colletto.
Tosca sorrise sistemandosi davanti allo specchio la pettinatura che non
aveva il tempo di rifare e che si era rovinata per colpa del tempo per
poi dire alzandosi:
-Piuttosto, scendiamo a cena che non voglio fare brutta figura da
subito!-
L'altra donna annuì mettendosi il diadema sul capo e
seguirla nella sala adibita ai pasti. Decisamente troppo ampia per loro
sei era illuminata da milioni di candele e soli due tavoli erano
apparecchiati. Uno riservato ai due insegnanti e di fronte quello per i
quattro studenti che mangiavano uno di fronte all'altro per evitare di
sentirsi a disagio dallo sguardo dei loro maestri.
Quando Tosca e Cosetta entrarono i due uomini non erano ancora
arrivati, ma non si fecero attendere molto e, una volta che le ebbero
raggiunte all'ingresso, si avvicinarono assieme al tavolo e si
inchinarono dicendo:
-Venerabili.-
-Ben arrivati!- disse Merlino evidentemente entusiasta mentre Morgana
sospirava -Se vorrete prestare attenzione un momento alle mie parole
prima di cena vi spiegherò rapidamente come si svolgeranno i
prossimi mesi.- i quattro fecero un rapido cenno con la testa mentre
Cosetta riusciva a sistemarsi in modo che Tosca e Godric finissero
seduti uno di fronte all'altro, guadagnandosi così
un'occhiataccia.
-Come prima cosa ancora benvenuti in questo castello dove da domani
terremo le lezioni per cui siete qui. Per essere più precisi
io mi occuperò degli incantesimi- Tosca e Godric sorrisero
radiosi sentendoli nominare – e della trasfigurazione, mentre
Morgana si occuperà dell'astronomia – questa volta
fu Cosetta ad illuminarsi guardando adorate l'insegnante e perdendo per
un attimo il cipiglio serio che la contraddistingueva – e
delle creature magiche. Considerato che sarete tenuti a studiare gli
astri tre volte a settimana, le lezioni si svolgeranno solo nel
pomeriggio. Siamo sì una scuola per voi, ma non vogliamo
certo che non siate attenti alle lezioni perché carenti di
sonno.- Merlino rise provocando un mezzo sorriso anche gli alunni
mentre Morgana alzava gli occhi al cielo -Che altro dire... Ah
sì, che entrambi ci occuperemo delle pozioni, a seconda del
tipo in questione!- Questa volta furono gli occhi di Salazar ad
illuminarsi per un secondo.
-Inoltre, spero vivamente che le formalità legittime che ho
visto tra di voi quest'oggi col tempo si appianeranno. Sarebbe
auspicabile, infatti, che impariate ad essere amici tra di voi.-
I quattro si inchinarono appena a quelle parole mentre Cosetta
sbirciava Godric che però non aveva avuto particolari
reazioni a quelle parole.
-Lady Tosca?-
-Sì maestro?- rispose stupita Tosca guardando Morgana che
l'aveva apostrofata.
-Mi è giunta voce che lei ha una particolare passione ed
abilità per gli incantesimi di cucina, è fondata?-
-Assolutamente sì, quanto meno per la parte della passione.-
rispose timidamente la donna, non cogliendo il punto del discorso.
-Io e Merlino vorremmo che si occupasse dei pasti vista la nostra
scarsa fantasia al riguardo. - il collega rise a quelle parole annuendo
mesto -E' per lei un problema?-
-Sarebbe un grandissimo onore, reverendi maestri.- rispose Tosca rossa
in viso per l'emozione, inchinandosi.
-Mi spiace solo che per questa sera dovrete accontentarvi della mia
cucina!- disse sorridente Merlino facendogli cenno di sedersi pure a
mangiare. I quattro risero appena più sciolti a quella
battuta e obbedirono.
Poco dopo nell'immensa sala non si sentì altro che il rumore
della cena unita al sommesso chiacchiericcio dei commensali che stavano
rompendo il ghiaccio tra di loro.
Dopo la cena le due donne si erano rapidamente ritirate nelle loro
stanze con la scusa della stanchezza per poter liberamente parlare
della giornata e delle loro aspettative per i giorni seguenti.
In quel momento Tosca si stava sciogliendo le trecce che facevano da
base alla pettinatura che aveva avuto quel giorno, osservando nel
riflesso dello specchio Cosetta seduta davanti alla finestra che
osservava il limpido cielo notturno.
-A che pensi?- le domandò eliminando il laccio dell'ultima
treccia.
-Non sto pensando, sto leggendo le stelle.- risponde l'altra alzandosi
e stiracchiandosi per poi appoggiare il diadema nella sua custodia e
fare i soliti incantesimi di protezione. -Dammi ti aiuto... - mormora
sedendosi sul letto e tendendo la mano per farsi dare la spazzola.
Tosca gliela passò sollevata e si sedette di fronte a lei,
rannicchiando le gambe vicino al suo corpo e coprendole con la camicia
da notte giallo pastello.
Rimasero qualche minuto in silenzio e l'unico suono era il rumore che
faceva la spazzola sui rossi capelli di Tosca quando l'amica disse:
-Allora, cosa ne pensi di Godric?-
-Penso quello che ti ho già detto!- rispose l'altra con
apparente noncuranza, mentre le sue gote avvampavano.
-Il tuo rossore e le tue stelle mi fanno ben sperare, invece.- sentendo
quelle parole Tosca si girò di scatto.
-Stavi leggendo DI ME nelle stelle, Cosetta?-
-Ogni tanto me lo concedo. I corpi celesti se letti in modo opportuno
non menteno mai. Non è della volgare divinazione.-
sbottò facendola girare e riprendendo a pettinarla -E
comunque sono dell'idea che tu non sia indifferente a Godric,
altrimenti non si sarebbe spostato in modo da farlo a te e non a me il
baciamano.-
Tosca dal canto suo si limitò a sospirare:
-Ponendo anche che hai ragione, cosa che mi stupirebbe zero, e Godric
mi interessi perché dovrei sperarci? Perché
dovrebbe scegliere proprio me quando potrebbe avere donne decisamente
più belle e invitanti.-
-Perché tu sei bella, testarda cocciuta di una Tassorosso!-
rispose l'altra facendo finta di picchiarla col piatto della spazzola.
Tosca si voltò a guardarla e mormorò:
-Mai quanto te, ad esempio!-
-A parte che né Godric né tanto meno Salazar sono
il mio tipo, poi non vedo perché dovrebbe interessarsi a me
quando ha già messo gli occhi su di te.- lo sguardo di Tosca
era di fuoco ma Cosetta le fece cenno di aspettare, lasciandola finire
di parlare. -E comunque chi potrebbe desiderare questa donna
così magra e longilinea quando potrebbe aver quest'altra
donna così dolce nel fisico come nel cuore?-
-E' un modo gentile per trovare qualche vantaggio a mio favore trovando
qualcosa che non posso controllare?-
-Assolutamente no, è un modo palese per dirti che sei tu
quello che un uomo desidererebbe accanto a sé come compagna.
Neanche io parlo tutto il tempo per enigmi!-
Le due donne scoppiarono a ridere mentre si infilavano sotto le coperte
nel letto che condividevano dopo che Tosca con grazia aveva fatto
finire la spazzola al suo posto. Si tirarono le coperte fino sopra il
naso, soprattutto la rossa, per poi mormorare:
-Buonanotte Cosetta. E che il Destino voglia che tu abbia ragione anche
questa volta.-
La donna annuì arrotolandosi a sua volta:
-Buonanotte Tosca. E stai serena che, a parte averlo appena ammesso, i
segni che vedo e che leggo sono tutti a vostro favore.-
Tosca scosse la testa ridendo rendendosi conto che effettivamente aveva
appena confermato i sospetti dell'amica per poi stringersi al cuscino e
pensare, chiudendo gli occhi:
-Nos
da, Godric.-
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Salve
salvino pazienti sopportatori della mia presenza in questo fandom..
*si
sposta nuovamente dai pomodori*
Lo
so, lo so... Avevo promesso niente FF per un po', ma che ci posso fare?
Un
paio di appunti a pié di pagina.
1)
l'immagine dei quattro fondatori è presa da qui
2)
l'immagine in cui ci sono solo Tosca e Cosetta è presa da
Orgoglio e Pregiudizio, nella versione della BBC non del film, e l'edit
dei capelli di Tosca è tutto merito di MatiMa
visto che io sono una pippa completa con photoshop
3) la frase sul diadema di Cosetta è ovviamente il suo
motto, nell'originale inglese che da noi è resa con un ingegno smisurato per un mago
è dono grato.
4) sebbene mi piacerebbe molto io non so il gallese, quindi
l'ultima frase è tradotta con Google e vuol dire buona
notte. Se ho sbagliato, perdonatemi
perché Se
sbaglio mi corriggerete.
Dovrei
aver detto tutto...
Ah
sì, ovviamente recensioni e quant'altro sono sempre molto
gradite, a presto per il prossimo capitolo!
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