Tela

di fellina
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Non so se il regolamento lo prevede. Ho controllato, ma non ho trovato nulla riferito ad una cosa del genere. Anche perché essendo scrittura si dovrebbero utilizzare solo le parole.
Se non si può ditemelo così lo tolgo subito.
Vi prego di recensire, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Per un migliore effetto vi consiglio di scendere a poco a poco, man mano che leggete.

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Kishi-sensei. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.




















Si sedette sullo sgabello e osservò la tela bianca di fronte a sé.

"I tuoi disegni sono belli stilisticamente, però non trasmettono emozioni. Che cosa provi quando li fai? A cosa pensi?"
"Non penso a nulla."
"Uhm, perché non provi a pensare a qualcuno o a qualcosa per cui provi dei sentimenti? In questo modo riuscirai a imprimerli anche nel quadro."




Qualcuno per cui provo dei sentimenti.
Sentimenti.
Ancora non sono bravo con queste cose, non so che cosa dovrei provare in determinate situazioni, e se provo qualcosa non so che nome dargli.
Però sto imparando, sono migliorato molto grazie a Naruto, a Sakura e agli altri compagni.

Prese un pennello dal contenitore che aveva alla sua destra, immerse la punta nell'inchiostro e la avvicinò al tessuto ancora immacolato. Chiuse un attimo gli occhi.

Nii-san…

Sul suo viso si formò una bozza di sorriso mentre sulla tela si definivano i contorni dei capelli di una persona.



Tu mi facevi sempre i complimenti per i miei disegni.
Sono contento di non aver dovuto combattere contro di te nella guerra, anche perché, nonostante fossi un tipo rude, goffo, esaltato, senza stile, eri molto più forte di me e mi avresti battuto.



Il pennello si muoveva sinuoso, tracciando sicuro i dettagli del viso di lui.

Ecco. Di nuovo.




Perché? Anche se penso ad altro spunta sempre lui. Suigetsu. Da quando l'ho incontrato durante la guerra mi ritorna sempre in mente.
Devo non pensare a niente per riuscire a disegnare normalmente.



E' complicato. Troppo.
Che nome dovrei dare a questo sentimento?




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