Tu

di Botan
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Stai dormendo, e io sono qui

Tu – Rin

 

 

 



Stai dormendo. Io sono qui.

Ti osservo e sorrido con dolcezza.

E’ difficile per me non poterti parlare, ma questo è l’unico istante in cui mi viene concesso di varcare i confini di questo mondo per arrivare a te. 

Pur di starti accanto cerco di accontentarmi di quel poco che ho.

 

C’è così tanto silenzio in questo posto. La luce della luna bagna il tuo letto.

Non mi stanco mai di guardarti.

Sarò il tuo angelo custode, veglierò su di te finché ne avrò la possibilità. E anche se viviamo in due mondi diversi, non ti lascerò mai da solo. Per te io ci sarò sempre, invoca il mio nome e accorrerò in tuo aiuto. Perché tu sei il dono più grande che ho. Ricordalo sempre, anche se ora sai badare a te stesso.

Sei così cresciuto dall’ultima volta in cui ti tenevo stretto tra le mie braccia.

Sei un uomo, ora.

Ma permettimi di notte, quando tutta la città dorme, di avvicinarmi ai piedi del tuo letto, e con le mani di una mamma che ama il suo bambino, accarezzarti il capo.

Sei sereno, quieto. Ti scosto la frangia dal viso, ti rimbocco le coperte mentre tutto attorno a noi tace.

La notte è lunga, ma a me non basta mai.

E se soltanto potessi violare perfino i confini di questo mondo solo per restarti accanto, allora lo farei. Sfiderei il fato che mi è stato assegnato per amore di colui che ho lasciato su questa terra.

Per amore tuo soltanto.

Vedo il tuo volto rabbuiarsi. Probabilmente un incubo sta annerendo i tuoi sogni.

Mi avvicino dolcemente al tuo viso e lo sfioro con il dorso di una mano.

 

“Non avere paura, la mamma è qui con te, Kouga.

 





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