J.

di Nadir de Orpheus
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VI
The Closing Circle.

Io mi ricordo di lei.
Mi ricordo come è arrivata su questo terrazzo, senza spiegarmi perché proprio questo posto, che non ha una vista spettacolare sulla città grigia resa scintillante dalla pioggia. È solo un terrazzo, e lei camminava qui sopra come se danzasse. L’ha osservato tutto, percorso tutto, in ogni angolo.
Ed io, dietro di lei, accanto a lei. Ha scelto un angolo e si è seduta, semplicemente. Io, accanto a lei.
Intanto si apriva il cielo, un poco, verso ovest –e c’era il tramonto, di un arancio scuro e nuvole ingrigite rese blu dalla luce. Lei sembrava arrossire. E non ha detto più una parola, Julia, ma mi ha sfiorato impalpabile una guancia, le labbra con le proprie, e si è sdraiata sul cemento.
Nemmeno io ho parlato. Mi sono trattenuto sulla bocca la sensazione evanescente di quel bacio dato al ricordo di lei, e mi sono disteso accanto al suo corpo irreale. A lungo, ci siamo guardati negli occhi –e le ho trasferito un Ti amo, che non so se lei abbia percepito. Però ha sorriso. Dolcemente.
Le sue palpebre ora sono abbassate. Sta svanendo. Sembra affondare nell’acqua.
Io sono un lupo.
Resterò qui finchè non sorgerà la luna, e le canterò questo amore senza vita e senza passato –canterò d’ululati il dolore scarnificante che mi attraversa le membra e le squassa in singhiozzi, e poi, smetterò di cantare. Smetterò di fare ogni cosa. Resterò qui, ancora un po’.
Con gli occhi cementificati nel punto in cui lei era distesa, e non sarà più.
Già ora, non è più. Julia è scomparsa. La mia metà, è svaporata nella nebbia. Julia.
Julia.
La mia Julia.

 


Questa era la fine.
Non ho ancora risposto alle recensioni (mea culpa) ma intanto volevo concludere la storia.
Spero che sia piaciuta a qualcuno <3





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