Non parlarmi così

di Blubba
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Fa silenzio, per favore.

Smettila di riempirti la bocca di quelle stupidaggini che tu chiami “parole” con tanta tranquillità da farmi incazzare ancora di più.

Non cercare di ammaliarmi col dolce suono della tua voce, perché non ci casco più.

Mi sono fidato di te, si proprio di te! Che mi stai di fronte e parli parli, muovi quella tua odiosa bocca, cercando di farti spazio tra l’odio che provo nei tuoi confronti!

Vorrei poter stringere quel tuo collo e fermare il tuo respiro con una stretta mortale, così mi lascerai finalmente in pace, e le mie orecchie non dovranno più sentire l’odioso suono della tua voce!

Come al solito non ascolti quel che dico e fai di testa tua.

Non ti dispiace se ora ti stringo una corda al collo, vero?

Non mi serberai rancore se adesso taglio quelle tue belle corde vocali, che producono il suono che tanto mi fa arrabbiare, giusto?

Non arrabbiarti se spillo litri e litri di sangue dalle tue vene.

Niente di personale, mi irritavi solamente.

Anzi, no… ti odiavo, che bisogno c’è di nascondere ciò che provo adesso che lacero la tua bella pelle?

Il tuo sangue e così viscido e caldo… che bella sensazione di pace.

Fa un po’ male, ma che pace!

Ti guardo per l’ultima volta attraverso lo specchio.

Dolorosa pace.






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One-shot scritta or ora  su due piedi e tre gomiti (!?!?) ditemi cosa ne pensate e non linciatemi se ho sbagliato genere o sezione x.x (sopratutto perdonate gli orrori di battitura o di grammatica)
un saluto

Blubba




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