Fandom: Supernatural RPS.
Pairing: Jensen Ackles/Misha
Collins.
Rating: Pg.
Genere: Comico
(?), Introspettivo, Romantico.
Warning:
Pre-Slash (ma esiste con ‘sti due? Passano il tempo a sbaciucchiarsi,
santo Dio!).
Words:
446 (fiumidiparole).
Summary:
Una telefonata, travestimenti incomprensibili ed un
sacco di lentiggini.
Note:
Scritta per il prompt: Supernatural RPF - Misha Collins/Jensen Ackles – Halloween di koorime_yu
per la Notte Bianca
di maridichallenge. Il titolo è quello dell’omonima canzone scritta
apposta per loro di Kelly Clarkson.
DISCLAIMER: Non mi appartengono e non ci guadagno nulla ù_ù
My life would suck without you
Il cellulare vibrò nella tasca, attirando la sua attenzione.
Jensen si allontanò con discrezione dal set, su cui
al momento stavano riprendendo una scena tra Jared e
Jim, quando lesse il nome sul display.
«Allora, da cosa vi siete travestiti?» attaccò una voce
familiare, ancora prima che potesse dire “Pronto”.
«Ciao, Misha.
Anche io sono felice di sentirti» ironizzò.
«Sì, ti amo anche io, Jens. Allora?»
«Jared ha twittato
la foto» rispose, tutto sommato divertito. ¹
«Cos- non l’ho vista, fammi controllare» disse il collega.
Ci fu qualche secondo di pausa, poi: «Dean e Sam, sul serio? Che cosa triste».
«Nope,
ci siamo travestiti da leviatani
che si travestono da Dean e Sam» chiarì Jensen, per amor di precisione.
«Ah, sì, vedo la grande differenza» ironizzò Misha; poteva quasi sentirlo
sorridere.
«E tu?»
«Ti mando la foto».
Qualche altro secondo d’attesa, poi gli arrivò un mms. «Ma sei vestito normale» osservò Jensen
perplesso, riportandosi il cellulare all’orecchio. Avrebbe potuto mettere il
vivavoce, ma quella era una telefonata solo loro, e gli piaceva sentirsi la voce di Misha addosso.
«Sono vestito da essere umano. Quale miglior
travestimento per Dio?» fece quest’ultimo e Jensen roteò gli occhi. Doveva avere qualche problema,
qualche problema serio,
però, perché… perché, maledizione,
tutto quello gli mancava da morire.
Si portò una mano al viso, sfregandosi gli occhi stanchi.
«Ehi, sei ancora lì?» domandò Misha,
dopo un silenzio più lungo del normale.
«Mi manchi» ammise lui, perché era vero e le convention e le
telefonate non bastavano, non quando era abituato ad averlo ogni giorno
attaccato al fianco, a prenderlo in giro ed a lasciarsi prendere in giro, ad averlo un
po’ troppo vicino, perché quel idiota aveva il vizio di invadere il suo spazio
personale con le scuse più assurde – e più assurdamente vere – che riuscisse a
tirare fuori, come quella di contare le sue stupide lentiggini. «Mi manchi, Mish».
Dall’altra parte arrivò un sospiro tremulo e lui chiuse gli
occhi. «Anche tu» confessò, poi, il collega «Forse più di tutti gli altri messi
assieme».
Jensen deglutì, non sapendo bene
cosa dire, ascoltando solo il respiro dell’altro, che gli arrivava attraverso
l’etere. Fu Misha a salvare la situazione, prima che
potesse uscirne con qualcos’altro di terribilmente imbarazzante: «Ehi, voglio
una foto delle tue lentiggini da guardare nei momenti di solitudine».
Lui arricciò il naso, seccato, smuovendo inconsapevolmente
proprio le suddette macchioline. «L’hai giù avuta. E
l’hai offerta al resto del mondo» gli ricordò,
infastidito. E che diamine, passi la sua fissa per quella roba, ma erano un
difetto da coprire con il trucco, mica una cosa da adorare!
«Io ne voglio una di quelle che il resto del mondo non può vedere» sussurrò Misha,
e Jensen, be’, Jensen pensava che anche Misha
avesse un grosso problema.
FINE.
¹. Jensen si riferisce a QUESTO twitt di Jared.
². E poi a QUEST’ALTRO
twitt di Misha ♥