Programma Tutor

di Kuro_rin
(/viewuser.php?uid=151023)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


programma tutor

Ci sono un sacco di cose che diamo per scontate e altrettante che abbiamo sempre avuto sotto gli occhi, ma che siamo stati troppo ingenui per vedere.

La storia che sto per raccontarvi ha inizio proprio così, con la scoperta di qualcosa che, fin dal principio, c’è sempre stata.

Era appena iniziato un nuovo anno scolastico alla Kaimako Gakuen: tutti fremevano dalla voglia di rivedere i propri compagni,alcuni non vedevano l’ora di farsi nuovi amici, altri avevano come unico obbiettivo di impegnarsi al massimo per il futuro e c’era anche chi di studiare non ne aveva la minima intenzione.

“Levy-chaaaaaan!!!” a quelle parole, una graziosa ragazza dai capelli color del mare si voltò: il suo sorriso era raggiante, le sue guance rosse per l’emozione e gli occhi,color della primavera, avrebbero fatto completamente scogliere un intero blocco di ghiaccio.

“Lucy-chan, buon giorno!” la biondina si avvicinò di corsa all’amica, prese fiato e rispose a sua volte con un enorme sorriso.

“ Buon giorno Levy…uff…che corsa. Anche sta mattina non mi è suonata la sveglia!! Aaaaah ho talmente tanto sonno che potrei addormentarmi anche in piedi”

“Sei di nuovo rimasta a scrivere tutta la notte?”

“ Già! Bhe d’altra parte una scrittrice in carriera come me non può permettersi ritardi sulle consegne, no?”

“ Si certo, vallo a raccontare a qualcun altro!”

“ Uffa Levy, sei cattiva” con le guance piene e un’espressione contrariata sul volto, Lucy cercava in tutti i modi di sembrare offesa.

Tuttavia, come poteva arrabbiarsi con la sua migliore amica? Lo era praticamente da tutta una vita: condividevano tutto, si raccontavano tutto e conoscevano ogni particolare l’una dell’altra! Al mondo, nessuno conosceva Lucy quanto Levy e di questo era davvero grata.

“RAGAZZEEEEEEEE!”

Entrambe si girarono e videro uno degli spettacoli più inopportuni di questo mondo, uno di quelli che gli occhi delle ragazze non dovrebbero neanche immaginare: un ragazzo, dai capelli di un colore assurdo, veniva correndo verso di loro, ridendo come un pazzo; aveva stretto nel pugno un paio di pantaloni e sulla testa dei boxer color verde. Allo stesso modo, con un espressione omicida, qualcun altro lo inseguiva.

“NATSU, MALEDETTO!!!! RIDAMMI LE MUTANDE”

“GHIAHAHAHAHAH…UH UH, CORRI GRAY, CORRI! AHAHAHAH”

Con una scena simile erano tre le cose che si sarebbero dovute fare: coprirsi gli occhi, ridere come un deficiente oppure…

“ RAZZA DI IMBECILLI, VI SEMBRA IL MODO DI VENIRE A SCUOLA!!!” una ragazza, bellissima, era appena sbucata dall’entrata principale della scuola e guardava entrambi con un’espressione dura sul volto: i capelli rossi sciolti al vento, gli occhi freddi nonostante il colore richiamasse la calda estate e le braccia incrociate al petto.

Incuteva moooooooolto terrore!

Come quella figura si pose davanti ai due mal capitati, si fermarono all’istante.

“ E-erzaaaa!” dissero all’unisono. Con gli occhi spalancati per il terrore e il volto imperlato di sudore, i due si apprestavano ad implorare pietà.

“ Non ucciderci ti prego!” disse il ragazzo dai capelli rosa

“ Faremo i bravi!” disse quello che invece era tutto nudo, stappando di mano all’amico la biancheria di sua proprietà.

“ Sarà meglio per voi, altrimenti vi faccio sbattere in presidenza” detto questo si volto e, come era venuta, così se ne andò.

Nel frattempo, Lucy e Levy avevano assistito alla scena al quanto imbarazzate.

“ Cavolo,ma quando impareranno quei due?” disse la bionda sconsolata

“ Eheheh” rise mollemente la sua graziosa amica.

Avendo deciso che era ora di entrare in classe, entrambe si diressero con leggera rapidità verso l’ingresso: anche quest’anno, per fortuna, era tutti in classe insieme.

 Mentre si stava incamminando per il corridoio, Levy sentì qualcuno che la chiamava.

“ Markarov-sensei!”

“ Buon giorno Levy, hai un minuto?”

“Certo. Lucy inizia ad andare, io arrivo subito” detto ciò, si incammino dietro al piccolo professore.

“Dimmi Levy, hai mai sentito parlare del programma tutor?”

“ Si cero: è un programma in atto in questa scuola da almeno due anni, dove gli studenti più dotati aiutano quelli con difficoltà maggiori a studiare,al fine di superare con successo l’anno scolastico.”

“ Esatto. Ovviamente lo studente che aiuta in questo senso riceve dei crediti, lo sapevi?”

“ Si professore”

“ Senti, che ne diresti di entrare nel programma?”

“ Eh? Dice sul serio? Io?”

“ Sicuro, sei una dei migliori studenti dell’intero istituto. Allora, cosa ne pensi?”

“ Penso che sarà un vero piacere. Chi devo aiutare?”

“ Bhe ecco, non avrei voluto darti questo abbinamento,ma è forse uno degli studenti più bisognosi. Non che non abbia una bella testa, è solo che preferisce spendere il suo tempo in…altro”

“ Altro? Tipo?”

“ Lasciamo stare che è meglio; seguimi, te lo faccio conoscere”

Proseguendo ancora il corridoio, i due arrivarono all’aula insegnati.

 Dal vetro che ricopriva per metà la porta, Levy poté intravedere una figura scura al suo interno. Chi era? Un nuovo studente? Non lo aveva mai visto prima, forse uno straniero che aveva bisogno di aiuto per le materie più difficili?

Il professor Markarov aprì la porta e la figura, seduta al cento della classe, mollemente appoggiata ad una sedia con le braccia incrociate dietro la nuca, si girò a guardarli.

 A Levy per poco non venne un colpo.

 “ Levy, ti presento il tuo abbinamento per il programma tutor: Gajeel Redfox”





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=867249