Stava per succedere
qualcosa me lo sentivo!!
Da quando ero arrivata in
Grecia avevo questa consapevolezza che sarebbe accaduto qualcosa.
Non riuscivo a scacciare
questa sensazione..
Scossi le spalle e mi
concentrai ad ammirare il tempio in cui mi trovavo. Era quello di
Phalade Atena;era stupendo su ogni parete c'era raffigurata la dea.
Una raffigurava la dea in
cui osservava Teseo uccidere il
Minotauro, altre in cui
aiutava Perseo a uccidere la Gorgone Medusa.. In ogni sua
raffigurazione indossava una corazza con un elmo e uno scudo in cui
quest'ultimo c'era appesa la testa di Medusa.
Molti dei vasi che si
trovano nel tempio erano ornati di disegni raffiguranti i suoi
simboli sacri una civetta e un ulivo.
Fra tutti gli dei presenti
in olimpo Atena era quella che preferivo perché rappresentava la
saggezza e delle arti.
Beh per quanto riguarda
gli altri non mi piacevano particolarmente
molto per quel che mi
riguardava erano dei completi idioti..
Al centro della stanza
c'era un' enorme statua che rappresentava la dea in tutto il suo
splendore.
Rimasi senza fiato era
davvero magnifica.
Scattai una o due fotto e
mi girai per andarmene..
“Sofia”
Mi guardai attorno per
capire chi mi avesse chiamato ma non vidi nessuno che conoscessi
probabilmente me lo ero immaginato.
“Sofia”
Mi girai di nuovo ma non
vidi nessuno iniziai a spazientirmi.
"Ma chi!!” non finì
la frase che una luce abbagliante proveniente alle mie spalle mi fece
girare, rimasi impietrita.
La prima dove c'era la
statua ora c'era una donna vestita di una lunga tunica bianca come ai
tempi dei Greci lunghi capelli neri le ricadevano fin sulla schiena.
Aveva dei lineamenti aristocratici e un naso ad aquilino e labbra
rosse e sottili, i suoi occhi erano di un grigio intenso.
Non poteva essere non so
perché ma sapevo che quella
era Atena.
Mi guardai intorno per
verificare se ero pazza, a quanto pare sì.
Nessuno dei turisti
presenti sembrava far caso al fatto che c'era una dea nel tempio.
“
E' giunto il momento
Sofia” disse.
Quindi era lei che mi
chiamava...
Non feci in tempo a
rispondere che sentì la terra mancarmi sotto ai piedi e caddi nell'
oscurità più profonda urlando, ma nessuno sembrava sentirmi.
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