˜The nightmare of my life better˜©
http://www.youtube.com/watch?v=9a9yLPFx3HE
Casey e le
altre ragazze cominciarono a intonare “Mamma
Mia “ degli Abba, muovendosi in sincronia, facendo
ancheggiare un po' i
fianchi, rendendosi sensuali, provocando nella gente, sopratutto nel
genere
maschile, e nella giuria, eccitazione e stupore per la loro esibizione . Derek, dalla parte opposta
della loro,
fissava nervosamente e alquanto irritato, la sorellastra e company,
ricevere
uno scroscio di applausi e apprezzamenti con tanto di fischi, che
doveva
prendere lui .
Volse il suo sguardo
accanto a lui, dove vi era Sally che guardava con entusiasmo la
performance,
poi, il suo sguardo incrociò quello
di
Sam e Ralph, i quali fissavano il palco eccitati ma allo stesso tempo
agitati e
demoralizzati. Era nella merda più totale, senza via
d’uscita, di soluzione;
Casey era riuscita a fargliela pagare, a umiliarlo nel modo peggiore
che lui
potesse mai pensare.
Imprecò sulla sua
testardaggine e sul suo dannato orgoglio maschile; se solo avesse dato ascolto ai suoi
amici, non si
sarebbe trovato in quella situazione, estremamente tragica. Un grosso
sospiro
uscì dalla sua bocca nel frattempo che il suo sguardo
scoraggiato puntò
nuovamente in direzione dei suoi amici che scuotevano la testa
esasperati,non sapendo
davvero cosa fare visto che dopo
le
ragazze toccava a loro salire sul quel palco. Nel frattempo
l’esibizione di
Casey, un sorriso vittorioso stampato in volto, stava per giungere al
termine e
come ciliegina sulla torta, la ragazza
strizzò l’occhiolino a Emily che
annuì, seguita dalla altre
scendendo sensuali dal palco, infiltrandosi tra
il pubblico, poi, Casey si
fermò a
cantare davanti a Derek con uno sguardo ricolmo di provocazione e
soddisfazione
che fece irritare non poco il ragazzo, il quale la fissava con gli
occhi
ridotti a due piccolissime fessure. L’odio per la sorellastra
in quell’istante
si fece sempre più alto, più di quanto la odiasse
normalmente. Odio, una parola
abbastanza pesante, quello che provava nei confronti di Casey era ben
qualcos’altro, che ancora, inconsapevolmente, non riusciva
bene ad
identificare, ma ben presto ne sarebbe stato consapevole. A distrarlo
dai suoi
pensieri fu lo scroscio di applausi per Casey e company.
- Ehi, tocca
a noi adesso. Senti come mi batte il cuore –
fece Sally un po’ agitata, prendendo una mano di lui
posandola nel suo cuore.
Le abbozzò un piccolo sorriso per tranquillizzarla, per poi
mordersi il labbro
inferiore nervoso vedendo Sam e Ralph con le teste chinate in
giù, ormai
rassegnati a fare la loro più brutta figura della loro
esistenza e, a
infrangere prima di cominciare il loro sogno. Nel frattempo che Derek
cominciava a salire nel palco, abbandonandosi al suo atroce destino,
Casey
scendeva trionfante, passandogli davanti.
- Buona
fortuna, fratellino!- lo schernì divertita, con un
ghigno soddisfatto delineato in viso. Il ragazzo roteò gli
occhi, abbastanza
scocciato, ignorandola, salendo
nel
palco con il volto scuro. Casey osservò Derek afflitto e
stranamente si sentì
in colpa per quello che gli aveva appena fatto; con un gesto repentino
gli
bloccò il braccio:
- Che vuoi?-
le chiese brusco.
- Aspettate
qui! – gli disse solamente facendogli
assottigliare lo sguardo confuso.
- Casey, ma che
diavolo…- ma non finì la frase che la ragazza era
già sparita.
- Ehi Derek,
che cavolo ci fai ancora lì?Vedi che tocca a
noi – proruppe la voce nervosa di Sam, dietro le sue spalle.
- Casey mi ha
detto di aspettare qui. Non so cosa stia
architettando ancora, ma ho come la vaga sensazione che si tratti di
qualcosa
di buono, stranamente –gli comunicò con le braccia
al petto e la fronte
corrucciata, facendo inarcare un sopraciglio stranito al biondo.
- Casey?Cosa?
e…- tartagliò confuso Sam, ma dopo averci
riflettuto un
secondo, si sentì
finalmente sollevato; Casey portava sempre a qualcosa di buono.
- E adesso
è arrivato il turno dei D- rock! – stava per
annunciare il presentatore nel palco, entusiasta facendoli voltare di
scatto
verso la sua figura – Ah, no, mi sono sbagliato. Adesso
è il turno dei Maps,
fategli un bell’applauso – si corresse prontamente,
facendo spazio al gruppo.
- Cosa?Ma
non toccava a noi?- esclamarono all’unisono Sally e Ralph
frastornati, alle
spalle di Sam e Derek.
- Cambio
di programma – gli rispose prontamente
Casey allegra, giunta
allora
seguita dalle altre ragazze – Forza, non abbiamo molto tempo.
Dobbiamo provare
i passi e la canzone il più presto possibile. Seguitemi
– ordinò portandoli
alla mensa provocando sguardi confusi, perplessi ma allo stesso tempo
sollevati.
♪♪♪
- Bene,
questi erano i “ Vash “! Adesso, finalmente,
è il momento dei D-Rock!- annunciò
il presentatore allegro, volatilizzandosi dal palco, facendo spazio ai
ragazzi,
ma al loro posto, a sorpresa spuntarono le ragazze capeggiate da Casey,
più
Sally, si
posizionarono nel palco in
formazione. Casey contò fino a tre e
cominciò a cantare sulle note di “
Wannabe” delle Spice Girl. http://www.youtube.com/watch?v=HUoH2XglZZE
La prima fu Casey che si
posizionò al centro
del palco, indicando il pubblico cantando, poi
fu la volta di Emily, la quale si mise poco più
dietro dell’amica,
seguita da Kendra dalla parte opposta di Emily,poi, spuntò a
sorpresa Sally
vicino a Casey ed Amy e iniziarono a cantare tutte insieme facendo si
che non
si sentisse la melodiosa
voce di Sally. Si
mossero tutte ancheggiando i fianchi e
guardandosi complici finché vennero bloccate da Derek, Sam e
Ralph che le
sfidarono a suon di note con la stessa canzone, modificata a modo loro
con un
po’ di stizza da parte delle ragazze( faceva parte
dell’esibizioni).
Continuarono a ballare e cantare insieme, divertendosi un mondo,
suscitando eccitazione
e allegria nel
pubblico, i quali alla fine della loro esibizioni li accolsero con una
grandissima standing- ovation. Inutile dire la contentezza dei ragazzi,
i quali
scesero con dei grandi sorrisi vittoriosi dal palco.
Casey e Derek presi dall’entusiasmo si
abbracciarono amorevolmente, solo dopo un secondo si staccarono
rendendosi conto
di ciò che avevano appena fatto; i loro sguardi si
incrociarono stupiti e
increduli, dei
piccoli brividi
percossero le schiene di entrambi, le bocche semiaperte sul punto di
dirsi
qualcosa di importante, ma il bacio impetuoso e improvviso di Sally in
bocca al
ragazzo, li fece distrarre da tutto quello che era accaduto pochi
minuti prima.
Casey scrollò la testa frastornata, raggiungendo gli altri;
per un minuto aveva
creduto che Derek le volesse dire qualcosa riguardo a quel piccolissimo
avvenimento che era successo tra loro due un mese prima, che volesse
chiarire, ma
la sua ipotesi era sbagliata, in quanto il fratellastro non le aveva
più
rivolto la parola e guardata.
Dopo
circa un’oretta della loro stupefacente esibizioni, tutti
loro insieme agli
altri gruppi, erano messi in fila nel palco, aspettando impazientemente
e
nervosamente i risultati del concorso, che tardavano ad arrivare
facendoli agitare
più del dovuto. L’accelerare dei loro cuori cominciò
quando videro il presentatore
con una busta rossa contenente i risultati, si guardarono scossi; Casey
inspirò
e respiro piano, mentre Derek si mordicchiava il labbro inferiore
fortemente,
intanto che stringeva saldamente la mano di Sally, la quale cercava di
rassicurarlo, non riuscendoci ovviamente.
- Bene
ragazzi,
finalmente è arrivato il momento tanto atteso da tutti voi
– proclamò l’
annunciatore esaltato, aprendo piano la busta, osservando il nome del
gruppo
vincitore- Cioè chi si aggiudicherà il montepremi
e niente poco di meno che un
contratto discografico – continuò facendo
applaudire il pubblico – Prima, vi dirò le band
che si sono classificate terze
e seconde – aggiunse, serio.
Casey
incrociò le dita sperando che fra quei due nomi non ci
fossero loro, in modo che
si classificassero per primi,
vincendo
il montepremi.
- Il
terzo posto se lo aggiudica il gruppo…” Aquarion”
, fategli un bell’applauso –
esclamò l’uomo, facendo avanzare una specie di
gruppo hippy formato da due
ragazze e un ragazzo.
L’adrenalina
cresceva sempre di più in loro, Casey era per la via di uno
svenimento bello e
buono se quell’uomo non si sbrigava a dare i risultati.
- Bene, il
secondo posto se lo aggiudica il gruppo… -
“ Fa che non siamo noi, fa che non siamo noi
“ pregava Casey, con le dita incrociate vicino al viso e gli
occhi chiusi.
- Formato dai
“ D- Rock e le
Street Cats “, fategli un
grosso applauso! – annunciò con allegria
l’uomo. Inutile dire la delusione che
colpì nel profondo i ragazzi a quel verdetto; credevano, si
erano illusi, che
si sarebbero classificati primi, ma purtroppo, per loro sfortuna, non
fu così.
Con un velo di amarezza stampato in viso, andarono dignitosamente
davanti al
palco a farsi applaudire, cercando, in particolare le ragazze, di
soffocare le
lacrime, a quel giudizio, secondo loro, errato.
***
-
Cioè, non posso credere che abbia vinto quel gruppo
Pseudo-Emo! – protestò Sam lievemente
scocciato , una volta saputi i risultati
– Dai, noi siamo stati più bravi, insomma
– aggiunse scuotendo la testa scosso,
sedendosi su una poltroncina blu accanto ad Emily e Kendra, nella sala
ormai
vuota.
-
Be’ , magari i giudici hanno visto un qualche potenziale
in loro, a noi sconosciuto, ovviamente – ipotizzò Emily cercando di
convincerli, inutilmente
poiché non
era convinta nemmeno lei di
ciò che diceva. Sam sollevò il sopracciglio
biondo scettico alle parole appena
dette dell’amica.
- Si, sui
diversi
modi di tagliarsi le vene – fu invece il
commento sarcastico di Kendra,
che si
mangiucchiava nervosamente le
unghie, facendo
scoppiare a ridere Sam,
Emily e Amy, la quale stava di fronte a loro.
- Dovevamo
vincere noi. Siamo stati più originali!-
affermò Amy delusa, armeggiando
con una
ciocca d’orata.
- A me sono
piaciuti – intervenne, a sproposito, all’improvviso
Ralph, seduto dietro Emily e
Kendra, con il solito sorriso idiota dipinto in viso, facendo
arricciare le
fronti dei ragazzi, i quali gli buttarono addosso quel che avevano in
mano,
risollevando un po’ il loro umore. Di tutt’altro
umore invece era Casey, seduta
su un angolino del palco, osservando fiacca
l’ilarità dei suoi amici. Aveva
creduto di farcela, di vincere, dopo il suo strabiliante piano, e
invece si era
illusa per l’ennesima volta. Un lungo sospirò
uscì dalla sua bocca, alzò
lievemente la testa e vide
Derek
giungere solo in direzione degli amici, unendosi a loro con un grande
sorriso,
un sorriso ovviamente forzato. Di colpo finirono di far caciare
guardando con
facce alquanto perplesse la figura che era appena entrata: un
uomo sulla
trentina, capelli rasati, occhi color ebano, fisico abbastanza
asciutto,
vestito in smoking.
- Ehm, salve.
Voi siete quel gruppo che ha eseguito il
brano delle Spice-Girl?- domandò l’uomo serio.
- Si, siamo
noi. Perché?- chiese a sua volta Derek,
avvicinandosi scettico a quell’uomo, seguito da Casey che
scese dal palco e
dagli altri.
-
Be’ ecco, il mio capo ha detto che un gruppo come il
vostro non dovrebbe andar sprecato. Gli è piaciuta molto la
vostra originale
esibizione e si chiedeva se siete disposti a partecipare ad uno stage
di musica
in una piccola casa discografica a Londra nel periodo natalizio.
Piacere io
sono Sean Johnson – spiegò accurato,
suscitando stupore e scombussolamento.
-Signor
Johns, cos’è questa storia?Ci sta prendendo per
caso per il culo? Solo perché siamo degli stupidi ragazzini
pieni di sogni?E’
un moda per sfruttarci e poi mandarci a puttane quando poi non va come
dite voi?-
sputò Derek
brusco, assottigliando lo
sguardo furente scettico, suscitando lo sgomento degli altri.
- Derek! - lo
ammonì Casey a bassa voce,sollevando
lievemente un sopracciglio, stranita per la reazione esagerata del
giovane,
dandogli una gomitata sul fianco, ignorando ovviamente le lamentele del
ragazzo. L’uomo alla provocazioni di Derek si
stizzì un poco, ma riuscì a
mantenere, a malapena, la calma di fronte a quel ragazzetto presuntuoso
e indisponente; era
ciò che aveva pensato
appena di lui.
- No,
altrimenti passerei meglio il mio tempo. – mandò
di
risposta il signor Johnson, con il tono infastidito –
E’ tutto vero, se non mi
credete chiedete a quell’uomo laggiù –
aggiunse indicando verso l’uscio della
porta, dove si trovava un uomo di una sessantina d’anni,
calvo, con un po’ di
pancetta, vestito elegante e un sorriso dolce delineato nel volto
rugoso.
-
E’ tutto vero, mi siete piaciuti un sacco. Mi piacerebbe
risentirvi un’altra volta, avete una vitalità
davvero niente male, e sprizzate gioia da tutti i
pori. Siete freschi, giovani, pieni di vita e di voglia di fare
– elogiò l’uomo
pacato, mantenendo
sempre quel sorriso
dolce – Sarei lieto di ospitarvi per il periodo natalizio,
nella mia nuova
piccola casa di produzione – aggiunse, bonario avvicinandosi
ai ragazzi.
- Dice sul
serio?- domandò Casey, a metà tra il sorpreso
e il titubante.
L’uomo le annuì
sorridendole. –
Ah, si cominciano a
sentire i primi sintomi della vecchiaia, mi sono scordato di
presentarmi. Io
sono Edmund Pierce – scherzò allegro
presentandosi, porgendo
cordialmente la mano ad ognuno di
loro, sempre con il sorriso.
- Piacere
mio, io sono Casey – esclamò arzilla la ragazza,
sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi, seguita dagli altri.
- Grazie,
signor Pierce!- esclamarono all’unisono tutti
elettrizzati, abbracciandosi meno uno, il quale rimaneva impassibile
con le
braccia incrociate al petto, analizzando con attenzione
quell’uomo che non lo
convinceva del tutto.
-
E’ chi ci dice che lei non stia imbrogliando?- fece
Derek cinico, poco più lontano dagli altri frenando del
tutto l’entusiasmo
appena creatosi. Il Signor Pierce smise di ridere, a passi lenti
andò in
direzione del castano, il quale lo guardava con aria ancor
più perplessa,
soprattutto quando l’uomo gli mise una mano sulla sua spalla
sinistra.
- Hai
ragione, ragazzo. Se non ci credi, vieni tu stesso
giorno 15 all’aeroporto, e vedrai se sto dicendo una bugia o
una verità – gli
disse il signor Pierce con tono neutro, tirando fuori nuovamente il
sorriso.
- Se io venissi e scopro che è
tutto un bluff, potrei…- ma non
riuscì a finire la frase che l’uomo lo
bloccò, intuendo forse quello che stava
per dire il ragazzo:
- Si, sei
autorizzato a denunciarmi, a far quel credi
giusto- l’informò con molta
tranquillità - Andiamo Sean, non vorrei ritardare,
poi chi la sente quella befana di mia moglie.- avviandosi verso
l’uscita della
sala con il suo collega che lo segui subito, lasciando tra lo stordito
e
l’allegro i ragazzi che rimasero per un po’ in
silenzio a riflettere se stavano
sognando oppure no.
- Ditemi che
è tutto vero e non stiamo sognando! –
esordì
di colpo Kendra pimpante, spezzando quel silenzio che si era venuto a
creare.
- Credo
proprio di si – le rispose Casey con gli occhi che
le brillavano di felicità.
-
E’ fantastico!- strillarono all’unisono Ralph ed
Emily spensierati -
Casey, sei un genio. Senza te tutto questo
non sarebbe successo – la ringraziò con vigore
Sam, abbracciandola per poi fare
lo stesso con gli altri. Un
enorme
sorriso increspò le labbra della ragazza ad osservare quella
scena,
quell’atmosfera così spensierata e raggiante,
ritenendosi a quel punto
totalmente soddisfatta.
-
Così…ora
ti aspetti che io ti ringrazia…- proruppe di colpo Derek
alle spalle della
sorellastra che puntò le sue iridi cerulei imperturbabili su
quelli color
cioccolato freddi. Un ghignò perfido si stampò
sul viso di Casey:
- Non
c’è
ne bisogno. – gli rispose, stranamente serena, con quel
sorrisetto dispettoso
in viso –
Non l’ho fatto per te. L’ho
fatto per Sally, per non farla umiliare
– aggiunse con tono di ammonimento, spegnendo quel sorriso,
colpendo dritto
Derek, il quale si incollerì non poco perché
sapeva che Casey aveva ragione. –
E soprattutto l’ho fatto perché ti ho umiliato nel tuo campo
– lo colpì perfida nel
suo fottuttissimo orgoglio,
riprendendo
quel sorriso trionfante in volto, dandogli le spalle raggiungendo gli
altri che
stavano festeggiando,
lasciando un Derek
sconfitto e incavolato.
“
Me la
pagherai “ biascicò
il giovane tra sé e
sé, stringendo i pugni lungo i fianchi e la bocca piegata in
una smorfia.
♪♪♪
Giorno 15
Dicembre era arrivato più presto di quanto potessero
immaginare, a casa
Venturi-McDonald ovviamente c’era un certo fermento,
più del solito, dovuto
alla partenza dei due ragazzi che creavano maggior problemi per la
quiete
convivenza. Quella mattina regnava il caos più totale; Nora
non faceva altro
che raccomandare la figlia di stare attenta, di divertirsi, di curarsi,
insomma
le solite cose che dice una madre alla partenza di una figlia, George,
invece,
raccomandava il figlio di non cacciarsi nei guai come il suo solito e
di
mettercela tutta, mentre Derek lo ascoltava annoiato.
-Ok,
papà, però se non ci diamo una mossa qui addio
progetto e tutto! – fece notare
Derek scocciato, roteando gli occhi.
- Hai
ragione. Casey sei pronta?- gridò prendendo le chiavi della
macchina, mentre la
ragazza in questione trascinava giù la pesante valigia blu
per le scale.
- Si,
eccomi. Sono pronta. – rispose respirando affannosamente per
il peso della
valigia. Derek
fissò la ragazza con
cipiglio infastidito.
- Non
stiamo partendo per sempre. Sono semplicemente quindici giorni-
sentenziò
borioso, squadrando la valigia – Poi a che pro? E’
inutile, ti potrai fare
carina, ma nessun ragazzo inglese si accorgerà di te. Sarai
la solita perdente,
mentre il sottoscritto come sempre il vincente – aggiunse
spocchioso con il
solito sorriso straffottente stampato
in viso, facendo assottigliare lo sguardo a Casey:
- Tsk
–
sbuffò – Sogna, caro! Fino a prova contraria se
siamo, se sei,
arrivato a
questo punto è merito della sottoscritta! Hai forse
dimenticato il modo
plateale con cui ti ho umiliato?- lo zittì
inasprita ma allo stesso tempo soddisfatta in quanto aveva
colto nel
segno.
- Ok, hai
vinto tu a questo giro, ma a Londra le cose saranno diverse –
ribatté con aria
superba facendo sorridere di gusto la sorellastra.
-
Smettetela di litigare voi due, sennò sono io che non vi ci
mando! – li
rimproverò George austero, stanco dei soliti litigi tra i
due, che non
proferirono parola per tutto il tragitto sino all’aeroporto
per la gioia di
George. Una volta arrivati lì, salutarono George il quale
ripeté le solite
raccomandazioni ai due, presero le valigie e
giunsero all’entrata dove realizzarono
che tutto ciò che stava accadendo
era vero. Videro i loro Ralph, Sam e Kendra parlare
allegramente con il signor Pierce,
così Derek, eccitato e impaziente, corse verso di loro
lasciando Casey trasportare
i
leggerissimi bagagli, suscitando le sua rabbia.
- Grazie
tanto, Derek!Sei proprio un signore.- brontolò Casey a bassa
voce seccata alle
spalle del fratellastro, prendendo un po’
di respiro . Il ragazzo si voltò e guardandola
cominciò a sghignazzare
provocando un’ondata di ira funesta nella ragazza.
- Per
così poco? Dai, Casey un po’ di esercizio fisico
non ti fa male, eh. Ho visto
che ultimamente ti sei lasciata andare un po’ – la
schernì con finto tono
d’ammonimento, soffocando a stento una risolino, nel
frattempo che Casey lo
fulminava con il solo sguardo.
- So io
che esercizio fisico ci vorrebbe invece su di te!- sbottò la
ragazza
inferocita, avvicinandosi pericolosamente al ragazzo che prontamente si
mise le
braccia in volto come a ripararsi a quel che stava per fare Casey
quando una
fragorosa risata li fece girare sconcertati
- Mi
è
familiare questa scena. Sembrate me e mia moglie alla vostra
età! – commentò
spensierato il signor Pierce allargando il sorriso nel frattempo che i due e i loro amici lo
fissavano
sgomenti.
- Ah,
guardi che si sbaglia. Noi siamo fratelli, quindi...- gli
spiegò Casey
lievemente imbarazzata, torturandosi le mani mentre le sue gote si
tingevano di
rosso.
-
Fratellastri – puntualizzò Derek serio,
incrociando le braccia al petto.
- Si,
certo, ma è la stessa cosa – digrignò
Casey a denti stretti, ridacchiando
isterica facendo sbuffare totalmente contrariato il fratellastro. Il
signor
Pierce aggrottò la fronte, scrutandoli con attenzione, nel
frattempo che i due
si guardavano scettici.
- Mm
–
mugolò l’uomo, picchierellando l’indice
sulle labbra pensieroso – Capisco.-
disse solamente facendo rimanere ancora più perplessi di
quanto lo erano già. –
Sean dà loro i biglietti, che tra poco ci sarà il
nostro volo – intimò al suo
dipendente risoluto – Io vado a prendere un caffè
al bar nel frattempo –
aggiunse dirigendosi verso uno dei bar dell’aeroporto.
- Certo!
– accettò il signor Johnson, prendendo dalla
valigetta nera otto biglietti
d’imbarco, porgendoli ad ognuno di loro, ma vide gliene
rimasero tre in mano.
-
Scusate, gli altri che erano con voi che fine hanno fatto? –
domandò inarcando
un sopracciglio dubbioso, scrutando i tre biglietti rimasti in mano.
-
Be’
Emily non è potuta venire perché ha sua nonna in
ospedale – gli rispose
prontamente Casey – Mentre Sally… Derek, Sally che
fine ha fatto? – chiese al
ragazzo, stranita.
- Sally
non c’è – rispose laconico, tenendo
fisso lo sguardo sul videogioco che gli aveva prestato Ralph.
- Questo
lo vedo pure io – replicò stizzita increspando le
labbra in una smorfia. Derek
roteò gli occhi al cielo, annoiato – Ci siamo
lasciati – tagliò corto facendo
sgranare gli occhi alla ragazza sconcertandola , continuando a giocare
con il
videogioco che aveva tra le mani.
-Ma
quando… - cercò di capire Casey, inutilmente,
poiché il ragazzo la ignorava bellamente
continuando a ridere e a scherzare con Ralph.
- Amy a
me ha detto che non poteva, ma non mi ha detto il motivo –
comunicò Kendra al
signor Johnson, facendo spallucce.
-
Capisco. Meglio così, meno siete meno guai per me e per le
mie orecchie! –
grugnì sprezzante, squadrandoli d’alto al basso,
provocando un’ondata di
irritazione.
- Wow!
Casey ci pensi?Londra, dico Londra: moda, ragazzi carini, sesso,
alcool.. –
cominciò a blaterare Kendra pimpante con un enorme sorriso
in volto, una volta
che il signor Johnson si era allontanato un po’ – Derek single
– aggiunse strizzandole
l’occhio, maliziosa facendo aggrottare la fronte a una Casey
dubbiosa.
- Frena
Kendra. Stiamo partendo per un’occasione di lavoro che forse
ci cambierà la
vita- le fece notare saggia, riportandola alla realtà.
Kendra sbuffò.
- Certo,
ma un po’ di sano divertimento non guasterebbe, non trovi?-
mandò di risposta
la bionda, sorridendole.
-
Be’ si
certo…ma – obbiettò Casey, incerta, ma
venne bloccata nuovamente dalla bionda:
- Londra,
stiamo arrivando!- trillò allegra Kendra, prendendo
sottobraccio la castana.
TO
BE CONTINUED.
Ehehe, per la serie : chi non muore
si rivede, eh? Dopo 800 anni ho aggiornato questa ff, sono pronta a
tuttio: tiratemi pomodori o quel che volete per il disastroso ritardo
con cui aggiorno. Innanzi tutto volevo ringraziere le 29 persone che
l'hanno messa nei preferiti *_*, le 12 nelle seguite e le 4 nelle
ricordate e tutti quella che l'hanno recensita e aspettato invano un
mip aggiornamente; grazie di cuore*_*. Passiamo al capitolo: come
vedete Casey alla fine ha aiutato Derek, non perche'
è buona, ma per umiliarmo e ci è ben riuscita xD.
Ha portato pure fortuna ai nostri cari D-rock! Ve lo aspettavate una
cosa del genere? Analizziamo per bene: Derek si è lasciato
finalmente con Sally, Casey nello scorso capitolo si era lasciata con
Max e adesso direte voi: e ora si devono dare una mossa, no? Totalmente
errato, Kendra ha di nuovo adocchiato Derek, e vi dico la mia scelta di
inserirla al posto di Emily: sarà un personaggio cardine per
l'evoluzione del rapporto tra Casey&Dere, e poi a dirla tutta a
me sta simpatica xD. Simpaticcisimo vero il signor Johnson,eh? Io se
fossi stata in loro con quell'aria da snob l'avrei preso già
a mazzate, mentre il signor Pierce a ma fa ridere, ed ovviamente, anche
lui, come Paul shippa Dasey, come potete ben notare XD. Che dire di
più? SPero che sia stato di vostro gradimento e se vi
è piaciuto oppure no, se è valsa la pena di
aspettare xD!
Ora vi saluto, alla prossima , baci
^.-!
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