Addio bastardo...

di fairyalex
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"La morte di una persona che ci sta a cuore non è affatto bella..." è questo che capisce Lovino dopo la scomparsa dello spagnolo, "...Soprattutto se è una persona che ami e alla quale non hai mai detto la verità sui tuoi sentimenti."


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«Dove vai bastardo?!»

Si sentì urlare dalla piccola casa dell'Italiano.

«Hey fermo!»

Continuò la frase precipitandosi giù dai piccoli scalini che lo portavano sulla strada dello spagnolo che dopo poco l'ordine datogli dall'italico si girò e gli sorrise.

«Hola Lovinito! ¿Por qué aquí?»

Disse col solito sorriso solare.

«Come "perchè qui?" questa è casa mia no?! IO dovrei ciederti perchè TU sei qui!»

Gli si avvicinò correndo e fermandosi davanti a lui con aria seria.

«Beh... volevo solo vederti un'ultima volta.»

Disse sorridendo, anche se non era molto sicuro: infatti si poteva intravedere un lieve accenno di tristezza nei suoi occhi che continuavano a guardare l'italiano.

«C-Come un'ultima volta?...»

Chiese perplesso -Un'ultima volta... dove diamine devi andare bastardo!- pensò mentre fissava lo spagnolo che rispose con aria nostalgica.

«Già, devo andare in guerra...»

«In guerra? Tsk, allora addio!»

Disse ridendo.

«¿Ma còmo? Lovinito... non non ti dispiace, e se poi non dovessi più tornare?»

Chiese sbigottito, sapeva che l'italiano non gli avrebbe mai detto quello che provava realmente, ma gli dispiaceva anche essere trattato così da lui.

«Tornerai sicuramente...»

Disse mentre gonfiava le gote leggermente imporporate.

«Oh Lovinito!...»

Sul viso dello spagnolo comparve un sorriso veramente felice, l'italiano credeva in lui e questo lo rendeva davvero felice. Abbracciò Lovino sballottolandolo leggermente da una parte all'altra, quasi fosse un giocattolo, e gli rubò un bacio sulle labbra.

«Chigi! Bastardo!!»

Arrossì vistosamente per poi dare un pugno in pieno volto allo spagnolo che non pensava minimamente di lasciarlo andare.

«Lovinito allora ci tieni veramente a me!»

Disse mentre da lontano si sentì il rumore di un clacson e delle urla provenire dallo stesso luogo.

«Oh... sono già arrivati...?»

Girò leggermente la testa per vedere da dove derivava tutto quel rumore.

«C-Chi è arrivato?»

Chiese preoccupato.

«Ora devo andare mi amor...»

Disse mentre gli baciò leggermente la fronte tiepida e imbarazzata. Si incamminò verso l'auto che lo stava aspettando senza mai distogliere lo sguardo dall'italiano continuando a sorridere e a salutarlo con un lieve gesto della mano.

«¡Te quiero!»

Saltò sul mezzo di trasporto e parti assieme agli altri soldati.

«A-Anch'io Antonio...»

Mugugnò mentre si girò e tornò in casa con passi lenti e pesanti.





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