Dedicato a:
Shinalia &
EllaPic
Per la bellissima
settimana passata insieme in giro per la Campania. Aspetto l'estate per
replicare quel delirio.
Vi adoro.
Scommettiamo?
Epilogo II.
Pov Alice.
Londra.
Ero
immersa in un sonno profondo, tranquillo e pacifico. Le coperte calde
si modellavano attorno al mio corpo in maniera sin troppo perfetta e
simulavano ciò che più bramavo in momenti come
quello: il dolce abbraccio di Jasper.
Erano
le quattro del mattino quando il cellulare iniziò a suonare
in maniera molesta e insistente, strappandomi al mio meritato riposo
con una violenza inaudita. Speravo che fosse qualcosa di quantomeno
importante o il mio interlocutore avrebbe avuto vita breve. Molto breve.
-
Sono le quattro del mattino e chiunque tu sia spero per te che sia
qualcosa di importante! – strepitai accettando la chiamata e
spostando una ciocca di capelli che mi ricadeva dinanzi gli occhi gonfi
di sonno. Ero andata a letto solo qualche ora prima e la stanchezza si
faceva sentire con peso opprimente.
-
Preparati a fare le valigie e venire a Forks, sorellina! Ti ho appena
ingaggiato per un lavoro. – La voce squillante e allegra di
Rosalie si fece largo attraverso la spessa nube di sonno che minacciava
di prendere il sopravvento nella mia mente. Non la sentivo da almeno
due settimane e aveva scelto proprio il momento del sonnellino per
chiamarmi. Tipico di lei.
-
Non so che diavolo tu stia blaterando e non mi interessa nemmeno
saperlo! Domani devo essere in forma per i preparativi delle nozze di
William e Kate e detto questo ti saluto. Ah, ovviamente la pagherai
cara: stavo dormendo alla grande! – sibilai astiosa,
gettandomi all’indietro sui morbidi cuscini e preparandomi a
chiudere la conversazione.
Rosalie
sbuffò sonoramente, potevo chiaramente immaginarmela mentre
stringeva gli occhi infastidita e si preparava ad una sfuriata con i
fiocchi. – Senza offesa per quei due damerini, ma tua sorella
è più importante! –
Alzai
gli occhi al cielo. – Si, ma non mi dire. Peccato che loro si
sposano e io sono stata assunta come organizzatrice del loro
matrimonio. Tu, mia cara e adorata sorella, non ti sposi e non mi hai
assunto per nessun evento mondiale! Non ti offenderai se ti dico di
andare al diavolo, vero? Perché lo sto facendo proprio ora.
–
-
Ah ah! – urlò lei, facendomi dubitare seriamente
della sua sanità mentale. Che tutti quei flash che era
costretta a sopportare durante sfilate e servizi fotografici le
avessero fritto il cervello?! – Qui ti sbagli. –
Rimasi
un attimo in silenzio,cercando di capire cosa diavolo stesse cercando
di dirmi. – Rose, di che parli? – chiesi cauta,
quasi avessi tra le mani una bomba pronta ad esplodere. Ma nonostante
ciò non mi stupivo più di tanto, con lei la
situazione tendeva sempre al pericoloso.
-
Indovina un po’: Mi sposo! – annunciò
con voce entusiasta strappandomi ogni briciola di sonno mi fosse
rimasta addosso. Bene, se quella non era una notizia shockante non so
nemmeno io cosa fosse. Dio mio, Rosalie sposata! Allora la fine del
mondo era davvero così vicina come predetto dai Maya.
-
Scusa, e il fortunato chi sarebbe?! – chiesi con perfidia,
giusto per farla incazzare un pochino. Naturalmente mia sorella non si
lasciò pregare e mi invitò calorosamente ad
andare al diavolo, iniziando poi a blaterare circa cosa desiderava per
il grande evento.
E
il grande dilemma si palesò velocemente dinanzi ai miei
occhi: chi scegliere tra i Reali D’Inghilterra e mia sorella
Rosalie?!
**
-
Credo di stare per vomitare. – esordì Rosalie,
vestita di tutto punto con un fascinoso ed esagerato vestito da sposa
color panna. Alla fine la mia scelta era ovviamente ricaduta su mia
sorella e dopo aver abbandonato l’evento dell’anno
mi ero recata nella tetra e grigia Forks, decisa più che mai
ad attentare alla mia salute mentale per rendere felice mia sorella.
-
Sono quasi sicura che sarebbe di cattivo gusto, quindi evita.
– brontolai scorrendo con lo sguardo una lunga lista,
così da assicurarmi che ogni dettaglio dei miei progetti
fosse stato rispettato a dovere.
Ignorando
l’occhiataccia della quasi sposa mi concentrai su Bella,
appoggiata alla porta con la faccia di una che desidera stare ovunque
tranne che lì. Anche andare all’inferno le sarebbe
andato bene, pensai con un improvviso moto di tristezza.
-
Bells, tutto ok?! – chiesi con un sussurro, avvicinandomi a
lei e stringendole con delicatezza il braccio. Tutti noi sapevamo bene
quale sforzo fosse per lei stare lì in
quell’occasione e non potei che apprezzarla per quello che
stava facendo per amore di nostra sorella.
Si
limitò a scuotere il capo e in silenziò
uscì dalla stanza, lasciandomi da sola con una blaterante
Rosalie.
-
Senti, datti una calmata e smettila. Rovini il trucco facendo
così e non mi sembra proprio il caso di richiamare Mary per
rifarlo. Ti stai per sposare! Un minimo di allegria. –
sbottai alla fine, innervosita dal suo incessante farneticare.
Tra
le tre lei era quella che aveva avuto il lieto fine che ogni ragazza
brama per sé, vederla lamentarsi era profonda fonde di
irritazione per me. La mia storia con Jasper non progrediva verso
nessun orizzonte e la depressione si faceva man mano largo in me da
mesi, ormai.
Il
solo fatto che io non andassi in giro a lamentarmi come faceva lei non
significava di certo che la mia vita fosse tutta rose e fiori.
Con
un grugnito esasperato uscii anche io dalla stanza, ritrovandomi il
centro dei miei pensieri dinanzi. Non lo vedevo da due mesi ormai e il
fatto che stessimo diventando due semplici conoscenti mi bruciava da
morire.
Quando
era iniziata quella lenta discesa verso il declino della nostra
relazione?!
Non
avrei saputo dirlo con certezza.
-
Ehi, ciao. Ti stavo cercando. – asserì Jasper con
un sorriso, sistemandosi con gesti goffi la cravatta, quasi temesse che
in memoria dei vecchi tempi iniziassi a sgridarlo circa il suo
abbigliamento. Peccato che non ci fosse niente da dire, in quel
momento. Jasper toglieva semplicemente il fiato. Era così
bello che lo avrei volentieri portato via da quella cerimonia solamente
per sottrarlo dagli sguardi bramosi e famelici delle donne in sala.
Dio,
un po’ di contegno! State sbavando, pensai con un guizzo di
furia negli occhi. - Stavo facendo da balia alla sposa e che
Emmett non me ne voglia, sono molto vicina ad ammazzarla. Questa
giornata finirà nel sangue, ne sono certa. –
ringhiai a denti stretti, lasciando che Jasper mi prendesse per mano e
mi conducesse fuori.
Un
ondata di aria gelida mi investì con violenza, facendomi
ritrovare la calma e freddando i miei propositi di vendetta. Docile
lasciai che mi accompagnasse ad una panchina sistemata dinanzi un
rosetto e sedendomi con grazia, aspettai che iniziasse un argomento
qualsiasi.
-
Voglio che tu venga a vivere con me. –
Bene,
stavo aspettando che Jasper dicesse qualcosa, no?! Allora come mai la
mia bocca era spalancata in maniera davvero poco femminile e i miei
occhi sembravano delle biglie in una vasca d’acqua?!
La
distanza, ecco cosa stava logorando la nostra relazione. La maledetta
distanza e il vedersi solamente poche volte l’anno,
perché il mio uomo era impegnato nell’esercito e
per me era impossibile seguirlo.
-
Cosa stai dicendo?! – gracchiai spaventata dalle sue parole.
Mi stava forse prendendo in giro?! – Sai che è
impossibile, verrai richiamato la prossima settimana e dovrai andare
nuovamente in missione! Che modo di vivere insieme sarebbe, me lo
spieghi?! Cambierei casa ma tu non ci saresti lo stesso! –
esclamai con fin troppa enfasi, il viso che velocemente si chiazzava di
profonde macchie rosse. Era felicità o rabbia?
Non
lo so.
-
Sono stato congedato, Alice. Ecco perché sono qui a Forks
senza alcuna fretta di andare via. Possiamo stare insieme, e stavolta
non sarà solamente per pochi giorni. D’accordo,
c’è la concreta possibilità che tra
qualche mese io venga richiamato, ma che senso avrebbe negarsi del
tempo insieme?! Andiamo a vivere insieme! –
asserì, serio come mai era stato. Gli occhi di Jasper
brillavano di una determinazione sconvolgente e prima di rendermene
conto mi ero gettata tra le sue braccia, le mani affondate nei suoi
morbidi riccioli biondi e la lingua che accarezzava la sua.
Mi
strinse con foga al suo ampio petto, le grosse mani che vagavano per la
mia schiena e trovavano con facilità i lacci del mio vestito
da damigella. Non mi preoccupai minimamente del fatto che qualcuno
potesse vedermi, ero con il mio uomo e solo quello era importante.
Leste
le mie dita si mossero sulla sua camicia, sbottonandola e aprendola,
mostrando al mio sguardo bramoso il suo petto dalla pelle glaba e
dorata, quasi fosse una statua levigata dalla mano di un Dio. Mi leccai
le labbra, un incredibile fame di assaporare il corpo di Jasper che
attraversava il mio sangue concentrandosi nel bassoventre, scosso dai
primi accenni della bruciante passione che quei contatti stavano
risvegliando in me.
Lui
rise, accorgendosi della direzione che avevano preso i miei pensieri, e
stringendomi tra le braccia si sollevò dalla panchina,
conducendomi al riparo per potersi dedicare all’occupazione
più bella del mondo: farmi sua.
**
-
Dove diavolo è finita Alice?! –
-
È sparito anche Jasper, come ci si può
sposare se i testimoni non ci sono?! Sempre i soliti! -
** Note dell'Autrice **
Non sono morta, dispersa
o ferita. Sono stata SOLAMENTE 3 mesi senza uno straccio di connessione
a casa, quindi impossibilitata anche solamente ad entrare a leggere i
vostri commenti.
Oggi, tornata a casa da
lezione, ho visto che l'amata lucetta sul modem era accesa ed eccomi
qui!
Allora, spiegazione:
Jasper è un
soldato dell'esercito Americano, un pò come richiamo al
libro.
Alice organizza matrimoni
vip, in omaggio al fatto che nel libro è lei a organizzare
quello di Bella.
La loro relazione
è messa in crisi dalla distanza, finché Jasper
non decide di andare a vivere insieme. Niente matrimonio o figli, per
loro. Per ora... Perchè dico per ora?! Lo scoprirete presto.
Rimane l'epilogo di
Bells, il più lungo e a mio avviso quello che
sarà meno gradito. Vedrete perchè!! Lo
pubblicherò Martedì, è già
scritto ma voglio ampliare qualche piccola parte.
Grazie di cuore a tutti
coloro che hanno commentato, a quelli che hanno iniziato a leggere
questa storia da poco e a tutti quelli che chiedono a gran voce che io
scriva un libro da pubblicare. Vi posso dire che si, c'è un
progetto in corso su questa linea... *sorride arrossendo*
Siete davvero fantastici,
"scommettiamo?" ha superato le 1130 recensioni. Dico solo: WOW.
Ora vi lascio, a
Martedì.
With Love, Vale.
|