Don't
you look back.
Era una situazione
difficile, si, ma tenerla nascosta era anche peggio:
vivere con l'ansia di essere scoperto, dover misurare ogni azione, ogni
comportamento, e ogni complimento.
E ora che Kurt era lì nella stanza con lui era anche peggio.
Stava controllando un paio di buste di abiti che il moro gli aveva
portato e se appunto non ci fosse stato Kurt avrebbe sparpagliato
quelle giacche e quei pantaloni attillatissimi su tutto il letto e si
sarebbe steso lasciandosi cullare dal profumo di Kurt che ricordava
tanto l'acqua di mare, almeno secondo il suo olfatto, e che in parte
gli ricordava casa.
Sam, che ne dici di
questa?-
Kurt agitò una giacca marroncina per aria risvegliandolo da
quello stato di trance in cui era ricaduto per la quinta o sesta volta.
Aggiudicata, anzi,
questa la metto domani, contento?-
Hummel asserì sorridendo e guardandosi per un momento
attorno prima di sospirare.
Gli dispiaceva davvero tanto per Sam, per la situazione in cui si
trovava e tutto il resto, e si sentiva anche impotente nel sapere che
non poteva fare altro se non sostenerlo come già stava
facendo.
Quando almeno un paio di buste furono controllate Kurt andò
a sedersi sul letto facendo segno all'altro di raggiungerlo.
Sam così fece sedendosi affianco a lui e sospirando prima di
poggiare la testa sulla sua spalla.
Grazie Kurt, grazie di
essermi così vicino anche in questo momento-
L'altro scrollò una sola spalla in modo da non doverlo far
spostare.
Non preoccuparti Sam,
per te questo ed altro-
Dieci minuti buoni passarono da quando Kurt aveva allungato una mano
tra i capelli del biondo e lo stava accarezzando come fosse un gatto.
Sam, penso si sia fatto
abbastanza tardi, dovrei andare...-
Devi andartene per
forza?-
Mi farebbe molto piacere
rimanere qui, ma papà mi uccide-
A quel punto alzò la testa permettendogli così di
alzarsi e prendere la giacca grigiastra e la tracolla rossa.
So che è una
situazione difficile Sam, ma vedrai che passerà-
Gli diece una pacca sul braccio avviandosi alla porta.
"Passerà si, ma non fin quando la terrò nascosta"
si alzò prontamente fermando la porta prima che Hummel
mettesse la mano sul pomello.
Kurt si girò stranito sentendo subito dopo una mano di Sam
sul volto.
Furono pochi secondi, quando aprì gli occhi aveva il biondo
ad un palmo dal naso, con le labbra ancora ferme, dolcemente impresse
sulle sue.
Prese quella mano facendola scendere e staccandosi poi.
Oh.. whoh.. Sam io-
Non dire nulla, sono io
che ho sbagliato, non avrei dovuto, è solo che tu eri qui,
volevo farlo, era tanto tempo che e quindi-
Kurt ridacchiò, solitamente era lui quello che parlava
veloce, ma Sam lo aveva proprio polverizzato.
Non fa nulla-
Aprì la porta uscendo seguito dall'altro.
Un piccolo sorrisetto e una pacca sulla spalla furono l'ultimo contatto
che ebbe con lui per quella serata.
Allora, anche questa... "cosa"
è andata, mi son divertito a scriverla e mi ritengo
abbastanza soddisfatto, sisi.
Che dire, se vi
è piaciuta lasciate un segno.
Alla prossima.