AIUTAMI AD AMARLA ANCORA...
Navigando nel web, ho trovato questa canzone..
e mi sono trovata a fare da spettatrice, ed ho vissuto il loro tormento..
Di più belle al mondo non ce ne,
pensavo quel famoso giorno all'altar
eri meglio forse anche più di lei
più di lei che ora amo da morir
come un sogno sei stata per me e
oh oh oh oh oh oh oh oh
Mi ricordo quando tornavo a casa
stavi alla finestra ad aspettar
invece quando ora torno da te
tu non m'aspetti più
e a volte in casa non ci sei.
E se di notte, tardavo,
forse non ricordi più,
sotto le coperte tu m'aspettavi.
Ed eri con neanche la sottoveste,
bruciava la tua pelle nuda dalla voglia
di stringermi, di stringermi.
Adesso quando vieni a letto con me ti vesti
e ti spogli quando ti alzi da me
E
per paura che di far l'amore io ti chieda,
ne inventi sempre una ogni sera,
ma forse vuoi farti pregare da me!
I tuoi baci, da tempo,
me li hai fatti sospirare,
forse tu l'hai fatto solo per legarmi a te
E invece, hai sciolto questo nodo
che Lui dall'alto aveva fatto per noi_due
E non vedevi che ero solo
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
Ora tu piangi perchè sai che amo un'altra.
O Signore, giacchè non vuoi che lasci
la donna che Tu hai scelto per me
e che quel giorno portai all'altar,
ti prego aiutami, cancella l'altra dal mio cuor,
perchè la sposa, che hai_dato a_me
è solo una sorella ormai
chi lo sa se tornerò ad amare lei!
(Forse eri meglio di lei..A. Celentano)
Draco era girato dando la schiena a sua moglie che rannicchiata piangeva sul tappeto.
Guardava il panorama notturno,dal suo attico della Londra non magica.
Tutto quello scintillio di luci lo rendevano magico, un tempo lo guardavano insieme abbracciati, dopo aver fatto l'amore.
Aveva entrambi le mani sprofondate nelle tasche del suo pantalone di
ottimo taglio, la sua camicia bianca aveva le maniche arrotolate.
La mascella si contraeva ritmicamente, lo sguardo argenteo era perso nella notte, mentre i ricordi gli salivano impetuosi.
La rivide mentre avanzava lungo la navata, in quel suo vestito bianco
argenteo, che le lasciava scoperto il decolté e spalle, i
capelli raccolti ed il diadema di famiglia,era una visione.
Il lungo velo pieno di tanti piccoli diamanti, che brillavano dandole un aspetto etereo
Si ricordò il modo come il padre gli consegnò la mano della sua bambina e lo sguardo di ammonizione
- Falla soffrire e ti uccido con le mie, mani -
sembrava dirgli
Aveva coronato il suo sogno, lei era il suo " Eldorado "
Poi qualcosa era successo, era subentrata la routine, e piano piano si erano allontanati.
Spesso a casa,quando lui rientrava lei non c'era ad aspettarlo..
mentre i suoi ricordi si accavallavano coi pensieri
e non t'importa se torno tardi, siamo due estranei.
Non so come sia successo.
Non sei più la donna che ho sposato,ma ora, mentre tu piangi
perchè ti ho detto ..che amo un 'altra, un'altra che non avrei
potuto credere potesse così prepotentemente entrarmi nel cuore.
Penso a ai tempi in cui
Mi aspettavi sotto le coperte la sera se tardavo, la tua pelle nuda bruciava mentri bramavi le mie carezze.
Cercavi le mie labbra per poi gridare il mio nome, mentre i mie i lombi esplodevano in te.
Ora i tuoi baci me li fai sospirare, e stai diventanto come una sorella.
A letto vieni vestita, e ti spogli quando ti alzi, per paura che io ti chieda di far l'amore.
E quando ti concedi a me, sei solo un pezzo di ghiaccio, un corpo dove
io possa sfogare le mie voglie, sembri una bambola senza vita sotto le
miei mani.
Draco la sentiva singhiozzare, si passò una mano tra i capelli, ma non si voltò lasciava la sua mente vagare.
Dio, come era potuto succedere, aveva sempre creduto che nulla e
nessuno avrebbe potuto distruggere quall'amore nato giorno per giorno,
e rafforzato negli anni.
Tu stessa hai distrutto questo sogno, ed ti sei allontanata e mi hai
lasciato solo, non solo non parlvi più con me come una volta, ma
mi hai escluso dai tuoi pensieri.
E questa solitudine , mi è pesata, non sai quanto.
Draco, continuò a non guardarla, anche se i suoi singhiozzi gli
stringevano il cuore, andò verso il mobile bar e mentre si
versava nel bicchiere di cristallo, dove aveva fatto cadere dei cubetti
di ghiaccio, del liquore ambrato,ritornava indietro coi ricordi a solo
mezzor'ora prima.
Era stato difficile confessarle il suo segreto, ma necessario poi la sentì sussurrare tra un singulto ed un altro
- Draco..io..io sono..sono incinta..-
Lui che continuava a darle le spalle, perchè non voleva guardare
quegli occhi pieni di dolore, rimase con il bicchiere a mezz'aria
mentre se lo stava portando alle labbra, lentamente di voltò
corrugando la fronte, dal volto sembrava che una bolide lo avesse
colpito in pieno.
Il suo destino era con lei, si erano giurati amore eterno, ed ora anche
senza amore sarebbero dovuti restare insieme, a parte le leggi magiche
che parlavano chiaro su quello che erano i figli, lui non avrebbe mai e
poi mai abbandonato suo figlio.
Un figlio, non nato dall'amore, ma dall'indifferenza.
No!! suo figlio sarebbe stato amato, avrebbe avuto dei genitori che in modo differrente l'avrebbero amato.
Con calma, posò il suo il bicchiere e con quella eleganza che
tanto lo contrastingueva lentamente andò vicino a lei,
poggiò un ginocchio sul tappeto vicino al corpo di sua moglie
che sussultava ancora per i singhiozzi, e la fissò
- Ne sei sicura Hermione?! O è un modo per tenermi legato a te? -
disse con voce stanca ma ferma la vena sulla tempia gli pulsava.
Lei scosse il capo
- Sono di due mesi, Draco -
Lui non riuscì a sostenere il suo sguardo, e andò verso
il camino poggiò le mani sul marmo che lo rivestiva, nonostante
il calore che emanava il suo cuore era di ghiaccio e per la prima volta
pregò, pregò un Dio qualsiasi di aiutarlo a dimenticare
l'altra di cancellarla dal suo cuore,
e sussurrò sileziosamente
-Dio, fai si che la donna che tu hai scelto per me, e che non vuoi io lasci,
ritorni ad essere qualcosa di più che una sorella, e torni ad
amarla come un tempo, ti prego cancella l'altra dal mio cuore.
Ti prego aiutami, chi lo sa se tornerò ad amare lei, ma ti
prego aiutami, mio figlio non dovrà soffrire per i nostri errori.
Poi lentamente si avvicinò a lei poi con voce incolore
disse mentre le tendeva la mano per aiutarla a rialzarsi, disse
- Vieni, non ti fa bene stare sdraiata al freddo. -
l'abbracciò, ma non era un abbraccio d'amore.
Era un abbraccio fraterno, poi pensò
Partiamo da qui..ma Signore ti prego aiutami..aiutami a ricostruire insieme..
Aiutami ad AMARLA ANCORA!!,
disse Draco e guardò la sua costellazione, e l'occhio del
Drago brillò, come a dirgli ricordati chi sei e che appartieni a
me, ed i draghi, sono forti invicibili e nulla scalfisce la sua corazza.
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