We say goodbye in the
pouring rain
And
I break down as
you walk away.
Stay,
stay.
‘Cause
all my life
I felt this way
But
I could never
find the words to say
Stay,
stay.
Stay
- Hurts
La pioggia
l’avvolgeva. Pesavano quelle piccole gocce sulla
sua pelle, forse era semplicemente quell’addio a pesarle
addosso.
Incrociava il suo sguardo.
Non avrebbe mai saputo dire se
quelle, sul suo volto, fossero state lacrime o semplicemente gocce di
pioggia
che rotolavano lungo la sua pelle.
Non avrebbe mai saputo
dire quanto il cuore avesse mancato
un battito al suono della sua voce, delle sue parole, nascoste ora dal
suono
della pioggia, ora da quei silenzi inevitabili.
Lo guardava sostare
silenzioso, privato di tutto, dello
stesso fiato per respirare. Le mani strette a pugno sotto il tessuto
dei
pantaloni neri, ormai bagnati dalla pioggia.
“Resta.”
Un’ultima
parola. Un’ultima preghiera.
“Cambia idea.
Dimmi che sei mia.”
Come poteva non esserlo?!
Come poteva dimenticare le sue
braccia forti stringerla, come poteva dimenticare il suo respiro sul
collo, tra
i capelli. Come poteva?! Ma al tempo stesso era impossibile cambiare
idea. Puoi
cambiare idea quando sai che ne vale la pena. Quando sai che le
probabilità
sono dalla tua parte. Lei non aveva nulla. Solo i suoi amati libri e le
braccia
di lui a sorreggerla. Forse in un altro tempo le sarebbe bastato solo
quello.
Ma ora, si rendeva conto, che la vita era difficile. Che non serviva a
nulla
l’amore, se contro si aveva tutto il resto.
Il capo chino, a
nascondere quelle lacrime.
Lo amava. Dio, se lo
amava! Ma la scelta era stata fatta e
restare non avrebbe cambiato nulla. Soprattutto non avrebbe cambiato se
stessa.
Resta. Resta ancora.
Torna, torna da me.
La guardo nascondere
quelle lacrime. La guardo nascondersi
da me, dal mio amore.
Ci diciamo addio sotto la
pioggia battente. Almeno sarà un
bell’addio, di quelli che non si dimenticano, ma che dovremmo
dimenticare, che
vorrei dimenticare, forse.
Vedo i suoi lunghi capelli
bagnati a stretto contatto con la
sua pelle. Quella pelle che molto era divenuta mia. Quel respiro brucia
sul mio
collo, come se lei fosse qui, a soffiarmici sopra.
Le mani anelano ancora
quel contatto, anelano di perdersi
tra quei capelli.
Mi limito a stringere i
pugni sotto il tessuto dei pantaloni,
a nascondere la mia frustazione.
La pioggia
renderà memorabile tutto ciò, come se ne avessimo
bisogno. Come se non sapessimo già che tutto questo, i
nostri occhi, i nostri
baci, i nostri sapori unirsi, non potremo mai dimenticarlo.
Resta. Un’ultima
preghiera. Questa volta muta.
Lei si volta e inizia a
camminare, lontano da me.
Ci diciamo addio sotto la
pioggia battente. E io,
lentamente, cado a pezzi.
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