Non siamo che millesimi di silenziosi secondi nell' eternità.

di La sposa di Ade
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Fortuito è ogni vita, occasionale è ogni personaggio che interpretiamo, imprevisto è ogni sguardo, ormai.
 
Una mano così leggera e delicata,
fredda, eterea, non era il tocco di un' umana, non più.
Non era più la morbida pelle pallida che tante volte aveva toccato, non era più la pelle che troppe volte i suoi canini avevano violato.
 
Quando al tocco di una mano si resta indifferenti giunge l’insanabile declino del percepisci amanti.
 
Eppure sembrava non essere cambiato nulla, i suoi occhi sembravano sempre gli stessi, grandi e pieni di vita, e i suoi indifferenti e freddi come pietre.
 
Se guardi negli occhi comprendi che l'anima non vi risiede più, perché è in atto una caduta profonda, abissale.
 
Inconcepibile fu incontrarsi in quel modo, inconcepibile fu negare il suo tocco e restare indifferente agli occhi che aveva amato.
 
È devastante cercarsi, sfiorarsi, e rimanere intatti, crudi e banali agli occhi.
 
Avrebbe potuto cibarsi degli attimi prima del sorriso, del fruscio dei capelli, e trovarsi nel rifugio dell’intoccabile frenesia, ma l’inespressività di ogni incolume volto si annulla, si devasta con la ferocia di un uragano.

 
 
 
NdA: Ed eccomi con un’ altra flash-fic, non riesco proprio di fare a meno di scrivere sulla coppia Zero/Yuki… Questa fic è ambientata nella cinquantaquattresima notte (vol. 12). Beh, che dire? Spero che vi possa piacere e spero di ricevere qualche recensione, sia positiva che negativa.
Grazie e alla prossima. 





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