NOME AUTORE: vavva
(EFP), °vavvina° (forum)
TITOLO DELLA STORIA:
Evil
PERSONAGGI: Ginny
Weasley
PROMPT: Halloween
GENERE: Drammatico,
Horror
AVVERTENZE: One shot
NdA: Eccomi qua
anche io con la prima pubblicazione per il '12
mesi di Fanfiction'
di BS.
L’ispirazione
per questa storia mi è venuta tutta insieme, per puro caso.
Il giorno di Halloween ero con il mio ragazzo ed un suo amico,
musicisti, i quali dovevano scrivere il testo per una canzone su un
serial killer. La loro scelta è ricaduta su Ed Gein, il
Macellaio di Plainfield, quindi mi sono vista un intero documentario
sulle sue stragi. La storia narrata, infatti, prende spunto da questa
vicenda, accaduta nel Wisconsin nei primi anni del Novecento. Il giorno
dopo, sempre per caso, sono stata ad assistere alla registrazione di un
pezzo di un gruppo di miei amici, che tanto bene si intitola
‘Theatre of the horror’. Mettendo insieme le due
cose, ecco cosa ne è venuto fuori! Non è nulla di
particolare, in realtà io e l’horror non andiamo
troppo d’accordo, quindi mi piacerebbe avere un parere
sincero!
EVIL
È un
massacro, quello davanti ai tuoi occhi.
L’odore del
sangue impregna l’aria, è palpabile.
Il dolore che aleggia
intorno a te è diventato concreto, lo senti sulla pelle.
E poi, lo vedi.
Come se qualcuno
avesse spinto il tasto ‘muto’ di un telecomando,
non senti più le urla attorno a te, gli Incantesimi che
rimbalzano da una parte all’altra.
Nulla.
Se non il sangue che
ti pulsa nelle orecchie, scorrendo veloce nelle vene, come se volesse
straripare.
Fred è
lì.
Riverso a terra, gli
arti piegati in modo innaturale, gli occhi vuoti, sbarrati in
un’espressione di stupore.
Di terrore.
Senti le lacrime
pungerti gli occhi.
Stupidamente, ripensi
a quella notte di Halloween di tanti anni fa.
Eri
soltanto una bambina, allora.
Una
bambina paffuta, sui cinque anni, con tante lentiggini spruzzate sul
nasino e i capelli, rossi di fiamma, raccolti in due buffe codine ai
lati della testa.
Il
passatempo preferito dei tuoi fratelli era quello di spaventarti a
morte, e quale occasione migliore, se non la notte delle streghe?
Quella
sera, Fred e George avevano invitato alcuni amici di Hogwarts, per
stare insieme e raccontarsi storie dell’orrore, e tu avevi
ottenuto il permesso di stare sveglia fino a tardi assieme a loro.
Dopo
la cena, a base di tortelli ripieni di zucca gialla, vi eravate chiusi
in camera dei gemelli, con la luce spenta e una candela tenuta da chi,
a turno, avrebbe raccontato la storia.
“Beh…
allora comincio io!”
Fred
aveva sempre adorato quel genere di cose.
Ti
eri accoccolata tra le sue gambe, lui aveva preso la candela e,
avvicinatala al viso, aveva iniziato il suo racconto.
“Quella
che sto per narrarvi, è una storia vera, accaduta non molti
anni fa, nel Wisconsin.
Ed
Gein era il vicino di casa ideale. Gioviale, riservato, un instancabile
lavoratore con la mentalità contadina dei primi anni del
Novecento. In pochi, però, conoscevano realmente il suo
passato.
Suo
padre era un alcolista, dunque era la signora Gein, fervente cristiana,
a tenere le redini della famiglia. Ed e suo fratello Henry pendevano
letteralmente dalle sue labbra, la adoravano in tutto e per tutto.
Le
cose, però, si incrinarono quando il padre morì,
colpito da un infarto. Se Ed rafforzò il rapporto con la
madre, Henry iniziò a rifiutarne il punto di vista, tentando
di convincere anche il fratello.
Pochi
anni dopo, i due si trovarono coinvolti in un incendio
all’interno della loro proprietà. Ed sopravvisse,
affermando di aver perso di vista il fratello: fu, però, in
grado di indicare la posizione precisa del suo corpo senza vita.
Ed
visse solo con la madre per un paio d’anni, fino a che anche
lei non lo abbandonò, vittima di un colpo apoplettico. Con
la sua morte, scomparve anche l’ultimo filo che ancora
preservava la sanità mentale di quello che sarebbe stato
ricordato come il Macellaio di Plainfield.”
Fred aveva fatto una pausa d’effetto, scrutando la reazione
di ognuno dei suoi amici, per poi riprendere la narrazione.
“Passarono pochi anni, che la commessa della drogheria del
paese scomparve, ed Ed finì nella lista dei sospetti.
Fu
durante una perlustrazione nel suo capanno che gli agenti fecero la
prima, macabra, scoperta: il corpo della commessa fu ritrovato
decapitato e appeso per le caviglie, aperto in due, mentre la sua testa
fu trovata in un’altra stanza, con due chiodi conficcati ai
lati.
Le
autorità, su questa scia, proseguirono le ricerche nella
proprietà di Gein, e trovarono mille altre cose macabre e
orripilanti.
Teste
come decorazioni in camera da letto, tappezzeria fatta da pelli umane,
calotte craniche utilizzate come ciotole, una collana fatta di labbra
femminili, femori usati come gambe per un tavolo, per finire con la
cosa più raccapricciante che venne rinvenuta: un intero
guardaroba fatto di pelle umana, consistente in gambali, un torso
sventrato e maschere di pelle morta quasi mummificata.”
Tra le braccia di Fred, avevi tirato su con il naso e avevi tentato di
reprimere un brivido, con scarsi risultati. Pur continuando il suo
racconto, lui ti aveva stretta di più a sé.
“Gein aveva ammesso, sotto interrogatorio, di aver
dissotterrato una donna recentemente seppellita e di averne lavorato la
pelle per crearne i manufatti che teneva in casa. In totale, risulta
che Ed violò circa diciotto tombe nel cimitero, e che
lasciò presupporre di essersi macchiato di numerosi altri
crimini, in gioventù.
Venne
giudicato mentalmente instabile, pertanto incapace di sostenere un
processo. Dopo un periodo passato in un ospedale psichiatrico,
però, i medici lo giudicarono pronto, e il processo si fece.
Sotto accusa, dichiarò di non aver mai ucciso un cervo. Che
cosa, allora, aveva spesso offerto ai suoi vicini, spacciandola per
carne di cervo da lui cacciato e cucinato? Carne umana,
forse?”
Un altro brivido di paura ti aveva scosso, senza che tu potessi
reprimerlo, mentre le lacrime iniziavano a rigarti le guance.
“Non si sa, sta di fatto che al processo venne discolpato per
insanità mentale, e costretto a passare il resto della vita
in un manicomio criminale, dove morì di cancro.”
Avevi tirato un sospiro di sollievo, sperando che la storia fosse
terminata. Purtroppo per te, però, Fred aveva ancora una
frase da aggiungere.
“La tomba del Macellaio di Plainfield è stata
più volte oggetto di atti vandalici, fino a che, pochissimo
tempo fa, il suo cadavere non è stato trafugato! Che sia la
vendetta di Ed, reincarnatosi in un suo discendente?”
Tuo
fratello aveva stile per le conclusioni ad effetto, l’aveva
sempre avuto, e sempre riusciva a terrorizzarti.
Asciugandoti
gli occhi pieni di lacrime con una manica, ti eri stretta a lui, che ti
aveva sorriso con dolcezza, abbracciandoti mentre passava la candela a
George.
Quella
sera, nella tua ingenuità di bambina, avevi fatto
un’affermazione.
“Non esiste nessuno più cattivo di Ed
Gein!”
Ora, davanti alla
strage che Voldemort ha creato, davanti ai milioni di maghi, streghe e
Babbani che ha ucciso, davanti al corpo senza vita di Fred, sei
costretta a ricrederti.
Perché hai
trovato una persona, un essere, molto ma molto più crudele.
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