STORIA
D'AMORE
ATTO PRIMO
« Tu non sai cosa ho fatto
quel giorno quando io la incontrai,in spiaggia ho fatto il pagliaccio
Per metterti in mostra
agli occhi di lei,che scherzava con tutti i ragazzi,all’infuori
di me..» -Perché
,Perché,Perché ,io le piacevo…
Il vociferare dei bambini sulla
spiaggia, gli spruzzi d’acqua dei ragazzini, le lotte in mare
tra le coppiette, lo spettegolare delle signore, le risa sguaiate
delle ragazze in bikini che flirtavano con il bagnino di turno
riecheggiavano nella testa di Kiba, il quale stava prendendo
serenamente un po’ di sole, dopo aver finito il suo turno di
lavoro al bar del lido. In quel momento voleva soltanto rilassarsi,
senza avere nessuno tra i piedi; aveva persino rifiutato l’invito
da parte di Yuki, la ragazza più ambita della spiaggia,d i
farsi un bel bagnetto -e non solo quello-con lei tanto da offenderla
, beccandosi una lattina quasi in volto, ma che con un gesto atletico
riuscì a schivare. Strano per lui,dongiovanni
incallito,nonostante la giovine età, oggetto ambito dalla
maggior parte delle fanciulle. Sbadigliò, annoiato. La sera
prima aveva fatto tardi poiché dopo il lavoro, senza passare
da casa, era andato direttamente con gli amici ad una festa in
spiaggia, a flirtare naturalmente con tutte le ragazze possibili ,le
quali, naturalmente, cascavano ai suoi piedi, riuscendo pure a fare
qual cosina in più con una di queste, ovviamente , la più
bella di tutte.
Si, Kiba Inuzuka era il tipo da una
botta e via. Non amava avere relazioni serie,in poche parole ,non
voleva scocciature; nessuna ragazza era riuscita a sciogliere quel
cuore di pietra,o forse qualcuna era riuscita ad catturare la sua
attenzione.
S’isso lievemente,
affondando i gomiti sulla sabbia, abbassò leggermente i suoi
occhiali da sole sul naso, indirizzando il proprio sguardo sulla
figura femminile nel bagno asciuga, ridere e scherzare allegramente
con le due amiche. Capelli dorati fluenti e sbarazzini, corpo
atletico, occhi da cerbiatta, sorriso contagioso. Ino Yamanaka, era
il nome della ragazza in questione.
Bella e sfacciata, con un caratterino
che di certo non le mandava a dire, unica pecca: testarda e
orgogliosa.
Era amante della propria opinione, guai
ad non assecondarla,odiava avere torto; cocciuta come un mulo, la
cosa però di cui andava totalmente fiera era il suo orgoglio
femminile. Non avrebbe ammesso mai al mondo di essere attratta da un
animale, come adorava definire lei, come Kiba ,ritenendolo un
presuntuoso, narcisista,strafottente e viziato, e un casanova da
quattro soldi.
Non lo sopportava più di tanto,
anche se Kiba,in qualche maniera,s e non minima, era riuscito a farla
sciogliere un po’, usando le sue tecniche di adulatore, che di
solito davano il loro frutto nell’immediato con le altre; con
lei aveva dovuto sudare sette camicie, ma il risultato che ebbe lo
soddisfo altamente. Una sera il ragazzo scocciato dalla ostinazione
della fanciulla, la quale civettava briosamente con tutti i
ragazzi, meno che con lui, decise di attuare un piano piuttosto
banale, ma che sembrò funzionare: tubò con tutte le
ragazze possibili, meno che con lei, dove lui poté notare, con
sua somma gioia, la faccia stizzita di Ino, facendolo compiacere più
del dovuto, in particolar modo quando le si avvicinò a fine
serata, parlando piacevolmente con le sue due migliori amiche, Sakura
e Tenten , non degnandola nemmeno di una sguardo,f acendola irritare
sibilando rabbiosa un “ Io vado!Ciao!”allontanandosi,
suscitando lo sbigottimento delle proprie amiche e un ghigno soddisfa
torio del giovane. Non l’avrebbe ammesso mai, ma Kiba, sapeva,
ne era certo: era gelosa.
Faceva la sostenuta, ma prima o poi
sarebbe capitolata ai suoi piedi, ne era sicurissimo.
Si avvicinò alle tre ragazze con
fare spavaldo, parandosi proprio dietro le spalle della Yamanaka.
“Ehilà belle pulzelle,di
cosa stavate parlando di tanto divertente?” esordì,
pimpante sfoderando il suo splendido sorriso a cui nessuna sapeva
resistere. Di colpo il volto di Ino da ilare si trasformò in
serio, osservandolo truce.
“Ciao Kiba!” cinguettarono
svampite, Sakura e Tenten, perse nel suo sorriso “ Parlavano
di..”
“Mestruazioni “ s’intromise
la bionda acida, riducendo gli occhi a due piccole fessure
osservandolo, mentre Sakura e Tenten guardavano sconvolte la ragazza
“Ino!” l’ammonì
Tenten, esasperata per il comportamento infantile, a detta sua,
dell’amica ogni qualvolta che spuntava Kiba ,facendo fare loro
figure piuttosto barbine.
“Che c’è?Ho detto
solo la verità “ contestò ovvia, sbuffando
facendo scuotere la testa alle amiche, demoralizzate. Il ragazzo
sfoggiò un sorriso seducente, facendo sciogliere
definitivamente le due fanciulle.
“Mmm” mugolò,
posizionandosi l’indice alla bocca pensieroso “ Avete
sentito qualcuno parlare,per caso?”postillò malefico,
girandosi di qua e di là,f ingendo di non vedere Ino, la
quale, dapprima, fu presa da una forte fitta allo stomaco per le
parole del ragazzo,poi,un’ondata di rabbia funesta si
impossesso di lei; strinse fortemente i pugni lungo i
fianchi,digrigno i denti,alzò il capo,indirizzando le iridi
celesti furenti verso quelle nocciola compiaciute. Un sorriso
sbilenco spuntò nel volto del ragazzo .
“Ah, Yamanaka, ci sei anche
tu?Non ti avevo vista “ le disse perfido, nel frattempo che un
pugno allo stomaco la perforava , dandole un fastidio immenso “
Sai com’è, io noto solo le belle ragazze..”Qui ne
vedo solo due..” la stuzzicò, dispettoso. Un nodo di
stizza vagò nel corpo della giovane. Ridusse gli occhi a
due piccole fessure:
“Mmph “ sbuffò la
ragazza, abbozzando un sorriso nervoso “ Tranquillo Inuzuka.
Nemmeno io noto gli animali selvaggi!”lo rimbeccò
inasprita, pur di non dargliela vinta “ Quindi siamo pari!Ora
scusate, ma devo andare “ concluse allontanandosi dai tre, la
voce rauca, cosa che l'Inuzuka notò, appagandosi del
risultato avuto.
« Lei mi amava,mi odiava,mi
amava ,era contro di me. Io non ero ancora il suo ragazzo, già
soffriva per me »
La seguì, l’afferrò
saldamente per il braccio, la fanciulla si voltò leggermente;
nel vedere quegli occhi cioccolato profondi fissarla intensamente, un
brivido percosse in tutta la sua schiena, insieme alle miriade di
emozioni contrastanti. Mancò di un battito. Il giovane si
accorse delle piccole gocce cristalline su quegli occhi da cerbiatta
meravigliosi. Stava cominciando a piangere per lui. Sapeva che
detestava farsi vedere in quello stato, orgogliosa com’era,
soprattutto da lui, l’avrebbe ritenuta una debolezza, come
cedere a lui. Kiba indugiò su cosa dirle in quel momento, ma
le parole non riuscivano ad uscire dalla propria bocca. Il silenzio
fu spezzato da Ino:
“Cosa vuoi? Lasciami stare “
tuonò inferocita, svincolandosi selvaggiamente dalla presa del
castana, il quale l’osservò alzando lievemente un
sopracciglio castano. Tirò fuori un lungo sospiro esasperato
“Yamanaka, cosa devo fare con
te?” le disse, scuotendo la testa “ Sai che sei una testa
dura?Muori dalla voglia di avermi “ le soffiò sul viso,
la voce profonda, facendola rabbrividire “ Ma sei così
orgogliosa!Vedi che rischierai di perdermi se continui così “
aggiunse poggiando le sue grandi mani nei polsi della ragazza “
Il mio prezioso gioiello non può aspettare per l’eternità.So
che non vedi l’ora di fare la tua conoscenza con Ernesto,
perché non approfittarne adesso?Carp diem, Yamanaka”
ammiccò malizioso, traendola a sé facendo cozzare i
loro corpi, nel frattempo che la ragazza sentiva attraverso la stoffa
del costume, il rigonfiamento del ragazzo tra le sue cosce,invasa da
un’ondata di calore mai sentita prima.
“ Non vedi come scalpita?”
sogghignò furbo, delineando con un dito affusolato dei piccoli
disegnini sopra il seno della ragazza che tremò.
“ Non voglio giocare con il tuo
amichetto “ rettificò Ino, una volta ripresasi “
Soprattutto non me ne frega nulla di te!Se ti perdo o no! Ti dai
troppa importanza, Inuzuka!Ora vado, non rompermi più! “
concluse stizzita dal comportamento del ragazzo, ritornando dalle sue
amiche, prima che però le raggiunse poté udire in
lontananza le parole di Kiba che le trafissero il cuore, ma non ci
diede molta importanza. Sbagliava di grosso.
“ Yamanaka, poi non venirmi a
cercare, sarà troppo tardi “
ATTO SECONDO
« e per farmi ingelosire
quella notte lungo il mare è venuta con te. Ora tu vieni
a chiedere a me tua moglie dov’è. Dovevi immaginarti che
un giorno o l’altro sarebbe andata via da te. L’hai
sposata sapendo che lei,sapendo che lei…Moriva per me »
Era una settimana che non la vedeva,
non le parlava, non la sfiorava. Il suo ultimo incontro con lei
risaliva a quel giorno, quando avevano, più o meno,in qualche
modo discusso. Di lei nessuna traccia , di rado intravedeva Sakura e
Tenten, le quali alle domande del castano nel saper che fine avesse
fatto Ino , tergiversavano cambiando tono di vocalità ed
espressione, segno che non avrebbero spifferato nulla su di lei,
neanche sotto tortura. Bé, d’altronde c’era pure
da aspettarselo,erano le sue migliori amiche.
Una sera con gli amici, com’era
solito fare, si ritrovava nel locale più in della spiaggia,
attorniato da miriade di ragazze, le quali cercavano di sedurlo
insistentemente, pur di conquistarlo, avendolo tutto per sé,
ma Kiba, solito gradire le attenzione di belle fanciulle ,quella sera
ne era altamente scocciato. Lo annoiavano a morte con tutti quei
discorsi futili e frivoli,discorsi da oche,appunto. Ripensò
alle parole di uno dei suoi più cari amici “ Le donne
sono delle tremende seccature”. E Shikamaru, come quasi la
maggior parte delle volte, aveva ragione.
Sbadigliò tediato. Si congedò
da loro deludendole, avviandosi al bancone del bar,dove incontrò
una presenza lui famigliare, in quel momento gradita.
“ Ciao Kiba. E' da un po’
non ci si vede, come ti va?” pigolò la ragazza,
ondeggiando i lunghi capelli neri ondulati sopra le spalle,mettendo
in mostra il prosperoso seno dal succinto vestito tubino nero, che di
certo l’aiutava. Il ragazzo si voltò verso la ragazza,
posizionando il suo sguardo proprio sul seno della fanciulla,l a
quale sorrise soddisfatta.
“Ciao Yuki, come al solito “
le rispose cordialmente,s orseggiando un po’ di vino “ Tu
vedo che sei sempre in gran forma, eh “ aggiunse con stampato
in volto un sorriso malizioso,osservando le curve al punto giusto
della fanciulla. Gli occhi acquamarina truccati pesantemente,
vagarono sensuali lungo il corpo del ragazzo, in particolare su una
parte, mentre con la mano laccata scarlatta girovagava attorno al
cavallo di Kiba, fissandolo intensamente negli occhi nocciola
imperturbabili. Si avvicinò pericolosamente al giovane, il
quale poté sentirne il profumo così forte e seducente
al tempo stesso,f acendogli provare piacere; Yuki piazzò la
bocca carnosa rossa sul collo di Kiba succhiando fortemente
lasciando una piccola traccia di lei, mentre il giovane si beava di
quel contatto; lentamente si avvicinò alle labbra morbide del
ragazzo che socchiuse gli occhi, godendosi di quella dolce tortura
che gli stava riservando la fanciulla,della quale ne aveva il bisogno
al momento. Preso da un’eccitazione spasmodica, prese il polso
della fanciulla trascinandola con sé verso il lungo mare,
baciandola con foga, senza staccarsi un momento, provocando un
appagamento energico in lei,l a quale ardeva dalla voglia di
possederlo. Staccò le sue labbra roventi da lei quando sentì
una voce familiare provenire nel lungo mare ; sollevò
leggermente il capo in direzione della voce; la vide,dopo un
settimana, in dolce compagnia. Passeggiava tranquillamente con un
ragazzo abbastanza alto,fisico scolpito,capelli a spazzola biondi e
occhi azzurri chiarissimi,sfoderando quel sorriso maledettamente
splendido e provocante. Riconobbe il ragazzo, Naruto, il bagnino,il
quale ascoltava e ammirava Ino estasiato. Era incantevole quella
sera:la luna rifletteva sul suo corpo ambrato, minuto ma
atletico,erotico, dal punto di vista di Kiba,e non solo il suo;
indossava un leggero e corto vestito verde acqua che risaltava
tantissimo i suoi occhi splendidi, trasparente,i piedi nudi. I
sandali a schiava verdi,con un tacco decisamente alto erano tenuti
tra le sue mani, fluttuando insieme a lei.
“ Andiamo a farci una bella
passeggiata “ dichiarò all’improvviso il ragazzo,s
taccando il proprio corpo da quello di Yuki che lo fissava con un
punto interrogativo in faccia e scocciata.
“Perché?”domandò
la fanciulla stranita,inarcando leggermente la schiena,mettendo le
braccia al collo del ragazzo cercando di trarlo a sé, Kiba si
staccò da lei.
“ Perché voglio farti
vedere una cosa “ mentì spudoratamente, la voce
suadente, puntando le sue iridi nocciola su quelli color del
acquamarina di lei, la quale rimase ipnotizzata da quello sguardo,
come accadeva alla maggior parte delle fanciulle. Si sollevarono
dalla loro posizione e cominciarono ad passeggiare mano nella mano
per tutto il lungo mare, finché non si imbatterono in Ino e
Naruto,i quali stavano tranquillamente amoreggiando.
“Toh! Guarda,guarda chi si rivede
“ esclamò di botto Kiba, volgendo il proprio sguardo
verso Ino , la quale nel sentir la voce del ragazzo sussultò.
“ Ora capisco perché non ti sei fatta vedere, eh..”
aggiunse scaltro, spostando il suo sguardo in direzione del ragazzo
che la stringeva saldamente per i fianchi. La bionda sorrise.
“Già!Ti presento il mio
ragazzo, Naruto “ gli presentò lei con stampato in volto
un sorrisetto indisponente, ma dannatamente sexy agli occhi del
castano, stringendosi sempre più al corpo del fidanzato
sensuale.
“Piacere mio” disse Kiba,il
tono piatto,allungando la mano verso Naruto,il quale ricambiò
la stretta, sorridendogli cordialmente.
“ Anche tu come vedo sei in dolce
compagnia, o è una delle tue..”ridacchiò Ino
maligna, osservando dall’alto in basso Yuki, aggrottando la
fronte scettica, mentre quest’ultima la fissava dall’alto
in basso sprezzante, facendola stizzire un po’ puntando le sue
pozze acquamarina su quelle azzurre sfavillanti, nel frattempo che
adagiava una lunga gamba abbronzata vicino alla coscia del castano
provocando nella bionda un fastidio enorme che notò,s
oddisfacendosi.
“Io sono la sua ragazza, Yuki “
asserì la mora, facendo scivolare i lunghi capelli sulla
spalla del ragazzo. Gli sguardi felini delle due fanciulle, i loro
movimenti sinuosi, insieme alla situazione creatasi, lo attizzavano
enormemente; era uno dei suoi sogni vedere due ragazze così
belle e sexy, lottare per lui, averle tutte per sé.
“ Piacere mio!Ora se volete
scusarci abbiamo da fare “ disse Ino con un sorriso totalmente
falso, avviandosi verso il lido trascinandosi con sé Naruto “
Con permesso “ detto ciò i due si allontanarono,
provocando un attorcigliamento lieve nello stomaco del ragazzo nel
vedere i due allontanarsi e scambiarsi dolci effusioni, ma sapeva con
certezza che l’aveva fatto apposta, proprio per ingelosirlo…non
gli interessava per nulla quel tizio, si vedeva lontano un miglio; ne
era certo prima o poi si sarebbe stancata di quel tipo…
Kiba stava tranquillamente prendendo un
po’ di sole vicino a riva con i suoi due migliori amici,
chiacchierando del più e del meno, scherzando e facendosi
gavettoni, quando un’ombra lo riparò dal sole; inarcò
leggermente la schiena, sollevando il suo sguardo verso la figura che
gli si presentava davanti, assottigliò gli occhi stranito.
“ Ciao Kiba,ti ricordi di
me?Naruto, il ragazzo di Ino “ gli disse il ragazzo, collocando
i suo occhiali da sole nella testa. E come dimenticarlo. Lui che
toccava, sfiorava…possedeva Ino.quella Dea Malefica.
“ Certo!Come mai da queste
parti?” gli chiese curioso, volendo conoscere il reale motivo
per cui si trovava lì.
“ Ehm, vedi da un po’ di
giorni a questa parte non sento più Ino. Non la vedo..o è
sfuggevole “ gli cominciò a raccontare con il volto
triste, mentre Kiba ascoltava incuriosito e dubbioso allo
stesso tempo
“ Siccome so che sei un suo
amico, volevo sapere se sai qualcosa o meno..” aggiunse
guardandolo con aria preoccupata “ Non è che per caso ha
un altro?” concluse con gli occhi angosciati.
Kiba corrugò la fronte,
arricciò il naso, picchierellò con l’indice il
labbro pensieroso.
Pensava a lui. Moriva dalla voglia di
possederlo. Lo Amava. Per questo motivo sfuggiva a Naruto che non le
interessava minimamente; le serviva solo per fare un dispetto a lui,
per non dargliela vinta.
“ No,non ne so nulla, mi spiace “
gli disse solamente, stringendo le spalle nel frattempo che il biondo
lo ringraziava, allontanandosi da lui amareggiato e sconsolato.
Un ghigno compiaciuto increspò
le labbra del giovane…
ATTO TERZO
« Un giorno io vidi lei
entrar nella mia stanza,mi guardava,silenziosa,aspettava un sì
da me. Dal letto io mi alzai e tutta la guardai…sembrava un
angelo »
Un sonoro sbadigliò uscì
dalla bocca di Kiba,s draiato con le braccia incrociate dietro la
schiena nel letto, guardando distrattamente la tv annoiato.
Accarezzava la piccola palla di pelo bianca tra le sue gambe,
abbozzando un sorriso tenero, osservandolo leccarsi il pelo , quando
all’improvviso la porta della sua camera si spalancò: la
figura di Inofece capolino.
La fanciulla era appoggiata allo
stipite della porta, le braccia al petto, il volto segnato da
un piccolo broncio indispettito -adorabile- lo sguardo severo puntato
sul giovane , la bocca chiusa.
Il giovane inarcò leggermente un
sopracciglio; si sollevò dal letto avvicinandosi a lei,
scrutandola con fermezza, mentre piccoli brividi incandescenti
percorrevano il corpo esile della fanciulla.
I raggi filtrati dalla finestra
illuminavano Ino donandole un’aria angelica che non le si
addiceva per nulla; le iridi cielo puntati verso le iridi color
cioccolato scrutavano ogni minimo passo, aspettando una
reazione. Aspettando un sì.
« Mi stringeva sul suo corpo,
mi donava la sua bocca,mi diceva sono tua,ma di pietra io restai. Io
l’amavo,la odiavo,l’amavo ero contro di lei, se non ero
stato il suo ragazzo era colpa di lei »
All’improvviso il giovane se la
ritrovò tra le braccia ; il suo esile corpo premeva su quello
suo muscoloso, facendogli sentire tutto il suo ardore, la quale
con un gesto veloce puntò la bocca carnosa invitante su quella
morbida del ragazzo, che rimaneva immobile in attesa di vedere cosa
facesse la ragazza. Ino sfiorò delicatamente l’incavo
del collo di Kiba, provocandogli un brivido che percorreva lungo la
sua schiena; premette sempre di più il suo corpo sul ragazzo,
facendogli sentire ancor di più il forte sentimento che aveva
nei suo confronti. Adagiò con forza la bocca sulle labbra
morbide chiuse che non volevano farsi lambire dalla lingua bramosa
della ragazza.
“ Stupido di un animale! Ti
voglio!Sono tua!” mormorava con voce rauca nell’orecchio
del giovane, il quale sussultò appena, ma rimase impassibile
alla dichiarazione appena fatta dalla fanciulla,l a quale stringeva
fortemente il colletto della maglia di Kiba,s crutando con fermezza
gli occhi nocciola imperturbabili di lui.
Celata passione
Il giovane osservò quegli occhi
cerulei fieri e fragili allo stesso tempo, i quali gli facevano
sempre uno strano effetto. Lottò con se stesso per non cedere;
l’orgoglio prima di tutto, era il suo motto.
Un lungo sospiro uscì dalla sua
bocca nel frattempo che Ino si mordicchiava il labbro inferiore tesa
e spazientita dal comportamento del giovane. Un sorriso sbieco si
dipinse nel volto di Kiba,il quale con un gesto repentino scansò
violentemente da sé la ragazza sbigottendola.
« E uno schiaffo
all'improvviso le mollai sul suo bel viso rimandandola da te..»
All’improvviso un forte tonfo
riecheggiò per tutta la camera. Ino spalancò gli occhi
sbalordita, toccandosi con una mano una gota bruciante. Ridusse gli
occhi a due piccolissime fessure, parandosi di fronte al giovane, il
quale la fissava gelido; i loro sguardi infuocati s’incrociarono
per una bella manciata di minuti mentre i raggi del sole filtravano
sempre prepotentemente sui loro visi, accrescendo il loro ardore che
non ne voleva sapere di uscire allo scoperto. Piccole stille salate
cominciarono a solcare il viso di Ino, facendo nuovamente cozzare i
loro corpi battendo dei pugni violenti sul petto di Kiba il quale
soffocava a stento, la voglia di abbracciarla, baciarla, possederla.
La scansò nuovamente da se, dandole le spalle burbero.
“ Naruto ti aspetta. Hai
disturbato il mio riposino pomeridiano. Adesso ti pregherei di uscire
da questa stanza, grazie.” dichiarò il giovane freddo
come il ghiaccio, mordendosi il labbro inferiore così forte
tanto da sentir il sapore metallico del sangue. Una fitta allo
stomaco colpì la fanciulla appena udì le parole del
ragazzo; strinse i pugni lungo i fianchi, corrugò la fronte,
piegò le labbra in una smorfia e senza proferire una parola
uscì da quella camera,sbattendo fortemente la porta. Una volta
che Ino andò via, Kiba si sedette nel suo letto mettendosi le
mani nei capelli, nel frattempo che le lacrime copiavano il suo viso.
Accasciata a terra con la testa adagiata sulla porta, vi era la
bionda , rannicchiata tra le gambe, lasciava andare quelle lacrime
dal sapore così amaro che era riuscita a reprimere a stento
alle forti parole del ragazzo.
THE END
Dolcetto o
scherzetto? Ma anche un bel calcio nel sedere non è male...
Eh, già così avrei risposto ai bambiniscassaminchia
che avrebbero citofonato. Per mia fortuna grazie al maltempo nessun
rompimento di cocomeri*_*. Si, odio la festa di Hallowen, non capisco
tutto questo fermento per una festa così inutile e insulsa.
Tralasciando cosa penso di Hallowen, passiamo a questa One- Shot.
Bene, c'è da dire che questa storia è stata riciclata
per ben due volte, e con questa fan tre. Come dice il detto: “
Non c'è due senza tre, giusto?” xD. L'ho scritta circa
due annetti fa, in estate ovviamente, si capisce, con le ovvie
correzioni. Ho scelto un paring che non scrivevo da un po', ma per
questa storia erano perfetti loro due, avevo optato per Shikamaru e
Temari, ma sinceramente non ce lo vedo Shika in versione dongiovanni
xD. Ah, Sakura, Tenten e Naruto( si, ho fatto il triangolo crack, ma
la mia fissa NaruIno ancora resiste,anche se qui lo tratto maluccio)
potrebbero, anzi sono OC, non so Kiba e Ino. E se mi dite ma finisce
così? Si, ragassuoli finisce così; ho una certa
allergia per i lieto fine.
La One-Shot è
ispirata proprio alla canzone di Celentano “ Storia D'amore “
che io adoro alla follia, e che vi consiglio di ascoltare *-*! Ah,
sarei grata di sapere cosa ne pensate di questo obbrobrio, accetto di
tutto( non pensate male, eh xD). Adesso vi saluto, torno ai biscotti
al cioccolato *_*
Baci, alla
prossima ;D
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