L’ho scritta in un momento di lucidità dopo
un pomeriggio di febbre alta e mal di testa cane dovuto - ora ho scoperto
cos’ho…- alla mononucleosi che mi ha attaccato un mese fa e che ancora non mi ha
lasciato! Non preoccupatevi…sono ancora viva, e la degenza mi permette di poter
scrivere di più!
Guardiamo sempre i lati positivi…^^
Grazie a chi si è interessato della mia
salute e a Gigia 990 che mi ha addirittura dedicato una sua splendida ff
!!!
Padfoot
Se adesso non vuoi sposarmi, ti vuoi
mettere con me?
Spiegatemi…cosa c’è di tanto
sconvolgente nelle parole “Mi vuoi sposare?”
Esatto…non ci trovo niente di
assolutamente tremendo nemmeno io…anzi…se mi trovassi dall’altra parte
scoppierei a piangere di gioia, salterei al collo del mio lui e comincerei a
strillare felice una serie di “SI, SI, SIIIIIIII!!!!!!!”…
Meno male che sono nato maschio
allora…di certo mi verrebbe il voltastomaco a fare una scenata come questa che
fa venire il diabete solo a leggerne la descrizione…
Però avrei preferito avere la
faccia insalivata dalla caterva di baci che mi aspettavo, piuttosto che vederla
voltarmi le spalle e tornare a
sparecchiare la tavola…
Mia madre certo non ha
contribuito dandole una lunga serie di incarichi…
Ok…meglio fare un piccolo passo
indietro e spiegarvi un po’ come stanno le cose davvero.
Mi chiamo Ron.
Penso che mi conosciate tutti,
vero?
E penso anche che conosciate la
mia amica…Hermione…
Ecco…non chiedetemi che cosa mi
sia passato per la testa…ma le ho proprio detto quelle parole, così…senza
rifletterci…senza rendermi conto che ho ancora 17 anni compiuti da poco più di
cinque mesi, che devo ancora cominciare l’ultimo anno a Hogwarts e che non
stiamo nemmeno insieme.
Ovviamente lei mi ha guardato
come se avessi gravi problemi mentali e che la cosa migliore in quel momento era
starmi il più lontano possibile, onde evitare di esserne contagiata o di finire
tra le grinfie di questo pazzo.
E io che mi aspettavo i
bacetti…
Ora mi trovo in uno stato di
forte depressione seduto sul mio letto con Harry che si contorce dalle risate
accanto a me.
Ho dovuto dirglielo…è il mio
migliore amico…solo che da migliore amico lui avrebbe dovuto capirmi…
Lo guardo un attimo mentre
soffoca le risate contro il mio cuscino singhiozzando convulsamente.
Posso ucciderlo?
“Le…le…le hai chiesto davvero…’mi
vuoi sposare?’”
Mi chiede asciugandosi le lacrime
con il dorso della mano.
“Si…”
Rispondo io colpevole.
Harry torna a sfogarsi contro il
cuscino.
Giuro che adesso lo faccio
davvero fuori.
“E lei…?”
Mi chiede ancora riemergendo
tutto rosso e sghignazzante.
“Perché mi chiedi di ripetertelo
quando sai già come si sono svolti i fatti?”
“Dio…povera Hermione…”
Lo guardo sconvolto.
“Povera Hermione?! Harry…POVERO
RON!!!”
“Ron insomma…ragiona…non è
normale quello che le hai detto…prima del matrimonio ci sono tali e tante di
quelle cose…Piuttosto…invece di dichiarare la tua proposta di nozze perché prima
non le dichiari il tuo amore?”
“SEI PAZZO!?”
Harry mi guarda sottecchi.
“Io sarei quello pazzo? Non tu
che hai superato qualche passaggio…?”
“Io…io…non è colpa mia…non volevo
dirglielo davvero…io non mi sono nemmeno accorto che mi stavo muovendo verso di
lei…e ho sentito come dei fili che mi trascinavano…e la mia voce l’ho sentita
così lontana…come se mi trovassi in un sogno…non ero in me…io…”
In quel momento irrompe nella
stanza Ginny, ed Harry improvvisamente trova parecchio interessante il pavimento
della mia stanza…
Come se non lo sapessi che quei
due si sono lasciati qualche mese fa per un inspiegabile, pazza e insulsa
ragione di Harry…
Mia sorella ha pianto un sacco…la
sentivo dalla mia stanza…e da quando Harry è tornato qui a casa mia dopo
essersene andato definitivamente da casa dei suoi zii, questi due non osano
nemmeno guardarsi in faccia o rivolgersi la parola.
Comunque…sorvolando su questo
angosciante particolare e tornando alla mia disastrosa vicenda…
“Non preoccuparti, Ron…non è
stata colpa tua…è stato uno scherzo di Fred e George…uno davvero di pessimo
gusto…hanno testato su di te il loro ultimo ritrovato magico…la pozione dichiarante…quella proprio
adatta ad una proposta di matrimonio…”
Guardo mia sorella con tanto
d’occhi.
“IO QUEI DUE LI
DISINTEGRO!!!”
“Non sfiatarti inutilmente…ci stà
già pensando mamma…Hermione è rimasta davvero scossa…”
Sospira tristemente la sorellina
sedendosi all’angolo del mio letto accanto a me.
“Hermione è rimasta scossa?”
Chiedo con un filo di voce…la
cosa non è che mi piace molto…
Ginny annuisce.
“Si…è in camera mia…seduta sul
suo letto…con lo sguardo perso nel vuoto…dovresti parlarle, sai?”
Guardo Ginny come se mi avesse
proposto di mangiare in un sacchetto di Caccabombe.
“Cosa…?”
“Si…decisamente è la migliore
cosa…”
Incalza Harry alla mia
destra.
“E…che le dico?”
Il moretto da una scrollatina di
spalle, senza perdere di vista il pavimento neanche per un attimo e mi consiglia
di dirle cosa veramente è successo.
Saggia idea…
Mi alzo risoluto e vado nella
stanza che mia sorella ed Hermione condividono.
Hermione è davvero lì e appena ha
sentito che avevo aperto la porta si è voltata e, nel riconoscermi, è
arrossita.
Le gambe hanno preso a farmi
‘Giacomo Giacomo’ davanti una così soave visione…
Questa ragazza riesce a
intenerire anche con un piccolo gesto!
“Scusa…sono entrato senza
bussare…”
“Non fa niente…”
Mi dice sorridendomi
imbarazzata.
Ora non ho solo le gambe flaccide
e deboli, ma pure un attacco di tachicardia.
“Volevo parlarti…posso
sedermi?”
Chiedo con una vocetta acuta e
poco virile.
Lei si sposta un po’ per farmi
posto e io mi siedo insieme a lei sul suo letto.
Aggiungo al mio malessere un
forte senso di pesantezza allo stomaco.
…
Che sia gastrite?
“Dunque…volevo dirti…quello che
ti ho detto…me l’ha fatto dire una pozione di quegli idioti dei miei
fratelli…”
“Si…me l’ha detto Ginny…”
Mi informa lei.
Argh…un crampo al piede! DIO CHE
MALE!!!
Cerco di nascondere il mio dolore
e le mie smorfie con dei sorriseti idioti che lei non vede: è troppo interessata
al pavimento.
Ma è così affascinante?!
“Comunque sia…non
preoccuparti…non te l’avrei mai detto.”
AH!!! QUESTO CRAMPO MI STA’
UCCIDENDO!!!
Ehi…perché le vedo gli occhi
lucidi?!
“Hermione…?”
Provo a chiedere…
“Scusa…mi sono illusa per un
attimo che tu…E così…non l’avresti mai detto?”
Forse saranno gli strascichi
della pozione di Fred e George…forse è il sonno che mi stà mangiando vivo o il
crampo al piede che mi sembra un violento monito…l’ho adagiata lentamente verso
il letto e l’ho baciata…e lei non
ha opposto resistenza…anzi…sembrava che non le dispiacesse…
Non riesco a fermarmi.
Mi sento come impazzito.
La desidero adesso con tutto me
stesso…con ogni fibra del mio corpo…con ogni singola cellula che mi compone…
“Ti voglio Hermione.”
Hermione mi spinge via
spaventata.
“RON SMETTILA!!”
Che è successo?
La guardo allarmato: la camicia è
aperta e le mie mani sono sul suo seno.
“Hermione…io…non lo so…io…”
“Ti prego…lasciami sola.”
“Hermione…”
“Ti prego…”
Mi guarda con gli occhi lucidi e
spaventati.
“Per favore...”
Non posso vederla così.
Mi alzo dal letto…do una
sistemata alla maglietta piuttosto sgualcita…mi abbottono il jeans stranamente
slacciato e corro via dopo averla salutata.
***
Sono di nuovo in camera mia.
Sono di nuovo in uno stato di
forte depressione.
Harry è di nuovo accanto a me…ma
non ride.
Anzi è fortemente
preoccupato.
Come me, d’altronde…
“Hai cercato di violentare
Hermione?!”
“E senza che io me ne accorgessi.
Ti giuro, Harry…non volevo farlo…non ricordo nemmeno quello che le ho detto…cosa
ho fatto…ricordo solo che ad un certo punto l’ho fatta distendere è l’ho
baciata. Poi che lei mi spingeva via spaventata e che era quasi nuda.”
Lo guardo ansioso.
“Che sia effetto della pozione di
Fred e George?”
Harry scrolla le spalle.
“Dovresti chiederlo a loro, non a
me…”
Chino il capo e prendo la mia
testa tra le mani.
“Mio Dio…come ho potuto?”
“Non eri in te…questo è
certo…”
“Davvero?”
Chiedo poco convinto.
D’altronde…ho sempre fatto dei
sogni piuttosto…osè…che vedevano me ed Hermione nelle pose e nelle situazioni
più oscene.
Magari ho seguito solo il mio
istinto…
“Bhè…si…dici di non ricordarti…di
essere come in trance…non potevi di certo essere cosciente…”
“Hermione non vorrà più
vedermi.”
Sono sull’orlo delle lacrime.
…e chi se ne frega se sono un
uomo…
“Ron…dovresti…dovresti
riconquistarti la fiducia di Hermione…e sarebbe una buona cosa se quello che è
successo fosse davvero di nuovo colpa di Fred e George…”
“E come la riconquisto?”
“Non chiedere a me amico…hai
visto come sono bravo con le ragazze…”
“OK!”
Esclamo.
Harry mi guarda allarmato.
“No, tranquillo non ti
mangio…”
Lo rassicuro io.
Harry mi sorride, ma è sempre
nervoso.
“Dunque…”continuo “Io riconquisto
Hermione e tu riconquisti Ginny.”
Arrossisce di botto e comincia a
balbettare come un idiota.
“Non posso…lo sai…non posso
mettere a repentaglio anche la sua vita…Voldemort l’ha già attaccata…non vorrei
che…”
“Non fare il melodrammatico,
Harry…non è il caso! Tu riconquisti Ginny e io conquisto Hermione. Punto.”
Lui scuote il capo.
“Non capisci, Ron…non posso
davvero…”
“Harry…dai retta a me…per quanto
sia mia sorella e non vorrei vederla tra le braccia di nessuno…sia tu che lei
avete bisogno l’uno dell’altra. E non negarlo. Ne hai bisogno tu per potere
andare incontro a…”
“Al mio destino? Voldemort? A una
morte certa?”
Rabbrividisco.
Non posso pensare di poter
perdere il mio migliore amico…
“Non pensarlo neanche! Tu lo
batterai! Altro che morte! Sarai un eroe!”
Sbuffa infastidito.
“Ok…non hai bisogno di altra
fama…hai ragione, scusa…è solo che…dai Harry! Sai che devi farlo!”
Sembra pensarci su un attimo…poi
annuisce.
“Non porterà a niente di buono.
Ne sono convinto!”
Poi si volta verso di me e mi
dice risoluto…
“Tu però arriverai ad Hermione
con le buone maniere!”
“Certo!”
“Promesso?”
“Promesso!”
“Bene…e ora a letto. Sto morendo
dal sonno.”
Harry mi sembra un po’ più
allegro…
***
E’ sicuramente mattina.
Lo capisco dalla debole luce che
filtra tra le tende.
Ma non capisco bene che ore
sono…e nemmeno da quanto tempo sono sveglio.
Credo che sia finito del tutto
l’effetto della pozione di ieri, perché adesso sono tornato il codardo di
sempre.
Io non potrò mai corteggiare
Hermione.
Insomma…non posso!
Siamo troppo diversi…lei è così
bella…intelligente…
Si, mi piace davvero tanto
ma…
Santo cielo…e se penso che ieri
l’ho baciata e le ho pure chiesto di sposarmi…
Mi sento morire...
Non può essere vero…
Mi sfioro con due dita le
labbra.
Sembrerà scemo, ma non riesco
ancora a crederci…
E non credo che ricapiterà
più.
Lo spero…
Ma dubito fortemente.
E poi come…?
Come posso riconquistare
Hermione?!
Chi me lo dice è bravo…
Allora…analizziamo il punto della
situazione.
Mi sono innamorato di
Hermione.
Questo ormai mi sembra chiaro e
noto a tutti, o mi sbaglio…
A questo punto mi sembra più che
giusto farle sapere i miei sentimenti per lei che non corrispondono
all’irrefrenabile voglia di fare sesso con lei e di sposarla.
…
Mi giro verso il cuscino e
comincio a darmi del bugiardo disgraziato.
“L’autocommiserazione è una
brutta cosa, Ron…lasciala fare a chi ne ha veramente bisogno…”
Mi borbotta Harry alla mia destra
mentre mi guarda, ancora rincoglionito dal sonno, comodamente seduto sulla
branda dove ha dormito.
“Io…non…Harry…Hermione…non…io…mi
faccio schifo…sono…è orribile…non posso…io…”
Harry mi guarda basito. Poi
scuote un po’ il capo e mi annuncia:
“Tu hai bisogno di una bella
doccia, amico!”
E detto questo mi trascina verso
il bagno dove mi chiude e mi dice da dietro la porta di non uscire prima di
essermi svegliato, lavato e sbarbato.
***
Ah!
Una doccia rinfrescante è proprio
quello che mi ci voleva…
Fresca…
Rilassante…
Rigenerante…
Sarei rimasto lì sotto per tutto
il giorno!!
Ho perso più di mezz’ora a fami
bello…
Mi sono rasato per bene…ho messo
il dopo barba…
Cavolo!
Sono davvero uno schianto!
Hermione così non potrà proprio
resistermi!
Grazie Harry: ti devo la
vita!!
…
Ops…
Ho dimenticato i vestiti!
Certo…dopo tutta questa toletta
non posso rimettermi il pigiama sudato e puzzolente che indossavo prima…
Cielo!
Meno male che mamma ha messo le
mutande a stendere qui in bagno…
Almeno queste sono pulite…
Bhè, si…proprio queste sono
quelle che gradisco mettermi meno…
Tutte rosse con la scritta sul
davanti “BACIAMI”.
L’anno scorso Fred e George erano
in vena di spirito e hanno regalato a ogni componente della famiglia un paio di
mutande a loro senso spiritose…
Io quell’anno stavo con Lavanda
Brown e trovarono molto appropriata la scritta.
Per fortuna che le mutande vanno
sotto i pantaloni…altrimenti non le avrei messe proprio mai!!!
Comunque…
Non è mica un problema…
Mi metto l’accappatoio ed
esco.
Detto fatto.
Appena metto il naso fuori dal
pianerottolo mia madre sembra quasi lì fuori ad aspettarmi.
“Ecco dove eri finito! Ti sei
rinfrescato un po’, tesoro? Con questo caldo, certo…è sempre meglio…però
dovresti asciugarti i capelli…”
“Ora li asciugo mamma…”
“Tò! C’è un buchetto nel tuo
accappatoio!”
“Dove?”
Chiedo guardando in ogni punto
dell’accappatoio bianco.
“Ma qui! Sulla spalla!
Su…toglitelo che mammina fa in un attimo!”
“Ma…mamma…che dici…?!”
“Ma si, dai…ti vai a vestire
subito, subito e poi vai a fare colazione!”
Non mi sono accorto proprio di
niente.
Mia madre mi ha lasciato in
mutande nel bel mezzo del pianerottolo mentre lei entrava trotterellando
allegramente in camera di Ginny.
Se non avessi dovuto percorre
mezzo nudo un paio di piani avrei potuto anche azzardare una corsa fino alla mia
camera!
Ma non potevo rischiare…
Busso alla porta.
“Ti prego…apri…”
La porta effettivamente si
apre…ma non è mia madre.
È Hermione che mi guarda
preoccupata: i suoi occhi indugiano per un momento sulla scritta sulle mie
mutande.
“BACIAMI”
Chiude spaventata la porta.
“HERMIONE! NON E’ COME
CREDI!!!”
***
Lo uccido.
Vi giuro che lo uccido.
Ancora un minuto.
Il bambino non sarà più il
sopravvissuto.
Stà soffocando le risate nel
cuscino da un buon quarto d’ora e io mi sto trattenendo dall’istinto di fargli
la maledizione imperio e di fargli ballare la macarena davanti a Ginny con
indosso solo le mutande di papà con su scritto “I’M SO SEXY”.
Bene…
Adesso si è deciso di darsi una
calmata.
Mi guarda ancora
ridacchiando.
Bell’amico…
“E ora che intendi fare?”
“Che devo fare, Harry…il full
monthy? Il servizio completo? Mi presento davanti a lei facendo roteare le mie
mutande sulla testa?”
“Perché non le dici come sono
andate davvero le cose?”
“No.”
“Perché?!”
“Perché l’ultima volta che ci ho
provato le ho messo le mani adosso.”
“Ma dai…non sei ancora sotto
l’effetto della pozione di Fred e George…puoi controllarti adesso!”
“Tu dici?”
“Certo!”
Mi guarda per un attimo e la sua
sicurezza cede.
“Bhè…”
Mi dice un po’ preoccupato.
“Basta che non lasci che il tuo
sguardo scenda in punti un po’…bhè sai…come posso dire…”
“Zone off limits.”
“Precisamente.”
Mi conferma Harry.
“Le parlo?”
Harry mi annuisce convinto e io
mi alzo risoluto.
“Le parlo!”
Vado per aprire la porta della
mia stanza ma da questa entra con la delicatezza che solo un uragano può avere
la mia cara sorellina che non mi dà nemmeno il tempo di darle il buongiorno che
mi stampa cinque dita sulla guancia da poco sbarbata urlandomi:
“PORCO!”
“Non mettertici pure tu!”
Replico io massaggiandomi la
guancia.
“Ah no? Tu hai fatto una cosa
davvero vomitevole! Povera Hermione! E’ in camera a piangere! Per la terza volta
in neanche 24ore! Dovrebbero darti un premio, sul serio!”
“Sai benissimo che ne la prima,
ne la seconda volta ci colpo io, ma i cari Fred e George! E non ci colpo neanche
per la terza!”
“E sentiamo, grande genio! Quale
pozione hai bevuto questa volta?”
“Nessuna.” Rispondo pacatamente
io.“Mamma mi ha semplicemente sfilato di dosso l’accappatoio senza pensare alle
conseguenze e io l’ho inseguita. Non pensavo che Hermione…”
Mi fermo.
Sono arrossito ripensando alla
scena.
Dio che figuraccia…
“Scusa, Ginny…vado a parlare con
lei.”
“Va bene…scusami tu per averti
schiaffeggiato…”
Ginny si sposta con aria
dispiaciuta.
“Ron…”
La guardo.
“Non sarebbe meglio se ti
mettessi qualcosa?”
Mi guardo: indosso ancora solo le
mutande con su la scritta “BACIAMI”.
***
Mi sono infilato rapidamente un
paio di pantaloni e una maglietta presi a casaccio dal mio armadio e a piedi
scalzi mi sono avviato verso la camera di Ginny.
Hermione era lì.
Seduta con le spalle appoggiate
al muro e con lo sguardo perso verso la finestra.
Appena mi vede si morde il labbro
e arrossisce furiosamente.
“Posso parlarti?”
Esita.
Come darle torto…
Ma poi annuisce lentamente.
Forse ho qualche speranza!
Stò per sedermi ai piedi del suo
letto ma lei mi ferma…
“No…”
“Come?”
“Potresti…potresti sederti sul
letto di Ginny, per favore?”
Poverina.
Mi faccio schifo…
Ai suoi occhi ora sono solo un
maniaco pervertito, e non un ragazzo innamorato.
Mi siedo sul letto di mia
sorella.
Proprio di fronte a lei.
Dio…come vorrei poterla
abbracciare in questo momento…chiederle scusa per tutto quello che è successo
con le parole più profonde e più toccanti che si possano dire.
“Perdonami. E’ un continuo
malinteso…”
“Tra poco torno a casa.”
“Come? E…e perché? Non restavi
qui fino alla fine delle vacanze? C’è il matrimonio di mio fratello…sei
invitata!”
“Ginny viene con me…dobbiamo
anche cercare i vestiti adatti per l’occasione…e poi sia a me che a lei ci
farebbe bene un po’ di tempo tra donne…”
“E il tempo tra donne non lo
potete trascorrere qui come avete sempre fatto?!”
“Ron…per cortesia. Ho bisogno di
un po’…”
“…di un po’…?”
Incalzo io.
“Di non vederti, ecco.”
Resto spiazzato dalla
risposta.
“E…e anche Ginny…ne avrebbe
bisogno…sai…per Harry…”
“Io e te non siamo mai stati
insieme! Ginny e Harry, li posso capire…ma io e te…?!”
“Hai già dimenticato i recenti
avvenimenti?”
Mi chiede senza guardarmi.
“No…come potrei?”
Lei annuisce.
“Baciarti è stata la cosa più
bella che mi sia mai capitata, Hermione. Mi dispiace solo di aver rovinato tutto
per colpa di una sciocca pozione.”
Hermione non risponde.
Tira su le ginocchia e le cinge
con le braccia.
“Posso chiederti un’altra
possibilità?”
Azzardo io.
“Non adesso, Ron.”
Lo sapevo.
“Ti capisco perfettamente,
Hermione…è solo che io volevo che tu sapessi che…”
“So dell’accappatoio e di tua
madre, non preoccuparti. Non è stata colpa tua neanche questa volta. Ti
credo.”
Fiuuuu…meno male…
“Però…sono un po’ stravolta…devi
ammettere anche tu che se non ci fosse stata la pozione non ti saresti mai
avvicinato a me…e…”
“In questo momento sono sobrio e
lucido e vorrei tanto baciarti.”
E ora che ho bevuto?
Veritaserum?!
Hermione non risponde.
“E vorrei anche poterti dire
quanto sei bella…intelligente e che…ti amo tantissimo.”
Mi guardo nervosamente le mani.
Non posso credere di essere
riuscito a dire quello che ho detto…io…non posso crederci!
Ce l’ho fatta!
E senza tentare di
violentarla!!!
“Non posso crederti, Ron.”
“Perché?”
Il mondo mi piomba adosso in un
solo istante…
‘azzo quanto pesa…
“Perché adesso non sarei in grado
di riconoscere l’effetto di una pozione dalla tua sincerità.”
“Anche se fosse l’effetto della
pozione, Hermione, sai meglio di me che si tratterebbe di tirare fuori quello
che già uno prova! Io voglio davvero amarti Hermione! Voglio davvero baciarti
per tutta la notte! E…ti sembrerà assurdo…ma voglio davvero sposarti! Non ora,
ovvio…ma dopo Hogwarts, magari…dico…wow! Io e te! Finalmente! Dopo tutti questi
anni che cerco di avvicinarmi…”
“Ron…ti prego…devo finire la
valigia…”
Annuisco tristemente e
sconfitto.
“Ok…allora…io…io sono di la…se
hai bisogno di me, fai un fischio,d’accordo?”
“D’accordo.”
“Bene…allora…allora vado…”
E detto questo esco chiudendo la
porta alle mie spalle.
Mi ci appoggio triste per qualche
istante.
Poi sospiro e decido che è meglio
tornare in camera mia, ignorando mia madre che strilla che la colazione è pronta
da ore.
E chi se ne frega…
***
Non posso ancora credere a quello
che ho visto.
In camera mia Harry e Ginny
chiacchieravano animatamente come due persone civili.
Credo che la mia mandibola mi
abbia sfiorato l’alluce.
Beati loro…
“Ehi Ron! Allora come è
andata?”
Chiede allegra e fresca mia
sorella.
“Mi sono dichiarato.”
“Colpevole?”
Sghignazza Harry, visibilmente
rosso per l’eccessiva vicinanza di Ginny.
“Innamorato.”
Rettifico io.
Ginny e Harry spalancano gli
occhi.
“Le hai davvero fatto la
dichiarazione?”
Esclama mia sorella
sbalordita.
“E senza nessuna pozione?!”
Chiede ancora più sbalordito
Harry.
“Ma tanto non è servita a
nulla.”
“C-che vuoi dire?”
Mi chiede Ginny sbattendo le
ciglia un paio di volte e guardandomi in modo strano.
“Che non mi crede, ecco tutto. Io
le ho detto che sono innamorato di lei, che quello che ho detto sotto l’effetto
della pozione lo pensavo veramente e che vorrei davvero baciarla per tutta la
notte.”
Mi accascio sul letto borbottando
un:
“Dio…cosa non darei per l’ultimo
punto!”
“Posso provare a parlarle io,
Ron…noi stiamo andando a casa sua…torniamo tra tre giorni per il
matrimonio…”
Harry la guarda allarmato.
“Come sarebbe a dire… ‘andiamo a
casa sua’…?!”
Tutte le speranze che si è fatto
Harry vedendo Ginny così socievole con lui, crollano in un solo momento.
Glielo si legge negli occhi.
Questa notizia ha distrutto tutti
i suoi piani che prevedevano di riconquistare Ginny prima dell’ora di cena.
Adesso gli ci vuole solo un
miracolo.
Harry trova consolazione
nell’abbracciare il mio cuscino dei Cannoni di Chudley come se fosse un
orsacchiotto di peluches.
Ginny, ovviamente, se ne accorge
e arrossisce.
“Che senso ha che ve ne andate?
Restate qui!”
Borbotta seccato Harry.
“Bhè…dobbiamo comprare i
vestiti…li a Londra ci sono un sacco di negozi fornitissimi…”
“E non possiamo accompagnarvi
pure noi? Guarda, Gin…te lo compro io il vestito!”
Ginny arrossisce ancora di
più…
…e IO so anche il perché!!
Harry la chiamava ‘Gin’ quando era in vena d coccole.
Che romantico il nostro Potter,
eh?!
Ma neanche così pare
spuntarla.
Anche perché giunge la voce di
mia madre dal basso che chiama mia sorella ed Hermione a gran voce.
“HERMIONE! GINNY! ARTHUR E’
ARRIVATO! SBRIGATEVI! VI ACCOMPAGNA LUI A LONDRA!!”
Ginny fa ad Harry un sorriso
triste e mormora…
“Devo andare…”
Pochi minuti dopo sentiamo le
portiere della Ford Anglia chiudersi e la macchina partire con un rombo.
Mamma compare sulla soglia della
camera con le mani sui fianchi e l’aria piuttosto seccata.
“Insomma voi due! Vi ho detto
almeno una cinquantina di volte che la colazione è pronta! Che intenzioni
ave…”
Ma si interrompe nel vedere me e
Harry seduti ognuno sul proprio letto con lo sguardo perso nel vuoto e il
cuscino stretto tra le braccia.
Mamma non ha potuto fare a meno
di sorridere.
“Oh, su…torneranno presto…”
Mi lascio cadere all’indietro e
sospiro molto forte.
“Ok…qui ci vuole una bella
torta…!”
Annuncia Molly attirando così la
nostra attenzione.
***
In tre giorni il giardino di casa
nostra era a dir poco irriconoscibile: tutto addobbato a festa, con tavolini,
sedie, luci e pista da ballo.
Ci siamo alzati da tavola da
un’ora quando finalmente sentiamo arrivare mio padre con Hermione e Ginny.
Io e Harry ci scambiamo
un’occhiata e sorridiamo furbamente.
Avevamo già stilato un piccolo
programma su come si sarebbero svolte le cose, anche con l’aiuto di Fleur e di
mia madre.
“Mamma…sono arrivate!”
Strillo io dalla cucina con un
sorrisone.
Devo avere una faccia davvero
idiota in questo momento…
“Ok…ok…ora ci pensiamo noi…”
“Siamo a casa, mamma!”
Esclama Ginny entrando nella
stanza.
Noi intanto siamo tutti presi dal
lavare e asciugare i piatti del pranzo, mentre mia madre aiuta Fleur a sistemare
il vestito da sposa che ha già indosso.
“Ciao…”
Le salutiamo in coro e riceviamo
solo un breve cenno col capo.
“Oh! Ragazze! Finalmente siete
qui! Andatevi a fare una doccia e fatevi belle!”
“Ci proviamo…sperando di
riuscirci…”
Borbotta piano Hermione
sorridendo a Ginny.
“Oh…ma voi non ne avete bisogno,
ragazze mie…orsù…muovetevi, però!”
“Certo!”
Intravedo Ginny dare un bacio
alla guancia di mamma e andare insieme ad Hermione verso le scale.
“Oh! Mollì! Dovevam dir a les
ragasce di ‘Arry e Ron…”
Doveva essere una cosa appena
udibile Fleur...ma va bene lo stesso!
“Oh! Si! Ragazze…”
Hermione e Ginny si sono fermate
appena avevano sentito il ‘sussurro’ di Fleur e ora sono costrette a tornare di
nuovo al cospetto di mamma e della sposina.
Harry comincia a fare più rumore
con i piatti che stà lavando a mano…che scemo…
“Ragazze mie…sentite…me l’ha
detto Fleur da poco…certo…è un bel problema, ma risolvibile…”
“Che problema?”
Chiede Ginny sbuffando un
po’.
“Vedete…ai matrimoni en France
nous allon avez un accompagnateur…quindi abbiamo visto che gli unisci seonsa
sareste solmant ‘Arry, Ron e vous!”
“Ok…” dice risoluta la cara
sorellina “Io accompagno Ron e Hermione accompagna Harry. Nessun problema, vero
Hermione?”
Mi cascano le braccia…
Harry mi guarda esasperato
scuotendo il capo.
“Si, certo…nessun problema…”
“Bene…noi andiamo a
sbrigarci!”
Le due sadiche pollastrelle non
la spuntano qui!
Anche se tutte allegre e felici
si dirigono ancora una volta verso le scale non sanno che vinceremo noi!!
Difatti…mia madre sa già cosa
deve fare.
“Non sarebbe meglio se tu vai con
Harry, tesoro? Sai…è un po’ squallido che ci andate in coppia tu e tuo
fratello…e poi a te Harry piace da quando eri piccolina…dovresti essere
contenta…”
“Mamma parla piano…Harry è
lì!”
Ginny le si avvicina parlando a
denti stretti e Harry non può fare a meno di sorridere e arrossire.
Che coppia questi due…
“Uff…”
Insististi mamma, insisti!!!
“Hermione, almeno tu…sii
ragionevole! Puoi accompagnare Ron?”
Le mani prendono a tremarmi come
non mai.
Poso sul tavolo il piatto che sto
asciugando e mi affaccio un po’ in salotto.
Hermione mi da le spalle ed è
seduta sul divano.
“Ve l’hanno chiesto loro?”
Chiede passandosi una mano sulla
fronte e socchiudendo gli occhi.
“Loro? Cosa? No, bambina mia!
Loro non sanno nemmeno di questa novità! E’ solo che ne parlavamo poco fa in
camera io e Fleur mentre l’aiutavo a mettersi il vestito…questa loro usanza è
molto sentita! E effettivamente…loro e voi siete gli unici che non avete un
accompagnatore! Quante storie, ragazze! E’ solo per una sera…”
Hermione e Ginny si scambiano una
rapida occhiata e cedono.
“Va bene.”
Io e Harry, nascosti in cucina ci
battiamo due volte le mani e improvvisiamo una stupida tarantella.
“Bene! E ora su! Non perdiamo
tempo…”
La voce di mia madre suona carica
e orgogliosa!
Se lo merita!
E’ stata grande!
Le due ragazze si allontanano su
per le stanze e mia madre affacciandosi in cucina ci alza i pollici.
Ora tocca a noi.
Lasciamo passare dieci minuti
buoni, giusto per fare scena e poi, piuttosto nervosi, saliamo anche noi su
dalle nostre dame.
Che facce toste, eh?
Io e Harry non riusciamo a non
sorridere.
Sembriamo davvero due deficienti…
Eccoci.
La camera di Ginny.
Ci siamo.
Dio che nervosismo…
“Bussa tu.”
Gli dico a Harry.
Mi guarda come se gli avessi
chiesto di baciarmi.
“Io?! E perché non tu?”
“Sei scemo? Dai…bussa…”
Scuote il capo.
“Tu sei ammattito. Bussa.”
“Ok…io busso…ma sei tu a
parlare!”
“Ok, busso io e tu parli.”
Harry alza la nocca verso la
porta e il con una manata gliel’abbasso.
“Ho detto che busso io e tu
parli!”
Gli dico puntando il dito prima
su di me e poi su di lui.
Lui sghignazza sottovoce.
“Allora saprò cosa dire ad
Hermione!”
“Ok, bussa tu.”
Cedo io.
O quasi…
“Però so già anch’io cosa dire a
Ginny…”
“’fanculo, Ron…”
“Anche a te, Harry…”
La porta davanti a noi si apre
all’improvviso e ci troviamo faccia a faccia con Hermione e Ginny.
“Oh…siete…siete voi…”
Bisbiglia Hermione
nervosamente.
“Perché vi siete appena detti
quelle gentilezze?”
Guardo Harry nervoso.
O prende in mano lui la
situazione o io qui svengo, chiaro?!
“Ragazze…Molly ci ha detto una
cosa…”
Vai Harry…ti adoro!
Sei il mio migliore amico!
L’ho sempre detto che sei il
migliore…
“Di stasera?”
Azzarda Hermione.
“Si…”
Aggiungo io.
Dai, Harry, continua tu
amico…
“Bhè…ecco…noi l’abbiamo appena
saputo…non potevamo…ecco…voi siete state via proprio per evitarci e quindi…”
“Evitarvi?”
Chiede Ginny curiosa.
“Bhè, si…è quello che ha detto
Hermione…”
Mi intrometto io.
Ginny ridacchia ed Hermione ci
sorride imbarazzata.
“Oh…acqua passata…siamo state
tutto il tempo in giro per negozi a trovare questi vestiti…voi l’avreste trovata
una cosa piuttosto noiosa dopo i primi 10 minuti, mentre noi ci siamo divertite
tantissimo…e poi…non volevamo togliervi la sorpresa…”
Risponde sorridente la piccola
Weasley.
Io e Harry ci scambiamo
un’occhiata preoccupata.
“C-che sorpresa, Ginny?”
“Dateci un paio d’ore e
vedrete.”
Hermione e Ginny ci esco la
lingua e chiudono la porta davanti a noi.
“Non ci ho capito un
accidente.”
Dico io guardando nel punto in
cui un attimo prima c’era la faccia di Hermione.
“Nemmeno io.”
Mi confessa Harry con la mia
stessa espressione.
“Andiamo a sbrigarci anche
noi.”
“Già…” sospira Harry. “Andiamo a
vestirci da pagliacci…”
***
Sarà da un quarto d’ora che
continuo a guardarmi allo specchio.
“Questo cappello ci stà proprio
uno schifo col vestito!”
“Ma non vedi che il tuo vestito è blu e
quella tuba è rossa? Maledetto coso…”
Harry stà disperatamente cercando
di allacciare nel miglior modo possibile il suo cravattino…ma proprio non gli
riesce!
Ci ha provato perfino con la
magia…ma niente.
Lancio il cappello sul mio letto
e torno a riguardarmi allo specchio.
Certo…anche il nodo del mio
cravattino è pessimo…ma io sono meno paziente di Harry e mi sono arreso
subito.
Col risultato che il fiocco
sembra una specie di caramella sciolta al sole tutta da un lato, decentrata da
collo e cascante verso sinistra.
“Sai che ti dico, Harry? Lasciamo
perdere il fiocco, ok?”
Slaccio il cravattino che lancio
sulla tuba e sbottono un po’ la camicia.
Harry dopo avermi guardato un po’
incerto si convince e insultando in tutte le lingue il disgraziato cravattino lo
lancia di mal grazia vicino al mio.
“Bene…direi che va molto
meglio!”
Annuncia raggiungendomi per
guardarsi anche lui allo specchio.
“Siamo proprio due figurini!”
Cerco di sdrammatizzare io…
“Ma che figurini…sembriamo due
idioti, Ron…”
“Appunto!”
Entra mio padre piuttosto
trafelato e chiede…
“Ron…hai visto la mia tuba?”
Gliela indico.
“Come diavolo c’è arrivata qui
sopra in camera mia?!”
Chiedo curioso.
Harry si stà ancora guardando
poco convinto allo specchio.
“Non lo so, Ron…non lo so…forza
scendete! E’ tardi e stai per sposarti!”
Non credo di aver sentito
bene.
Harry mi guarda senza capire e
borbotta un…
“E’ questa la sorpresa?”
“Papà…non sono io a sposarmi…è
Bill!”
Mio padre si lascia cadere sul
letto e si passa un fazzoletto sulla tempia sudata.
“Stò impazzendo sul serio…col
fatto che hai chiesto ad Hermione di sposarla l’altro giorno mi sono confuso
tutto…”
“Non l’ho fatto veramente,
papà…cioè…l’ho fatto…ma per una pozione che per scherzo mi hanno fatto bere Fred
e George…”
“Si, si, lo so! Ho sgridato
anch’io i tuoi fratelli per questo…è che oggi ho fatto tali e tante di quelle
cose che fino ad un secondo fa credevo che foste già tutti belli e sposati e
restavate solo tu e Ginny…e che oggi toccava a te…con Hermione…Poverina…e io che
in macchina le ho fatto il discorsetto che dovevo fare a Fleur…”
Harry afferma che deve andare
urgentemente al bagno e si defila per nascondere a mio padre le risate che lo
hanno investito.
Un giorno o l’altro lo uccido
davvero.
“Su, papà…Hermione si sarà resa
conto del tuo errore…può capitare…sei piuttosto stressato in questo momento…con
la guerra in corso, il lavoro, il matrimonio di Bill…diciamo pure che non hai
vita facile!”
“Eh già…puoi ben dirlo,
figliolo…Su, ora andiamo.”
***
Come ogni buon cavaliere che si
rispetti sono in salotto solo come uno scemo ad aspettare Hermione.
Harry è ancora in bagno a darsi
una calmata.
Certo che mio padre stà proprio
perdendo colpi, eh?
Ce ne vuole per confondere il
matrimonio del suo primogenito con quello del più piccolo…
Ecco Harry.
Scendendo le scale ridacchia in
play back e mi punta contro il dito.
Appena arriva gli mollo uno
scappellotto.
Giuro.
Difatti l’ho fatto.
“Ahi…scemo…”
Si lamenta massaggiandosi la
nuca.
“E voi due…? Che ci fate qui
dentro a morir di caldo?”
Ci voltiamo di scatto e vediamo
sulla soglia mia madre.
Cavolo…si è vestita davvero bene
stavolta!
“Stiamo aspettando Ginny ed
Hermione.”
Risponde Harry appoggiato come me
alla spalliera del divano di fronte alle scale.
“Oh…loro sono fuori in giardino
da un pezzo! Per una volta non sono le ragazze a farsi attendere, ma voi!”
Ci scambiamo uno sguardo
confuso.
E noi che ci aspettavamo la
discesa della scala stile sfilata di moda…
Mannaggia…
Harry mi tira per una manica e mi
trascina fin sulla soglia da un’occhiata al giardino e le vede.
Lo capisco da come ha sgranato
gli occhi all’improvviso.
“Dove sono?”
“A salutare un paio di persone
anziane vicino l’albero.”
“Bene.”
Il nervosismo sale sempre di
più…e sempre più vicino al livello critico.
“Come sto?”
Mi chiede Harry dandosi ancora
una sistemata al colletto della camicia e alla giacca.
“Tutto ok…io?”
Mi da un’occhiata sommaria e
annuisce.
“Ok anche tu.”
“Perfetto…andiamo!”
Nel dirigerci verso le ragazze mi
do una furtiva sistemata ai capelli specchiandomi nel vetro della finestra del
salotto.
Ed eccole.
Hermione è vestita di rosso.
Ginny di verde.
Chissà perché…mi ricordano
qualcosa…
Sono
comunque…bellissime…indescrivibili.
Mi rendo subito conto di quale
sorpresa parlavano.
Anche Harry sembra pensarla come
me.
E’ visibilmente imbarazzato.
E gli credo…
“Ciao!”
Ci salutano in coro
allontanandosi dagli ospiti appena salutati.
“Ehi… state benissimo! Meglio del
vestito del ballo del Ceppo, vero Ron?”
Ma che simpatica la mia Ginny,
eh?
“Eh, si…molto meglio!”
“Ragazzi…presto…sta per
cominciare!!”
Com’era prevedibile mia madre,
che stà arrivando di gran carriera a chiamarci, tiene già in mano il fazzoletto
da consumare di lacrime di qui alla fine della serata.
E i suoi occhi sono già
leggermente lucidi di commozione.
Santo cielo, mamma…contieniti
almeno questa volta…
Prendiamo posto dal lato dello
sposo.
Certo che sono numerosi i
Delacour…
Sono più di noi Weasley, più
amici e parenti!
Cavoli!
C’è pure madame Maxime!
Ecco chi è che ingombra il
posto…quella ne vale dieci di noi…
Ognuno di noi guarda stupito e
ammirato la bella Fleur che avanza lungo il corridoio di sedie, verso l’altare
dove l’aspetta mio fratello.
Il mio fratellone Bill.
Cavolo come lo invidio…
Anch’io voglio sposarmi!
…
Che cavolo ho detto?
Devo essere rincretinito…
Anche se…
Deve essere bello infondo…
Stare fino alla fine con la donna
della tua vita, amarla e coccolarla senza chiedere il permesso o temere di
essere impacciato…
Avere dei figli che sono la
perfetta sintesi di due persone che si amano...
Sarebbe bello…
Davvero.
Bellissimo.
Come lei.
Con lei.
Hermione.
***
La cerimonia è finita da un pezzo
e ci siamo persi di vista un po’ tutti nella confusione…compresi io e Harry.
Sono rimasto solo con
Hermione.
Ora è davvero il mio turno.
“Ti va di ballare?”
Mi guarda sorridendomi
socchiudendo un po’ i suoi begli occhi castani, come per scrutare un vago
effetto magico.
Ma sappiamo bene entrambi che non
c’è nessuna pozione a guidare le mie parole e i miei gesti.
Solo l’amore che provo per
lei.
“Ok…”
Dice alzandosi e prendendo la mia
mano.
Posa sul tavolino l’aperitivo che
stava bevendo e la trascino sorridendo in pista.
Ecco!
Un bel romantico lento è proprio
quello che ci voleva!
Grande maestro!
Balliamo per poco più di due
minuti molto vicini tra noi.
Così vicini che posso sentire il
suo petto sul mio costato.
Sento un bel calore prendermi e
una dolce sensazione di benessere mai provato mi sale dalla schiena e arriva
fino alla testa, inebriandomi i sensi di lei.
Del suo profumo e del suo dolce
contatto.
Avvicina le sue labbra al mio
orecchio e mi sussurra…
“Andiamo via. Io e te.”
Mi si è mozzato il fiato
all’istante.
***
Apro la porta della mia stanza
con una mano, mentre con l’altra tengo stretta a me Hermione.
La bella Hermione.
La mia Hermione.
Ci stiamo baciando con una
passione tale che non credevo potesse mai capitarmi.
Solo il cielo sa quanto ho
desiderato baciarla così.
Do un calcio alla porta e la
distendo delicatamente sul mio letto.
“Ti amo Hermione. Ti amo più
della mia stessa vita.”
Riesco a dirle tra un bacio e
l’altro.
Lei mi sorride nel buio e mi
risponde…
“Anch’io ti amo. Da
impazzire.”
Prima di posare delicatamente le
sue labbra sulle mie.
“Hermione…Sposiamoci! Non
ora…dopo la scuola…quando sarà tutto a posto! Vuoi?”
“Non è una cosa da prendere alla
leggera Ron…è una cosa seria…”
“Certo che lo è! Perciò te lo
chiedo! Perché è con te che voglio stare per il resto della mia vita. Lo
so.”
Mi bacia.
Sto in paradiso.
“Ok Ron. Sposiamoci. Arriverà di
certo il momento giusto.”
La abbraccio respirando il suo
profumo.
“Ma che bella scenetta…peccato
che questa stanza fosse già occupata…”
Prendo rapidamente la bacchetta
sul comodino e accendo la luce della stanza.
Ginny ed Harry sono stesi sulla
branda accanto al mio letto.
Buon per loro che sono ancora
perfettamente vestiti.
Hermione scatta a sedere e cerca
di darsi un minimo di dignità.
Ha i capelli tutti scombinati e
gli occhi socchiusi per l’improvvisa luce.
E’ proprio un amore!
“Harry…scusate…non potevamo
saperlo…”
“Non preoccuparti,
fratello…questa è la tua stanza…ora noi andiamo nella mia!”
Ginny mi sorride con fare
comprensivo e schiaccia l’occhiolino ad Hermione che accanto a me ridacchia.
Harry scatta in piedi e da una
mano a mia sorella ad alzarsi.
Sono sulla soglia e si fermano un
attimo.
“E così vi sposate?
Congratulazioni, ragazzi!”
Dice Ginny con aria un
po’…mielosa…non nel senso negativo…
Ci sorridono.
Anche noi ricambiamo il
sorriso.
“Grazie!”
La porta si chiude e la luce si
spegne.
E io ed Hermione torniamo a
scambiarci tutte le coccole che non siamo riusciti a darci in tutti questi
anni.
E chi se ne frega se abbiamo solo
diciassette anni e non abbiamo ancora finito la scuola…
La cosa più bella è stare insieme
e progettare il nostro matrimonio.
Quanto vorrei che fosse adesso
quel momento…
…
Datemi altri cinque minuti…!
Fine
A parte il titolo strano e pressoché senza
senso…come vi è sembrata? Fatemi sapere!
Un bacione enorme a tutti quelli che mi
hanno sempre recensito e ai nuovi! Grazie!!!
Padfoot
P.S. Ho un po’ di novità da mettere in
rete…ma mi prendo tempo per correggerle per bene!
E poi, per ora in casa mia c’è aria di
tensione…presto saprete anche voi di che si tratta!! ^///^
P.S.S. Un bacione speciale va alle mie
grestine con cui ho fatto delle belle e lunghe chiacchierate potteriane nella
breve settimana in cui sono stata bene e che hanno letto anche alcune delle mie
storie su questo sito! Ciao belle! Spero di vedervi anche il prossimo anno al
Grest 2007!!!
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