Nome autore:
kymyit
Titolo: Al
termine dell’escursione
Genere:
romantico, comico, fluff
Rating:
verde/giallo
Avvertimenti:
flashfic
Contoparole:
405
Prompt: Giungla
Pairing scelto: Heiji/Kazuha
Altri personaggi:
nessuno
Introduzione: Heiji
e Kazuha in una situazione piuttosto “delicata”.
Note: Fic
scritta per il One
week with Detective Conan di Roe. Molti doppi
sensi. Doveva essere dolce… ma è uscito questo. XD
Kazuha si chinò su di lui e afferrò la fibbia
della cintura con urgenza impellente. La slacciò con foga,
strattonando il bacino di lui che imbarazzato tentò di
fermarla.
-Aspetta, Kazuha…- protestò, infatti, arrossendo.
-Lasciami fare!- esclamò lei, ferma, trafficando coi suoi
pantaloni.
-Ma sei sicura di…-
-Guarda che non sei mica l’unico a sapersi comportare in
situazioni simili.-
Heiji decise di non mettere più bocca a ciò che
diceva l’amica e si limitò ad osservarla
incantato, quasi affascinato della sua intraprendenza.
Sussultò quando le sue labbra poggiarono sulla pelle
arrossata e gemette quando succhiò forte, come se volesse
strappargli via l’anima. Un gemito sonoro si levò
nell’aria e la ragazza interruppe ciò che stava
facendo per guardarlo storto.
-Insomma, non fare il bambino!- lo sgridò.
-Vorrei vedere te nella mia situazione!-
Lei socchiuse gli occhi, con aria di sfida –Allora non
avresti dovuto metterti in mezzo, non trovi?-
Heiji sospirò fissando di sbieco la vegetazione alla sua
sinistra.
-Era una frase retorica. Poi chi ti sopporterebbe?-
A quelle parole, lei si alzò lasciandolo così,
con le braghe calate e una cintura legata stretta intorno alla coscia.
-Ehi, dove stai andando?- le domandò agitato –Mi
lasci così?! Kazuha?!-
Si voltò allora lei, con le mani sui fianchi e
un’espressione severa in viso. –Visto che non mi
sopporti, succhiatelo da solo il veleno!-
-Non credo ne sia rimasto altro.- rispose lui, con dipinta in viso
un’espressione così dolce che la fece arrossire
violentemente.
Heiji prese delle bende dallo zaino e terminò da solo la
medicazione, risistemando i pantaloni, anche se non tolse la cintura,
perché non era ancora fuori pericolo.
Consultò la mappa, mentre Kazuha tornava al suo fianco e le
indicò un punto che doveva rappresentare una costruzione.
-Siamo quasi arrivati alla meta, dovresti raggiungere il punto
d’incontro entro una decina di minuti.-
Lei annuì.
-Stai attenta, io ti aspetto qui.-
Kazuha si morse il labbro.
-E se arrivasse qualche altro serpente?- domandò preoccupata.
Heiji la rassicurò mostrandole un coltello a serramanico.
-Saprò vendere cara la pelle e se dovessi fallire,
attenderò con ansia il tuo ritorno.-
Inutile replicare: il testone aveva deciso. E quando la metteva
così, con quegli occhioni verdi da cucciolo, come si faceva
a resistere?
-Tornerò presto.- esclamò sparendo fra la folta
vegetazione.
Heiji la guardò dileguarsi, non senza apprensione.
Le aveva messo la vita fra le mani, ma aveva ragione di pensare, che
non avrebbe potuto affidarla a cure migliori.
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