Titolo:
Worst Halloween trick ever
Fandom:
The
Vampire Diaries
Personaggi/Pairing(s):
Tyler/Caroline; hints Damon/Caroline
Genere:
Commedia, Introspettivo
Challenge/Prompt:
scritta per la Notte
Bianca #4 @maridichallenge,
col prompt Caroline/Tyler,
la festa di Halloween della 1x07
di alister_
Avvertimenti:
het, oneshot, qualche parolaccia, un po' di UST, nefaste conseguenze
di una sbronza
Timeline:
ambientata durante la 1x07, ed ispirata allo scambio di battute di
Caroline e Tyler, durante il loro brindisi (“I
am gonna drink
until someone is hot enough to make out with”
“Sounds like a
plan”)
Note
iniziali: ci son stata dietro un
pomeriggio e ne è uscita una
roba senza senso. Prima Forwood che scrivo, prima volta che posto
qualcosa per la Notte Bianca. Chiedo scusa in anticipo.
Un
grazie speciale a Laura
e Alis
per la consulenza Forwoodiana ♥
Tyler
sta cominciando a perdere il conto di quanti alcolici si è
scolato,
a quella stupida festa di Halloween.
La
testa, tenuta su solo dal sostegno pigro della mano che non stringe
il bicchiere di carta, è pesante, pulsa maledettamente.
E
la musica orrenda del Mystic Grill, sparata a palla dalle casse, non
aiuta affatto, sembra scavargli nel cervello come un fottuto trapano
fatto dei suoni distorti e dei bassi assordanti tipici della musica
dance più odiosa.
Quella
sera, Vicki si è volatilizzata e così, preso
dalla noia, e com'è
sua abitudine fare, Tyler s'è messo a provarci con ogni
ragazza di
bell'aspetto che gli capitasse sotto il naso.
Dopotutto,
lui e Vicki non hanno firmato nessun contratto di fedeltà,
no?
Meredith,
Dana, Lucy, Natalie. Quelli sono solo un paio dei nomi che Tyler
ricorda con certezza, e tutte, dalla prima all'ultima, l'hanno
mandato in bianco.
Stronze snob.
Preso
dalla disperazione, ad un certo punto deve pure averci provato con la
sfigata della classe, quella che si chiama Judie, o forse Juliet
–
Tyler proprio non se lo ricorda, non al momento, per lo meno
– e
perfino lei non l'ha degnato di uno sguardo.
Che
diavolo hanno tutte, quella sera? L'ego di Tyler si rifiuta di fargli
formulare risposte del tipo che forse,
essendo sbronzo marcio, il solo sentirsi respirare addosso da lui
basti ad allontanare chiunque possieda un pizzico di
sobrietà e buon
senso.
E
Tyler Lockwood non è mai stato uno da potersi permettere
ragazze del
genere, per la cronaca. Il solo fatto che frequenti Vicki Donovan ne
è la prova.
Sospira,
lasciandosi finalmente crollare contro il legno del tavolino,
chiudendo gli occhi.
Bere
fino a quando qualcuno non sembri sexy abbastanza da poter farci
cose...
Sulla
carta, il piano della Forbes gli era parso molto meglio di
così.
"Tyleeeer!”
trilla una voce ben nota, e lui non può fare altro che
riscuotersi,
infastidito.
Parli
del diavolo.
Caroline
si è appena accasciata sulla sedia accanto alla sua, e ora,
una
bottiglia di Bacardi tra le dita, lo squadra in tutta la sua
made-in-Caroline-Forbes-superiorità,
appunto. Certo, pure lei è parecchio stordita dai
festeggiamenti –
viso stravolto, trucco sciolto attorno agli occhi azzurri e lucidi,
guance rosse ed accaldate – così che l'effetto
generale risulta un
po' disfatto, ma in sostanza ha sempre lo stesso sguardo da anche
da ubriaca
sono
migliore di te e ho l'istinto irrefrenabile di giudicarti.
"Sei
messo da schifo, Tyler Lockwood” sentenzia infatti
piantandogli un
indice contro la fronte.
"Gentile
come sempre, Forbes” biascica lui in risposta, troppo stanco
per
cominciare un battibecco degno di loro due.
"Allora,
hai rimorchiato almeno tu?” chiede Caroline distratta, senza
mostrare particolare interesse per la risposta: sta occhieggiando con
insistenza uno belloccio dall'aria familiare, jeans e giacca di
pelle.
"Negativo.
Tu invece dovresti smetterla di scoparti con gli occhi quello
là, e
fartelo per davvero” le consiglia lui, con una schiettezza
che non
oserebbe da sobrio.
La
Forbes è pericolosa: a Tyler è già
capitato di ricevere
dolorosissime gomitate tra le costole, subdoli pizzicotti sul dorso
delle mani e ginocchiate in zone decisamente delicate per un ragazzo.
D'istinto,
serra le cosce e ritrae le gambe da sotto il tavolo. Non ci tiene a
ripetere l'esperienza.
Ma
a quanto pare, la sbronza ha reso Caroline indulgente ed immune
all'idea di mettere in atto una delle sue solite vendette. È
tutta
concentrata sul bel tenebroso parcheggiato al bancone del bar.
"Me
lo sono già fatto” risponde secca, assottigliando
le palpebre.
Le
luci della stanza danzano in modo buffo tra le sue ciglia truccate, e
quell'espressione imbronciata – così lontana dal
solito sorrisetto
vanesio – la fa sembrare diversa, come più adulta.
"Non
ne valeva la pena, comunque” continua incolore la ragazza, e
si
attacca alla bottiglia come fosse un biberon, svuotandola.
Nonostante
le proprie parole, però, continua a fissare il tizio.
Tyler
invece fissa lei, e d'improvviso comincia a sentirsi strano.
Comincia
a sentirsi quasi come se Caroline Forbes sia d'un tratto diventata
abbastanza sexy da...No.
Come
gli vengono in mente certi pensieri?
Non
è che sia una brutta ragazza. Okay, in quanto a tette non
è il
massimo, ma per il resto può andare.
E
Tyler non l'ammetterebbe mai, ma l'ha sempre trovata carina, fin da
quando erano bambini e alle tette nemmeno ci pensava.
Solo
che la Forbes è la Forbes: un concentrato di 'bionditudine'
letale
shakerato con sarcasmo al vetriolo in grado di smontare il
più
affamato degli adolescenti in tempesta ormonale. È
semplicemente
insopportabile per qualcosa che non siano una bevuta insieme, quattro
chiacchiere scontate o una partita a biliardo al Grill. Ecco
perché
il rapporto tra lei e Tyler non è mai andato oltre a quello.
Il
fatto che adesso la possibilità di farci qualcosa di
più gli ronzi
come una mosca molesta nel cervello è assolutamente
irrilevante,
figuriamoci.
Tanto
vale dedicare una lapide alla propria autostima, e via: Caroline
Forbes deve essere una di quelle che, davanti ad un uomo nudo, si
mettono a trovargli mille difetti, e poi, dannazione, Tyler
già se
la vede tutta presa a comandare a bacchetta, a strillare 'così
non va bene, non sai soddisfare una donna, e, ommioddio sì,
più
forte, ma attento a non scompigliarmi i capelli!'
La
sola idea di poter... Ehi.
Basta.
Tyler non
ha appena pensato a cosa potrebbe strillare Caroline
Forbes mentre è a letto con qualcuno, a quali siano le sue
espressioni facciali in certe circostanze, no. Non ha pensato a
niente
di tutto questo.
"Uh,
m'è tornata la voglia di bere” annuncia Caroline,
d'un tratto più
allegra: il tipo con la giacca di pelle se n'è andato.
Tyler, che
s'è perso a guardarle il davanzale senza sapere il
perché – non
c'è proprio nulla
da guardare - , si trova d'accordo con lei.
Bisogna
affogare quei deliri dentro un altro paio di drink.
Si
passa una mano tra i corti capelli neri, e poi sugli occhi impastati
dalla stanchezza. Alzarsi dalla sedia sarà un bel problema.
Caroline
invece è già in piedi: barcolla leggermente sugli
stivali col
tacco, ma resiste, e Tyler sente di odiarla.
"Aiutami,
dai” sbotta, burbero.
"Il
grande Leonida che implora l'aiuto di una delicata
fanciulla?” lo
sbeffeggia Caroline, riferendosi al suo costume di Halloween.
Lui
rotea gli occhi, o almeno, così crede – forse il
risultato è più
simile ad uno sguardo strabico pieno di scetticismo.
"Delicata
non è l'aggettivo che avrei usato” osserva con un
ghigno, che
scompare immediatamente sotto il calcio ben assestato che riceve in
piena tibia. Ma la Forbes nonostante tutto non se l'è presa:
si
china a passare un braccio esile sotto quello muscoloso di Tyler,
cercando di sollevarlo come può.
A
Tyler viene da ridere a sproposito.
"Quanto
sei inutile!” esclama Caroline, tirandoselo addosso.
"Anziché
ridere potresti...” Non riesce a finire la frase,
perché perde
l'equilibrio e corre il rischio di schiantarsi a terra.
Si
salva solo aggrappandosi al collo robusto di Tyler.
"Mi
stai strozzando, stupida!” abbaia lui, e per tutta risposta
la
Forbes gli ridacchia dritto dritto nell'orecchio. Una stilettata
acuta ed argentina, accompagnata da una scia di brividi –
sbagliatissimi – lungo la schiena di Tyler.
E
adesso come mai gli è venuta voglia di affondare il naso tra
i
capelli biondi e piastrati di Caroline?
Deve
essere il suo profumo – sa di bagnoschiuma alla fragola,
cosmetici,
e di, Tyler non saprebbe come altro definirlo, di buono – ma
anche
questo è completamente sbagliato da pensare.
"Mi
stai...annusando?” domanda Caroline scostandosi un po'. Non
sembra
seccata, quanto più incuriosita.
"Cos-
no! Che viaggi ti fai?!” annaspa Tyler, subito sulla
difensiva.
Cazzo, che figura di merda che sta facendo.
Quella
serata è proprio strana e delirante, gli sta giocando brutti
scherzi. Vuole mettervi fine all'istante. La prospettiva di bere
ancora scompare, sostituita dalla voglia di fiondarsi in bagno e
infilarsi due dita in gola per sbarazzarsi della nausea incombente,
assieme a quelle sensazioni assurde.
"Senti,
devo vomitare” le comunica senza tanti giri di parole. Deve
riuscire a raggiungere almeno la porta della toilette, o
farà un
disastro.
Meno
male che sono vicini.
"Okay”
annuisce Caroline, più tranquilla di quel che si sarebbe
aspettato.
"Andiamo”
Magari
anche a lei è appena venuta quell'urgenza lì.
Riprendono
a caracollare, e di certo sono uno spettacolo ridicolo: un ragazzone
tutto muscoli come Tyler sostenuto dalla figura snella e femminile di
Caroline – ma non è il caso di formalizzarsi,
adesso.
Tirano
un sospiro di sollievo all'unisono, alla fine, una volta entrati nel
bagno.
Al
diavolo tutto, ce l'hanno fatta.
"Vado
prima io”
"Scordatelo”
"Come
osi non dare la precedenza a una signora?! Ominide!”
Finiscono
incastrati l'uno contro l'altra sulla soglia del cubicolo,
consistente gli unici servizi igienici – unisex - del Mystic
Grill,
prima che Tyler perda del tutto la pazienza e afferri Caroline con
forza per le spalle, quasi spostandola di peso.
"Prima.
Io.” ringhia tra i denti. Ed è in quel momento che
accade, senza
possibilità di ritorno: a Tyler lampeggia in testa l'idea
folle di
prima, quella a cui assolutamente non dovrebbe pensare, sì.
"Tyler..?”
mormora Caroline, confusa dalla sua calma immobile ed improvvisa.
"Eh”
soffia fuori lui, senza sapere bene cosa dire.
"Che
hai?”
I
secondi passano, e forse la sta guardando con occhi insani da omicida,
o forse con quelli di chi vorrebbe disperatamente baciarla. Tyler non
lo sa, eppure è importante saperlo. La Forbes è
facile ai
fraintendimenti, ed è molto più saggio farle
credere di volerla
tramortire di botte, piuttosto che di altro.
"Sai
la cosa di bere fino al punto in cui...” gli esce fuori
contro la
propria volontà, in tono roco e strascicato.
"...
in cui qualcuno non diventi sexy abbastanza da voler farci
cose”
termina lei, inciampando sulle parole.
"Non
ti sopporto” esala Tyler con un filo di voce.
"Altrettanto”
è la risposta sospirata, e sembra tanto che stiano prendendo
fiato
prima di tuffarsi – le mani di Caroline già
serrate ai lati del
viso di Tyler, quelle di lui abbrancate ai suoi fianchi con furia
–
, prima di andare in apnea.
Non
fosse che.
Non
fosse che i loro stomaci hanno la meglio, e li costringono ad
allontanarsi immediatamente per piegarsi insieme sulla tazza del
water.
"...Schifo”
geme Tyler, pulendosi la bocca con il mantello. Sporco.
Nessuno
dei due ha fatto centro, purtroppo.
“La
gonna! La mia gonna!” sbraita Caroline a decibel
incalcolabili, le
mani tra i capelli ed una crisi isterica in dirittura di arrivo.
È
proprio il peggior scherzo di Halloween che si potessero fare a
vicenda.
Per
fortuna sono così sbronzi che domani non ricorderanno niente
più di
quello... O almeno, Tyler si augura che sia così.
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