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PIANGO
Piango.
Fisso il vecchio orologio
appeso nella mia stanza, le 17.34. Il tempo scorre, inevitabilmente, mio
malgrado tutto continua per la propria strada, mentre io non vorrei altro che
interrompere quel fastidioso ticchettio e stare lì , seduta dietro a questa
porta che ho sbattuto nella cieca rabbia adolescenziale.
Fa un caldo esagerato,
asfissiante. E’ una di quelle serate che ti fanno sudare, ti fanno star male, ti
lasciano con il fiato bloccato.. ma so benissimo che è non l’alta temperatura a
farmi star male, io so cosa succede dentro di me, solo
io so.
Mi chiedo spesso se ci siano
più lati negativi o positivi dell’avere la mia età, 17 anni e due delusioni
d’amore alle spalle.
Parlarne con gli adulti non
serve, anche se mi ripetono che per loro dare consigli è molto più semplice, non
capiranno mai davvero quello che succede dentro di me.
Loro non capirebbero mai che
le uniche mie due delusioni amorose sono state causate dallo stesso ragazzo,
quel magnifico rosso che ho sempre saputo di amare. Loro non capirebbero che per
me ora fa più male una sua frase detta senza cuore che un pugno dritto in
faccia. Loro.. non capirebbero.
La verità è che ci sono io, in
questa stanza come nella mia vita. Solo io, i miei pensieri , le lacrime…
Il dolore è insopportabile, e
non riesco a capacitarmi del fatto che potrebbe essere finita. Lui è stato
scontroso, perfido, ha tirato fuori il peggio che potesse dirmi e mi ha
pugnalata. Le sue parole sono come lame taglienti che ancora non sono riuscita a
togliere, che ancora mi lacerano il cuore ogni volta che chiudo gli occhi, e ti
vedo lì, davanti a me pronto a farmi del male.
Non capisco, è successo tutto
così in fretta.. non mi hai dato neanche il tempo di difendermi, di tirare fuori
la mia arma migliore e prontamente rispondere. Sembra che non te ne importasse
troppo, tu mi hai colpita e lasciata a terra, sanguinante di sofferenza.
Forse hai ragione, sono stata
una pessima fidanzata e non me sono resa conto. Con il mio essere sempre
estremamente egoista ti ho reso insensibile ai miei sentimenti?Probabile.
Oppure stai solamente giocando
con i miei sentimenti?Dovrei lasciarti perdere?No, non è possibile .
Tu non sei come gli altri.
Cecità dell’innamorata?Forse,
ma non sono completamente cieca da quasi un anno a questa parte. No, perché c’è
sempre una luce davanti a me, e quel barlume di speranza è proprio LUI.
Non m’importa più se il mondo
attorno a me va in pezzi, io ho te e questo mi è sempre bastato.
Non ti sei mai chiesto perché
sono sempre felice quando ci vediamo?Ricordi come ero scontrosa solo qualche
anno fa?
Non ti sei mai chiesto perché
io sia sempre libera quando mi chiedi se voglio fare qualcosa con te? Sono
disposta a tutto pur di stare con te.
E allora perché hai deciso di
distruggermi stasera?
Lo so una lite tra due
innamorati è più che normale, ma fa male.. TU mi fai male.
Un bambino si dispera quando
gli si rompe il suo giocattolo preferito, perché era quello che gli faceva
spuntare il sorriso, lo faceva felice.
Io non sono più una bambina, e
solo tu mi rendi veramente felice.
Ok, non
ne posso veramente più di questa insopportabile afa , sembra penetrare nella
pelle e pian piano soffocarti. Mi alzo piano ,asciugandomi il viso con una mano
mentre con l’altra apro la porta della mia stanza.
Mi chiudo dietro le spalle la
porta di casa, stare soli serve sempre. Guardarsi attorno serve a riflettere,e
pensare aiuta a rilassarsi.
Inizia a tirare un lieve vento
, mi fermo davanti al parco dove sono racchiusi i miei ricordi d’infanzia,
chiudo gli occhi e cerco di godermi quest’attimo di pace. Non una macchina a
interrompere i miei pensieri, sento solo le risate dei bambini che giocano
felici.
I bambini, sono creature
meravigliose. Riescono a trovare il sorriso anche nelle situazioni più
difficili, ignari di quello che accadrà quando cresceranno, quando per loro un
sorriso diventerà raro e di una importanza così dolce.
Mi incammino verso
l’altalena,appena lasciata libera da una bambina gracile con dei riccissimi
capelli neri.
Non molto lontano scorgo una
coppia seduta su una panchina, lei lo guarda intensamente mentre lui le
accarezza i capelli biondi. Devono essere felici.
Mi si stringe il cuore, mi
ricordano vagamente il nostro primo bacio. Entrambi impacciati e intimiditi dal
fatto che fossimo amici da tanto, troppo tempo!Ma dal momento in cui le tue
labbra hanno sfiorato le mie, è scoccato qualcosa di veramente speciale,
qualcosa che per me esiste ancora.. vorrei solo sapere se per te è la stessa
cosa.
Sto male al solo pensiero che
tu possa già avermi dimenticata, o che tu possa esserti già consolato!Non
riuscirei a sopportarlo ,sai?Quel dolore, paragonato al male che mi hanno fatto
le tue parole, dev’essere di un peso di gran lunga maggiore.
Per un attimo vorrei
smaterializzarmi da te e dirti quanto ti amo, dirti che non voglio che la nostra
bellissima storia finisca nel peggiore dei mondi.
Ma chissà dove sarai ora…
Abbasso gli occhi e mi dondolo
leggermente , mentre sento il vento scompigliarmi i capelli.
Non avrei mai creduto che
quando avrei rialzato gli occhi avrei potuto sentire una sensazione così forte e
intensa.
Tu sei lì,ti vedo in
lontananza .. come confondere i tuoi splendidi capelli rosso fuoco e la tua
camminata impacciata?
Ecco, ti fermi, finalmente mi
hai visto.
Rimani fermo per un attimo a
guardarmi,ma quando cominci ad avvicinarti non riesco più a reggere a tutta
quella confusione di emozioni, e una lacrima mi riga il viso.
Abbasso il viso per
nascondermi, ma diventa troppo tardi perché lui è già davanti a me.
Non riesco a capire bene cosa
stia per succedere, lui non ha lo stesso sguardo di sempre; sembra preoccupato,
arrabbiato, stanco.
Si inginocchia davanti a me,
con mia grandissima sorpresa, e scostandomi via dal viso una ciocca di capelli
arrossisce sorridendo.
Non è il suo solito sorriso
estremamente dolce, è un sorriso imbarazzato, amaro.
Mi sento in colpa, il mio
cuore batte all’impazzata mentre mi sfiora la guancia e mi prende la mano per
aiutarmi ad alzarmi dall’altalena.
Scusa amore mio
Ecco ciò che vorrei dire, ma
non c’è nulla da fare.. le mie labbra sono serrate, se lui non comincia a
parlare sentio che il cuore si potrebbe fermare per la stanchezza.
“Ma dove cavolo ti vai a
nascondere quando sei triste?”
Eccolo, è lui il mio Ron.
Dolce, permaloso e sarcastico.
Non so se ridere o meno, lo
guardo interrogativamente , cerco di aprile la labbra ma lui non mi vuole
lasciar dire neanche una parola.
“Ron io…”
Parole brucianti strozzate da
un tenero bacio.
Continua ad abbracciarmi e io
mi lascio trasportare dal delicato movimento dei suoi gesti, non riesco a
ricordare neanche perché qualche ora prima ero così in pena.
Un suo bacio e tutto scompare:
il parco, i bambini, l’altalena, il mio dolore.
Ecco la medicina degli
innamorati, riesci a curare persino le ferite che mi hai procurato tu stesso. Mi
vedi?Ora non sanguino più , adesso mi fascio di armonia.
Ora depongo le armi e mi
rilasso , perché mi stai rendendo felice.
Lui mi da un lieve bacio sulla
fronte e torna a guardarmi.. e io?
Io Piango.. ma ora, di
felicità.
**Ehy!!Eccomi
di nuovo qua.. ho colto l'ispirazione al volo >.< Spero davvero vi sia piaciuta
questa piccola one-shot!La mia coppia preferita alle prese con una normalissima
lite amorosa, ma che tutti sappiamo quanto possa essere dolorosa!^^
Grazie a tutti
quelli che l'hanno letta e lasciate un commentino eh!!XD
Un bacione a
tutti, soprattutto a mia sorella che è tornata da Londra poco fa ma che continua
a rompere perchè vuole tornarci XDD
E uno a Marco
che ,nonostante tutto, continua ad esserci.. *-*
Ciauuu >.<
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