Tutto il tempo del mondo
~ Tutto il tempo del mondo.
Non avevi mai pensato a come morire, o forse lo
avevi fatto tante di quelle volte da non rendertene neanche conto.
Ma tu non
hai paura di morire, sai per chi lo stai facendo, sai che non ci sarà niente ad
aspettarti e questo ti rende tranquillo.
Sei cinico fino al midollo, Jack. Te
lo diceva sempre anche il tuo fottuto
migliore amico. Perchè lo era, vero Jack?
E ora, che ti ha sparato e
ucciderà la persona per cui ti sei sacrificato e che hai impiegato una vita a
proteggere, è ancora il tuo migliore amico?
Ti credevano cattivo... Si
suggestionavano anche solo se gli rivolgevi qualche occhiata e si spaventavano
per il tuo essere così incredibilmente razionale.
Nessuno ha mai capito com
eri in realtà. Lo aveva capito solo una persona, che è morta tempo fa', che non
è mai esistita.
Però non sei pentito di questo errore, anche se ti ha segnato
e sei ostinato a non ammetterlo per quel maledetto orgoglio che ti
ritrovi.
Hai sempre cercato di dare tutto alla tua piccola Syd, nonostante
non eri quasi mai a casa, ma di nuovo, lo stavi facendo per lei.
Ti ha
salvato, no? Senza di lei probabilmente saresti stato devoto a quel maledetto
progetto di Rambaldi. Sydney vale per te più di quanto tu sia mai riuscito a
dimostrarle. Lo sai tu e lo sa' lei. Tua figlia è sempre bellissima e sai che
rimarrà così: orgogliosa, determinata, giusta, buona.
La vedi andare via, ma
va bene. Preferisci che sia lei, in fondo, a combattere Irina. Avresti ancora
quei tormenti delle notti di vent'anni fa', avresti esitazioni all'ultimo
minuto, perchè sei troppo debole, Jack.
Sai, però, che anche se volessi
combatterla è troppo tardi ormai. Non lo avresti mai detto Jack, ma stai
morendo.
Vedi la macchina mettersi in moto... La tua piccola sta' andando
via.
Sai che non la rivedrai più, sai che non potrai mai più perderti nei
suoi caldi occhi, pensando a quanto sia fiero di lei.
Le vuoi bene, la ami e
lei lo sa, glielo hai detto.
Cadi per terra, ansimando.
Sei stanco, vero
Jack?
Ti stanca perfino respirare, il tuo solito carattere ti porta a pensare
che la morte ti stia ridendo addosso, che stia giocando con te. E allora ti
ritrovi a pensare di voler morire il più in fretta possibile per poterla
guardare e riderle in faccia.
Hai fatto tutto quello che dovevi fare, ti fidi
di tua figlia, sai che sarà al sicuro e non farà stupidaggini.
Nonostante
questo, ti manca qualcosa. Qualcosa che ha il valore di una " soddisfazione
personale ".
Scendi giù nel sotterraneo, dove tua figlia ha sparato quello
che credevi il tuo migliore amico per te.
Sorridi impercettibilmente, sai già
che lo troverai vivo, ma gli renderai la vita impossibile. Lo trovi a parlare da
solo, il potere ha dovuto dargli alla testa, di sicuro.
Quando si accorge di
te ti sorride, gli occhi spiritati: " Jack, non volevo spararti ".
Si certo.
Immagini che non volesse uccidere nemmeno sua figlia e sua moglie.
" Posso
farti vivere per sempre ", continua.
Ma nemmeno questo ti interessa. E'
patetico per te, se pensa che vivere per sempre possa renderlo felice. Sai che
lo scopo della natura è quello di nascere e di morire, non hai intenzione di
essere tu a cambiare questa cosa.
" Jack, abbiamo tutto il tempo del mondo
".
Certo Arvin, tu lo hai. Jack, uomo realistico e maledettamente
patriottico, preferisce avere il tempo che basta.
" Hai sconfitto la morte,
Arvin " gli dici. Tu non hai paura della morte, sai che ti ricorderanno per
sempre " Ma non hai sconfitto me ".
Premi il pulsante della bomba e chiudi
gli occhi, mentre ti invade calore e ascolti il rumore ormai ovattato dello
scoppio.
L'unico pensiero che ti sfiora è quello del volto sorridente e
finalmente di tua figlia e vedi di nuovo la tua Laura, una persona che non
esiste.
E' finita Jack, sei
morto.
A te, se sei arrivato fin qui.
A te, che hai letto e non hai niente da dire.
A chi, come me, ha una persona a cui dedicarla.
A te papà, perchè non ci sarà giorno in cui smetterò
di amarti.
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