A Sweet Family

di Prof
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Titolo: A Sweet Family
Prompt:
Pettorina
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Canada, Francia, Inghilterra, Italia Veneziano, Germania, Prussia, Italia Romano
Genere: commedia, slice of life
Rating: verde
Avvertimenti: flashfic
Disclaimer: Hetalia di Hidekaz Himaruya
Note dell'Autore: In Canada le etnie maggiormente presenti sono formate da, in ordine, inglesi, francesi, irlandesi, tedeschi e italiani. (Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Canada ) Povero Canada, che ha avuto come “tutori” prima Francia e poi Inghilterra, ritrovandosi come “zii” Germania e Italia... E poi vi chiedete perché è complessato, il ragazzo. ùù”




“Grazie per averci ospitato, mon petit!”
Sapete quelle pettorine per cani?
“Ehi! Mangiati quel 'mon', rana depravata! E giù le mani!”
Quelle là che usano al posto dei collari?
“Se vuoi le mani le posso mettere addosso a te. Ma per lasciarti due occhi neri!”
Sono state pensate per essere più comode, rispetto ai loro simili.
“Per favore, piantatela voi due!”
“Ma ha iniziato lui!”
Almeno, in teoria, dovrebbero esserlo.
“Santo Cielo, mi farete impazzire... Kanada, necessiterei di un bicchier d'acqua.”
Invece gli danno proprio la sensazione di essere soffocanti.
Veh! Canada! Canada! Dov'è la pasta? Ho messo a soqquadro tutta la cucina, ma non la trovo! Canada! Dove la nascondi? Dai, dimmi dov'è! Devo preparare il pranzo! Veh!”
Non danno l'impressione di renderti una specie di burattino?
West! È una tragedia! In frigo non ci sono le birre! NO birre!”
Con tutte quelle imbracature, quei ganci, quel guinzaglio che ti porta a passeggio come un peluche...
“E i pomodori? Dove sono i pomodori? Come faccio a fare un sugo decente senza pomodori?! Canada, ma la spesa con che testa la fai?! Qui non c'è nulla!”
Sì, gli danno proprio una brutta impressione.

Canada, ancora sulla soglia della porta della propria casa, chiavi sospese in mano, non può far a meno di osservarli.
Osserva Francia e Inghilterra che stanno litigando - per l'ennessima volta - nel suo salotto.
Germania, paonazzo in volto, prodigarsi nel - vano - tentativo di sedarli.
Italia che zampetta allegro per la cucina in cerca di pasta -che lui non possiede- cantando “avevo una casetta piccolina in Canadà...
Osserva Prussia che, fallito l'attacco al frigorifero, si è sprofondato nella poltrona del salotto per guardare una partita di calcio trovata - non si sa come - in tv.
E infine Italia Romano, tutto preso a compilare una lista della spesa – chilometrica.
Canada li scruta tutti, uno a uno, analizza quella che cataloga come invasione bell'e buona, le chiavi di casa ancora non riposte.
Ed avverte nettamente quella sensazione che gli fa credere di essere avvolto da una pettorina, di quelle soffocanti e inutili, con bei sei guinzagli che lo strattonano ognuno per una direzione opposta.
Sospira rassegnato, abbassando gli occhi da quello scempio mentre fa scomparire le chiavi in tasca.
Presto sarebbe tutto finito.

“Canada! È vero che ci ospiti anche per la notte?!”

Forse.








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