I Quattro Demoni del Cuore

di Mari Ace
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 Altro stupido capitolo = u = Perdono = u = *si arrampica sul banano*
 
 
Aveva pianto tutta la notte, nel suo letto. Era strano, non ricordava più neanche come si piangesse e che sapore avessero le lacrime.
Appena vide le luci dell’alba filtrare dalle tende blu della finestra e posarsi sui suoi occhi stanchi e brucianti, si alzò, anche se a fatica. Si diresse in bagno e notò i suoi occhi gonfi e rossi.
-Oggi… non vado a scuola. Non morirò per un giorno d’assenza.- sussurrò a sé stesso tirando su con il naso e aprendo il rubinetto dell’acqua fredda.
Si rinfrescò il viso e si guardò un’ultima volta allo specchio. Quei 4 mesi, per quanto monotoni fossero di fondo, in realtà, gli avevano cambiato la vita. Lui stesso era cambiato.
Era più dolce e più sensibile di prima.
-A cosa pensi?- il rosso era appoggiato allo stipite della porta del bagno e lo osservava con quelle pozze verdacqua.
-A quanto mi sono rovinato tenendoti appresso.- rispose scontroso. Voleva essere scontroso. Detestava quel cambiamento, così radicale, del suo carattere.
-Bel pensiero! Cosa vuoi per colazione?-
-Niente. Assolutamente niente.- ritornò a passi lenti in camera e si buttò sul letto, stanco.
-Coraggio, non vorrai mica digiunare!- sorrise rassicurante e sparì nella cucina. Ryuuji lo seguì, anche se di controvoglia, come un cagnolino obbediente. Si sedette con un tonfo sulla prima sedia che gli capitò a tiro e poggiò i gomiti sopra al tavolo reggendosi la testa con la mani.
Hiroto si voltò con in mano un piatto di fumanti takoyaki.
-Sono a forma di pesce?- chiese il ragazzo con la coda osservandoli affamato.
-Sì, so che sono i tuoi…- non fece in tempo a finire, che l’altro continuò per lui.
-…preferiti!- gli rubò il piatto dalle mani –Quindi sono tutti miei- iniziò ad abbuffarsi. Era da tanto che non ne mangiava uno. Il negozio che li faceva ed in cui andava sempre, chiuse. Non ne aveva più mangiati altri perché quelli li considerava unici, il loro sapore era difficile da descrivere. Si stupì di quanto ci somigliassero quelli fatti dal suo, ormai, amico; anzi, sembravano proprio gli stessi, non poteva confondersi, non proprio lui che ne andava pazzo e rimaneva anche fino all’orario di chiusura per mangiarne fino a saziarsi del tutto!
-Hai fame, a dispetto di quanto hai detto prima- disse l’albino con il sorriso, come sempre, sulle labbra.
-Ho fame se c’è qualcosa di buono da mangiare- con la bocca ancora piena del precedente boccone, ne addentò un altro emettendo versi di approvazione.
-Si vede!- si sedette accanto a lui osservandolo.
Quando se ne accorse, il pistacchietto, arrossì violentemente. Non gli era mai accaduto d’imbarazzarsi per un semplice sguardo, proprio lui che di sguardi ne riceveva a bizzeffe.
Mangiò tutto con foga e tornò in camera, cercando un riparo da quello psicopatico di cui non sapeva ancora le reali intenzioni.
-P-p-perché cavolo mi hai seguito?! Voglio stare da solo!- gli urlò contro quando lo ebbe davanti.
L’altro, in risposta, alzò le mani.
-E stammi lontano il più possibile! Non approfittarti di me e del fatto di quelle cose sessuali, brutto pervertito!- continuò indicandolo, con la faccia paonazza. Per la prima volta vide sul volto del rosso un’espressione diversa, sorpresa.
Probabilmente era sconcertato da ciò che gli aveva detto. Dopotutto lo aveva solo guardato, come facevano in molti, non c’era nessuna intenzione di fondo.
-Ok- rispose assecondandolo ed avendo ancora quell’espressione in viso. Uscì dalla stanza però rimase sulla porta d’ingresso, per evitare di superare i 20 metri massimi di distanza. Incrociò le mani al petto e chiuse gli occhi cercando di pensare. Non aveva ancora trovato il modo di risolvere le cose che aveva incasinato, infondo, era stato lui stesso a fare tutto quel macello e adesso doveva pagarne le conseguenze.

 
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AnColo dell’AutriciA:
 
È corto anche questo D: Ma GIURO che non l’ho fatto apposta ç u ç E non mi mancavano neanche le idee, solo che mia sorella mi chiamava e l’ho stoppato così D: Prometto che il prossimo sarà più lungo D:
Spero, comunque, che vi piaccia lo stesso ° u ° Ci sono già accenni amorosi Ù u Ù *guarda con una faccia da pervertita Hiroto e Ryuuji*
Ryuuji: Smettila di guardarci così -/////-
Voi e la GazelxBurn siete le uniche coppie yaoi su cui scrivo e che mi piacciono veramente a parte la GouenGaze che definisco het ° u ° Lasciami volare con la fantasia Ù u Ù
Hiroto: Non ha tutti i torti ^^
Ryuuji: E tu smettila di sorridere! Scommetto che sorrideresti anche se ti torturano!
Hiroto: I sorrisi rendono più colorata e felice la vita ^^
Giusto, Maestro! ° u ° Non come te che hai sempre il musone ° u °
Ryuuji: Grazie per la lezione di vita = u = *se ne va in camera sua*
Hiroto: Aspettami, Ryu-chaaan ^^ C’è la troupe dei “Tudors” che voglio riprenderci mentre zzozzoniamooo ^^ *si chiude in camera con lui e si sentono urla e strepiti*
Esagerati ° u ° *si chiude il sipario ma come al solito s’inceppa*
Non potete chiuderlo con una corda, come ai vecchi tempi? ° u ° *la chiude lei anche se con un po’ di fatica*




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