I giorni perduti
E'
la storia di una ragazza di 16 anni ... Nella storia non vi
è il nome
della protagonista per permettere a voi lettori di immaginare
le
situazioni, i nomi e le
persone ...
Buona
lettura !!!
Anno 2011
Sono nata il 26 Dicembre del
1995 nel policlinico di Messina
e beh… cosa dire… mi sembra ieri che avevo
soltanto pochi mesi…
… Riguardo le foto
da bambina e il mio sorriso presente su
ogni foto… lì, accanto a loro, i miei genitori,
coloro che mi hanno dato la vita
e che adesso la
vedono svanire nel
tempo…
Qualche anno fa presi a fumare
due pacchetti al giorno… Nei
pianti di mia madre vedevo il dolore e la morte che prevedeva per
me…
Pallida, castana e con un
carattere strano… arrogante…
definita così da tutti …
Cominciai a drogarmi
riempiendomi di debiti; non mangiavo ,
non bevevo… soffrivo di anoressia… quando fino a
qualche anno fa ero la ragazza più
sexy
della scuola.
Persi la verginità a
soli 11 anni e rimasi incinta per poi abortire
dopo qualche
settimana a causa del fumo.
Adesso sono in un letto
d’ospedale ad aspettare l’inferno...
non ragiono, non piango e cerco di suicidarmi ogni notte...
Qualche anno
prima…
Messina, le sei del mattino.
Mi alzo come solito mio alle
sei e mi dirigo verso il bagno
con il sorriso della sera prima. Decido di farmi una doccia,
così mi preparo l’asciugamano
e i
tappeti per non bagnare il
pavimento . Saltello nel corridoio ripassando i
passi di danza: pliè,
gran jetè ecc..
Intravedo mia madre preparare
la colazione in cucina e mio
padre a leggere il giornale del mattino.
…
Terminata la doccia , mi vesto
e ripasso un po’ di fisica e
biologia ,poi mi dirigo a fare colazione con nutella… come
la pubblicità … che ridere!!
Ripenso
a me e alla mia famiglia che
ogni pubblicità nuova diventa abitudine in
casa mia e al mio povero cane che ,dormiglione, si alza sempre quando
è ora di
mangiare !
Preparatami psicologicamente
per una nuova giornata
scolastica saluto tutti e scattagliolando via dalla porta mi
dirigo verso il
tram puntuale come
sempre.
Arrivata davanti scuola entro
direttamente in classe, poso
lo zaino e sbircio nel registro… Stranamente
l’occhio sinistro guarda l’elenco
dei nomi.
Comincio a contare:
<<
1,2,3,4,5,6,7,…>> continuo <<
13,14,15…
ma… e chi è questa??!!>>
“Una compagna
nuova??? Donatella… che strano nome” , penso.
…
Arrivata in anticipo comincio a
girare per la scuola e
finalmente incontro delle mie amiche arrivate come tante pecore, un
gregge, in
classe.
Diventano le otto e cominciano
le lezioni…
Alla seconda ora la
professoressa annuncia la nuova compagna
che per casualità si siede accanto ad una delle ragazze
più studiose della
classe… io.
Tento di fare amicizia senza
alcuna risposta composta da un
soggetto o un verbo.
Dopo un po’ la prof
la convince ( la obbliga ) a fare un piccolo
discorso per presentarsi. Vedevo benissimo che era una di quelle
ragazze con
qualche
vizio nascosto… il
fumo ad esempio.
Molto facile capire il suo
segreto… gli occhi annebbiati, le
mani , i polpastrelli… beh come definirli… boh
non saprei .
Comunque nel corso degli anni
Donatella ed io diventammo
amiche senza niente in comune… eppure ci raccontavamo tutto
e spesso diventava
anche
insistente dicendomi:
<< ti va di
provarne una … è strafigo !! Prova una
sigaretta… che gusto ??>>
<< ho detto che
non voglio e ti prego chiudiamo
discorso!! >>
…
Non la sopportavo quando si
comportava così… diventava
insopportabile…
Nel frattempo si avvicina
l’estate e le vacanze. Io e Dona
programmammo un mese ad Ibiza con mia sorella di 23 anni e amiche della
stessa
età circa.
…
Sorprendentemente , come se
nulla fosse, mancavano già tre giorni
alle vacanze estive e a scuola si esciuva alle 11.
I compiti aumentarono in quei
miseri giorni e ci ritrovammo
con le pagine piene da non respirare a causa dei troppi libri da leggere.
Decidemmo così di
terminare i compiti qualche settimana prima del rientro a scuola.
Dopo una settimana di shopping
e valige partimmo in gruppo
per Ibiza.
…
Io e lei sedute insieme a
commentare i ragazzi di gossip
girl e a sbirciare le coppiette vicino a noi studiando e fotografando
tutti i
tipi di baci che
incontravamo.
Arrivate in hotel senza
pensarci indossammo i bikini e ci dirigemmo verso la
spiaggia…
La sera sempre a divertirci
tanto che Donatella non pensava
più al fumo e all’alcol e stava smettendo.
Quando, ci fu quella sera
maledetta…
Andammo in discoteca e
rimanemmo lì ore ed ore gasate dalle
canzoni e dai ragazzi con cui ballavamo… lei mi incoraggiava
a lasciarmi andare
tanto
che lo feci e forse non mi
diedi neanche un limite…
Ricordavo che in passato un
ragazzo mi aveva violentata e
quindi la verginità con il grande amore era un sogno ormai
svanito dai miei
pensieri…
Assaggiai lo champagne e mi
piacque… tutta
la serata camminai con bottiglie intere
di alcol tra le mani lasciandomi toccare dai ragazzi…
Provai droga e mi
piacque anche quella… la stessa
notte fumai tantissimo tanto che coinvolsi anche mia sorella e le
amiche; non meno
certamente
Donatella la quale viveva in un
mondo tutto suo…
Verso le quattro ce ne andammo
stanche della serata… pur
essendo sbronza notai che ero senza mutande come Donatella e pur
incapace di
gestirmi
in quell’istante
capii che mi avevano usata …
Non lo nego… mi ero
vestita con un abito troppo corto e
scollato che metteva in risalto le mie forme e il mio seno
prosperoso…
In macchina facemmo balletti,
ridevamo e cantammo senza
guardare la strada…
Alla guida Vanessa , la
migliore amica di mia sorella…
Erano le quattro e un quarto
quando una macchina di cilindrata
più grande ci venne addosso, anzi fummo noi ad andare nella
corsia sbagliata…
Nell’incidente
persero la vita : Donatella, Vanessa, la mia
povera sorella e ,quelle ferite gravemente eravamo io ,con un braccio
rotto ed entrambi i polsi slogati più
qualche graffio sul volto e una mia cugina con entrambe le
gambe rotte.
Passarono anni … ma
da quel giorno non ragionai più…
Mi rinchiusi in camera
… strappai tutto ciò che vi fosse
dentro comprese foto e poster di famiglia…
Tentai molte volte il suicidio
cadendo tra le mani della mia
povera madre che non sopportando l’idea di perdermi mi
ricoverò all’ospedale di
Calabria
sotto le cure di un medico
amico di famiglia.
Nonostante il sostegno da tutti
i miei cari , non feci altro
che peggiorare ogni giorno…
Non feci neanche in tempo a
rimediare ai miei errori nella
notte , qualche anno dopo, alla stessa ora dell’incidente a
Ibiza mi tolsi la
vita gettandomi
dal balcone… le
cause??? Forse il rimpianto di aver deluso i
miei familiari e di essermi sempre ritenuta colpevole della morte di
mia
sorella.
Angoletto
della scrittrice XD
Carissimo/a
lettore/lettrice,
come avrai ben notato la
protagonista non ha un nome proprio
perché credo che la storia sia più bella con un
pizzico di mistero.
Spero vi piaccia questo mio
modo di esprimere le mie
emozioni e quelle che provo scrivendo…
Il mio consiglio è :
dai
tu un nome alla
ragazza che credi sia maggiormente appropriato a questa
storia… Buona lettura e
fammi sapere cosa ne pensi =)
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