Tutta
colpa di un pallone...
“Mammaaa!!
Senti, hai presente la mia amica babbana...??? Francesca??!!”
disse Ginevra Weasley una ragazza 17enne, con dei capelli mossi e
rossi, occhi marroni scuro e un fisico da far invidia a tutte.
“Si,
certo che ho presente Francesca! Che brava ragazza. Cmq, come mai mi
chiedi questo?” rispose Molly, una donna di mezz'età, in
carne e con gli stessi capelli e gli occhi della figlia.
“Perché,
la madre di Francesca per ringraziarci per l'ospitalità, mi ha
invitato una settimana in Italia, a casa loro. Posso andarci?”
chiese speranzosa guardandola con occhi lucidi *
ahah...mamma non resiste ai miei occhioni lucidi *
“Ahhh..eh
va bene! Quando devi partire??” disse alzando gli occhi al
cielo, subito dopo tornò a guardare la figlia severamente.
“Domani,
basta che mi smaterializzo all'aeroporto. Senza che mi ci
accompagnate.” rispose Ginny, allontanandosi per paura della
reazione della madre.
Infatti,
la faccia della madre si fece improvvisamente rossa di rabbia. *
Manca solo il fumo dal naso, e il fuoco dalla bocca*
“COSAAAA????
Non ci pensare signorina, ti accompagnerà tuo padre li
all'aeroporto di..di..dov'è che abita Francesca?”
“Nelle
Marche, a Macerata”
“Si,
li...allora..dicevo..ah si...ti accompagnerà Arthur
all'aeroporto di Macerata. Anche perché
devi avere il permesso per uscire dall'Inghilterra. Chiaro??”
concluse Molly, alzando il mestolo di legno a mò di bacchetta.
“Si,
signor capitano!” la sbeffeggiò Ginny, facendo il saluto
militare.
“Ohohoho!!
Simpatica..comunque, vai a preparare le valigie. A che ora domani
all'aeroporto?”
“Alle
12” rispose allontanandosi dalla cucina della Tana, e
avviandosi verso le scale che portavano ai piani superiori.
“Ok,
adesso lo farò sapere a Arthur” disse Molly tra se e se.
Ginny
salì le scale di corsa e arrivata al secondo piano si avviò
verso la sua camera. Ma ovviamente in quella casa non si poteva stare
in pace un secondo. Infondo, con sei fratelli maschi cosa ci si
poteva aspettare???
“Ciao
sorellina!!” dissero all'unisco Fred e George, posizionandosi
avanti la porta della camera della sorella.
“Ciao
fratelli, cosa volete?” domandò Gin, mentre alzava gli
occhi al cielo.
“Perché
pensi che vogliamo qualcosa?? Non possiamo salutare la nostra
sorellina preferita??” disse George, sorridendo.
“Sorellina
preferita?? Non sapevo di avere altre sorelle!!” disse
ironicamente Gin.” Comunque, domani parto, quindi devo
preparare le valigie.”
Cercò
di passare in mezzo ai due fratelli ma quest'ultimi glielo
impedirono.
“Eh
no! Prima butti il sasso, poi ritiri la mano??” disse Fred
(Fred non l'ho avrebbe mai detto!!! N.D.Fred Zitto, l'autrice sono io
N.D.A)
“Giusto!
Spiegaci. Dove vai? Con chi vai? A fare cosa?” domandò
tutto d'un fiato George.
“Allora,
lo dico una volta per tutti. Domani vado in Italia, dalla mia amica
Francesca. Mi ha invitato una settimana a casa sua, per ringraziarci
per l'ospitalità del mese scorso. Non so cosa farò la
in Italia, ma visto che lei è babbana, sicuramente faremo cose
da babbani. Poi mi ha detto che quest'anno ci sono i mondiali
di..di...carzio..no...calzio..va beh..di uno sport babbano. Credo che
mi divertirò, comunque...è finito il terzo grado??”
rispose scocciata.
“Si,
sei libera!” dissero all'unisco i due gemelli, mentre le
lasciavano libero il passaggio per entrare nella sua camera.
Finalmente
entrata nella sua stanza, prese le vecchie valigie
da sotto il letto e incominciò a sistemare i vestiti, e tutti
gli altri indumenti e oggetti che le sarebbero serviti in Italia. Si
sarebbe sicuramente trovata bene da Francesca, da quello che le aveva
scritto nelle lettere la sua casa era enorme. Era una specie di villa
con piscina.
Non
vedeva l'ora di andarci, gli dispiaceva solo di non poterci rimanere
per sempre. L'Italia era un Paese che l'aveva sempre affascinata, sia
per la sua storia sia per le sue tradizioni.
Sistemato
tutto nelle valigie, si stese sul letto e si addormentò. Si
risvegliò quando ormai era già sera. Da sotto si
sentivano le voci del Magico Trio. Sospirò e si rigirò
nel letto, nascondendo la testa sotto il cuscino. * Oh che
palle...!!! Quanto non li sopporto...Allora: Ron è un demente,
in sette anni cazzo non è riuscito a dischiarsi a Hermione, in
più è proprio bacato di testa. Hermione è una
secchione, deficiente, che sta ancora ad aspettare che mio fratello
si dichiari...si aspetta e spera tesoro!! Ron non ha il coraggio di
dire a mamma che ha sporcato il tappeto con del gelato, secondo te
riuscirà a dichiararsi?? Ma..io la vedo male. Poi, ovviamente,
mancava l'ultimo componente del Trio più palloso
dell'Inghilterra e dintorni: Harry Potter!!! Il grande Potter, che mi
ha lasciato per andare a salvare il mondo, e che dopo 2 giorni lo
ritrovato a scoparsi a Luna Lovegood. Certo Harry, avevi paura che mi
potesse succedere qualcosa, ma intanto una scopatina con una delle
mie migliori amiche se le fatta quello stronzo. Va beh..sorvoliamo
che è meglio. *
“Ginny!!
Vieni che è pronta la cena” urlò Molly dalla
cucina.
La
rossa si alzò svogliatamente dal letto, e si incaminnò
verso la cucina. Arrivata a destinazione si sedette ignorando tutti e
dieci le persone che si trovavano nella stanza. Molly guardò
severamente la figlia, battendo un piede a terra. Ginevra alzò
gli occhi dal piatto, e osservò la madre. Sbuffo sonoramente e
prese fiato:
“Buona
cena Bill, Charlie, Percy, Fred, George,Ron,Harry, Hermione, Mamma e
Papà!”
Dopo
di che, senza aspettare risposta tornò a concentrarsi sul
cibo.
Dopo
neanche cinque minuti si alzò dalla tavola, e sistemò
le sue stoviglie nel lavandino. Salutò tutti con un cenno
della mano e tornò nella sua camera. Appena messo piede in
camera, si buttò sconsolata sul letto.
Ovviamente,
appena sentiva che stava per addormentarsi qualcuno busso alla porta.
*
Oh!! Ma che coglioni! Non si può stare mai in pace in questa
casa???*
“Gin,
posso entrare?” domandò timidamente una voce anche
troppo conosciuta dall'altro lato della porta.
Ginny
si senti gelare il sangue nelle vene sentendo quella voce, ma
prendendo coraggio disse tranquilla:”Certo Harry, vieni pure.”
Un
ragazzo 18enne, dai capelli neri e scompigliati, magnifici occhi
verdi smeranldo e non più una cicatrice sulla fronte a forma
di saetta visto che dopo aver ucciso una vota per tutti Voldemrt era
scomparsa, entrò nella camera.
“Ciao,
posso sedermi?” chiese indicando il letto.
Ginny
fece un cenno affermativo con il capo, facendogli spazio.
Dopo
un minuti di imbarazzante silenzio, Ginny ighiottì
rumorosamente e disse:”Harry volevi dimmi qualcosa??”
Il
ragazzo scosse la testa, riscuentendosi dai suoi pensieri.
“Si,
Gin. Devo dirti una cosa. E' molto difficile da dire però...”
si passò la lingua sulle labbra cercando di prendere
coraggio.” Lo so che l'anno scorso ti ho lasciato il malo modo”
* Per fortuna che te ne rendi conto brutto pezzo di un ritardato
mentale * “E lo so che due giorni dopo mi hai beccato in una
situazione abbastanza imbarazzante con Luna, ma...” *
SITUAZIONE IMBARAZZANTE??? MA DOVE TI ESCONO STE PAROLE??? CI STAVI
SCOPANDO!!! DEFICIENTEEEEEEE...*
“...beh..volevo
dirti che io, da quando ti ho lasciato, ho sempre e solo pensato a
te. Io continuo ad amarti anche adesso e...” Il moro si
avvicinò pericolosamente al viso della rossa. Ginny capendo
immediatemente cosa volesse fare scansò il viso.
“Harry,
ci sei o ci fai??” Il ragazzo, ancora con il viso in avanti,
incarnò un sopracciglio non capendo cosa volesse dire la
ragazza.
“No
dico, mi hai lasciato perché avevi paura per me, eppure ti
ritrovo a scopare con Luna dopo due giorni!! Comuque, io ho smesso di
amarti. Da quando ti ho visto con Luna ho capito che persona sei
veramente. Non credo potremo mai ritornare insieme, rimaniamo amici.
Ok?” chiese speranzosa, guardandolo dritto neglio occhi.
Harry
abbassò lo sguardo deluso, dopo pochi secondi lo rialzò
e rispose allo sguardo.
“Ok
Ginny, immaginavo che mi dicessi così. Ma tanto vale provare.”
Potter
si alzà dal letto e uscì velocemente dalla porta. Ginny
lo osservò andarsene e sospirò. * Troppo tardi
Harry...* fu il suo ultimo pensiero prima di distendersi e
addormentarsi.
La
mattina dopo venne svegliata delicatamente, come solo una mamma sa
fare, da Molly.
“GINEVRA
WEASLEY!!!! Sono le 11 e mezza!!! Sbrigati!!” urlò la
madre, da dietro la porta della camera.
Ginevra
si alzò dal letto imprecando e velocemente incominciò a
vestirsi.
Si
mise un paio di Jeans tre quarti a vita bassa, e una maglia nera a
bretelle.
Prese
le valigie e le portò con un incantesimo giù in cucina.
Li c'era tutta la famiglia più Harry e Hermione ad aspettarla.
“Buon
Giorno a tutti! Papà, non faccio in tempo a fare colazione. La
farò al bar dell'aeroporto!!” disse, mentre si
avvicinava al padre.
“Ok,
allora sei pronta?? Possiamo andare??” chiese impaziente
Arthur.
“Sisi,
ho fatto. Fammi salutare tutti poi andiamo.”
Detto
questo si avvicinò alla madre e l'abbracciò. Fece lo
stesso con tutti i suo fratelli, Harry e Hermione. Ovviamente con
Potter c'era stato un po' di imbazzo ma si supera tutto.
Ginevra
si avvicinò al padre e con un gesto di bacchetta avvicinò
a se le valigie. Le tocco con una mano, mentre con quell'altra
stringeva forte il braccio del padre.
Arthur
si concentrò e dopo pochi secondi si sentì un forte
schiocco.
Si
ritrovarono nel bagno dell'aeroporto di Macerata, cercando di non
dare nell'occhio ne uscirono e si avviarono verso l'uscita.
Li
c'era già Francesca e i genitori Tiziano ed Elena ad
aspettarli.
Francesca
era una ragazza di 17 anni, alta e snella. Con dei capelli castani
chiaro, lisci ed occhi verdi.
“Ginevra!!!
Ciaoooo!!” la salutà Francesca, abbracciandola forte.
“Ciao
bella! Buon Giorno Tiziano, Giorno Elena” rispose Ginny,
rivolgendosi per ultimo ai genitori della ragazza bruna.
“Ok
allora Gin, ci sentiamo fra una settimana!” Arthur l'abbracciò
e si avviò di nuovo verso l'entrata dell'aeroporto.
“Ciao
pà!”
“Allora
Ginevra, per prima cosa andiamo a casa e posi tutte le valigie. Poi
pranziamo tutti insieme. Sfortunatamente abbiamo entrmbi da fare oggi
pomeriggio quindi vi lasciamo sole a casa. Da domani Francesca ti
portarò a visitare la città.” disse felice Elena
“Ok,
vi ringrazio ancora per l'ospitalità!”
“Ah...di
niente Gin” rispose sorridendo Tiziano, avviandosi alla BMW
parcheggiata poco più in la. Gli altri lo seguirono a ruota.
Dopo
meno di mezz'ora si trovarono a casa di Francesca. Era uguala a come
l'aveva descritta nelle lettere.
La
“casa” che in realtà era una villa si trovava in
campagnia, non era proprio isolata visto che a pochi metri di
distanza si trovava un'altra villa, che sembrava però
abbandonata. La villa aveva tre piani, con un giardino enorme, e una
piscina sul retro.
Entrarono
in casa e subito un maggiordomo venne a prendere le valigie di Ginny.
“Allora
Ginevra, vuoi prima mangiare e dopo visitare la casa, oppure fare
l'inverso” chiese gentilemente Francesca.
“Guarda
se possibile preferirei pranzare, sai com'è. Mia madre mi ha
svegliato alle 11:30 e alle 12 dovevamo trovarci qua. Quindi non ho
fatto in tempo per la colazione.”
rispose
la rossa.
“Ah...ecco
perché tuo padre ti ha accompagnato. Mi pareva strano che
avreste preso davvero l'aereo. Infondo potete usare la magia!”
disse Elena sospirando sognante.
“Non
puoi immaginarti che sorpresa quando Francy ci ha detto che aveva
conosciuto una strega in Inghilterra! Ovviamente non ci avevamo
creduto, ma quando te, Arthur e Francesca vi siente smaterializzati
avanti a noi, abbiamo dovuto cambiare idea” continuò
Elena, mentre Tiziano annuiva.
“Posso
immaginare la sorpresa!” rispose Ginny, sorridendo imbarazzata.
“Allora,
adesso si mangia. Sarò prondo fra 5 minuti, quindi possiamo
avviarci in Sala.” disse Francesca.
“Ok,
andiamo” rispose Gin, raggiungendo Fra, che si era già
avviata verso una stanza adiacente all'entrata.
Si
trovarono in una grande sala da pranzo, con un tavolo apparecchiato
per 4 al centro.
Alle
pareti erano appesi dei quadri davvero stupendi, e dalle finestre
filtrava moltissima luce.
Si
sedettero a tavola e dopo neanche un secondo due camerieri portarono
da mangiare.
"Buon
Appetito!" dissere all'unisco i quattro.
Dopo
aver pranzato i genitori di Francesca dovettero scappare a lavoro
cosi le due si avviarono nella stanza della rossa per sistemare le
valigie.
Entrate
nella camera Gin rimase letteralmente a bocca aperta. La stanza era
enorma, con bagno personale, un letto a baldacchino a 2 piazze, una
scrivania, un armadio e conle finestre che si affacciavano alla
piscina e alla villa abbandonata.
"Ma...ma..è
stupenda!!" disse felice incominciando a curiosare in giro.
"Beh...è
una camera! Comunque, sistemiamo le valigie cosi andiamo in piscina."
rispose la bruna, avvicinandosi al letto, dove erano state posate le
valigie.
La
rossa fee lo stesso. Cosi in meno di mezz'ora si ritrovarono giù
in giardino a prendere il sole.
La
rossa, sdraitata su un lettino, osservò intensamente la villa
li vicino. Era delle stesse dimenzioni di quella di Francesca, ma
sembrava molto meno curata, con le erbaccie rampicanti che salivano
sui muri, la piscina era vuota e tutta crepata.
*Nonostante
tutto è molto bella*
"Senti
Fra, mi chiedevo di chi è quella villa la giù"
disse indicandola.
Francesca
seguì il suo dito, e osservò per qualche seconda la
casa.
"Beh,
è di un signore biondo, molto ricco. Di solito viene in questo
periodo dell'anno con la sua famiglia a trascorrere una settimana qua
in Italia. Credo proprio che quella famiglia sia di maghi, perchè
la sera prima la casa è in queste condizioni, la mattina dopo
è splendida. Tutta curata...boh...la vedo abbastanza strana la
cosa."
"Mmmh...non
mi viene in mente niente. Comunque, devi parlarmi di quello sport
babbano, il calzio...cazio...va beh..quel coso li!"
Francesca
rise di gusto vedendo l'espressione interrogativa della rossa.
"Allora
prima cosa: si chiama Calcio, no calzio!" rispose ancora ridendo
la bruna.
"Adesso
te vieni con me, cosi ti faccio vedere una partita di calcio."
detto questo prese la rossa per un braccio e la trascinò in
casa.
Intanto
l'altra villa non era più disabitata...i proprietari erano
venuti per la solita settimana in Italia, ma non erano arrivati in
macchina o a piedi. Bensì smeterializzandosi proprio dentro la
casa...
Tornando
alle due ragazze:
Francesca
trascinò Gin in una grande sala, appena entrare la rossa
spalancò gli occhi guardando un maxischermo posizionato ad un
lato della parate.
"Ma
cos'è??" domandò avvicinandosi ad un divano,e
sedendosi. Segiuta da Francesca, che rideva divertita per la reazione
della rossa.
"Beh,
è un maxi schermo, ci guardiamo le partite di solito. Ma si
può usare anche come tv normale." rispose.
Si
sedette vicino alla rossa e con un telecomando accese la tv, e
immadiatamente sullo schermo comparve un campo da calcio ancora
vuoto, con i tifosi sugli spalti che esultavano.
"Allora,
il campo credo che l'hai capito quel'è." disse Fra,
mentre lo indicava. Ginny annui concentrandosi sulle schermo. "Bene,
quelle cose bianhe a rete si chiamano porte. I giocatori per squadra
sono 11: un portiere, degli attaccanti, dei centrocampisti e dei
difensori. Si gioca solo con una palla rotonda, e lo scopo del calcio
sarebbe quello di far entrare la palla nella porta, o rete,
avversaria. Fin qui ci sei?" si interuppe guardando Ginevra. Lo
rossa incarnò un sopraciglio e ripassò a mente tutto
quello che le aveva appana detto l'amica.
"Si
ci sono" rispose tornando a concentrarsi sullo schermo.
"Ok,
allora: Oltre ai 22 giocatori ci sono anche un arbitro, chedeve
controllare che ci sia un comportamento corretto in campo. Questo ha
il dovere di dare o il cartellino giallo o quello rosso ai giocatori
che hanno un comportamento scorretto. Il cartellino giallo equivale
all'ammonizione, quello rosso all'easpulsione. Due di quelli gialli
fanno uno rosso. Ci sono anche deì guardalinee, che si trovano
ai bordi del campo. Se la palla va fuori dalle linee si deve rinviare
la palla in campo con le mani. Ok, credo di aver detto tutto. Hai
capito adesso?" domandò la bruna spegnendo la tv.
Gin
ci pensò un secondo. "Si, capito tutto"
Francesca
sorrise e si alzò." Bene, adesso possiamo anche tornare a
prendere il sole!"
Passarono
il resto del pomeriggio a divertirsi in piscina. Verso le 19 i
genitori di Francesca tornarono a casa dal lavoro, cenarono tutti
insieme, guardarono un film e verso le 23 tutti a letto.
Ginevra
sirigirò nel letto cercando di non farsi colpire dai fastidosi
raggi del sole che filtravano dalla finestra. Visto che ormai era
sveglia lasciò che il sole le battesse sul viso, dopo cinque
minuti di pace decise di alzarsi. Si avvicinò ad una finestra
è guardò all'orizzonte. Subito venne colpita dalla
villa li vicino, non era quella di ieri. Era perfetta, curata nei
minimi particolari. * Sono venuti i proprietari! Oddio...voglio
conoscerli..* Si vestì velocemente e scese in cucina. Li
c'erano già Francesca, Tiziano e Elena ad aspettarli.
"Oh,
buon giorno cara! Siediti pure!" disse la madre, indicando un
posto vuoto.
"Grazie
Elena. Avete visto che la casa qua vicino è tornata come
nuova??" domandò la rossa.
"Oh,
si! Stavamo appnto discutendo di questo. Avevamo intenzione di andare
a fare una visitana ai nostri vicini!" disse Tiziano, mangiando
un tost.
"Si,
credo che sia una bella idea!" disse Gin, guardando Francesca.
"Ok,
allora appena finito di mangiare ci andiamo!" annunciò
Elena.
Fatemi
sapere...Gin 92
P.S.: I Malfoy sono OCC...
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