Come aria

di ribrib20
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Affonda la lama nel corpo del tuo avversario.
Alza lo scudo per proteggere il tuo viso dalle lance nemiche.
Sangue. Grida. Sudore.
E' questa la guerra: un campo sterminato di dolore e morte.
Aggrotti la fronte, vecchio soldato, e corri. Corri verso altri soldati la cui unica colpa è essere schierati nella fazione opposta alla tua.
Ti sposti appena in tempo per schivare un masso che in breve tempo colpisce il terreno poco distante da te, alzando insieme polvere e pelle. E sangue. Quello dei tuoi compagni.
"Non posso cedere. Non ancora" ti ostini a pensare, ma all'ennesima collisione con l'ennesima lama il tuo ginocchio ti tradisce e ti ritrovi ben presto con la faccia a contatto con il fango freddo del terreno bagnato.
Sputi parte di quella melma che ti è finita in bocca e provi a rialzarti.
Ancora una volta.

 

Non sei stanco di lottare?

« Devo andare là. Devo proteggere il mio re: è per questo che mi sono arruolato nell'esercito. »

Ma tu sei...

 

Alzi lo sguardo verso il militare di fronte a te. I tuoi occhi castani incontrano i suoi. Occhi feroci, carichi di odio.
Ti punta al collo la lama della sua lancia intrisa del troppo sangue dei tuoi valorosi compagni.
Continui a guardarlo, perché mai ti abbasserai a tanto. Non ti umilierai mai come vorrebbero loro.
E poi è un attimo. Hai solo il tempo di pensare un'ultima volta alla tua famiglia prima ti essere accolto nel freddo buio.

***

Affonda la lama nel corpo del tuo avversario.
Alza lo scudo per proteggere il tuo viso dalle lance nemiche.
Sangue. Grida. Sudore.

Ogni volta sempre la stessa scena.
Ogni volta, il medesimo pensiero sulla guerra.

Rivivi quegli attimi infiniti, guerriero, perchè questa è la tua condanna.

Tu vivrai in eterno quella guerra, accompagnando sempre i tuoi compagni e le loro grida.
Come aria accompagnerai quelle note di dolore.
Per sempre.


--- Note di Rib ---
Questa storia partecipa alla "GI Challange" indetta da MarchesaVanzetta con il prompt 93: (simile ad aria) - (Etone, uomo, citato nell'Iliade).
Ho pensato di usare la prima parte del prompt "aria" come similitudine: l'aria è onnipresente in qualsiasi luogo e tempo. E' eterna. Un pò come il protagonista di questa storia.
*Della serie: le similitudini impossibili di Rib* xD
Come sempre ogni commento costruttivo è ben accetto!




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