Raccolta

di Zomi
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PIOGGIA
 

Le goccie cadevano insistenti sul vetro dell’oblò, non lasciandomi dormire. Mi rigirai nel letto, cercando la posizione giusta per riprendere sonno, quando sentì il suo russare. Mi tirai su a sedere, coprendomi con il lenzuolo il petto ancora nudo. Dormiva beato, lui. Non lo disturbava affatto quel battito fastidiosi che da ormai un paio d’ore risuonava. Con una mano mi tirai da una parte una ciocca dei capelli lunghi e rossi che non mi permetteva di vederlo a pieno. Il respiro era regolare, alzava il torace coperto di cicatrici a ritmo con il suo russare e con il ticchettio della pioggia. Gli accarezzai dolcemente il viso, soffermandomi sull’occhio segnato da quell’orribile cicatrice. Non resistetti e mi abbassai a baciargliela. Si svegliò mugugnando –Mocciosa… lasciami dormire ancora un po’…- . con un braccio mi strinse a se e io mi sdraiai sul suo protettivo torace. Dopo tutto il suono della pioggia non è così fastidioso se c’è il mio Zoro insieme a me. 




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