Per un sorriso - Sam Leah Collin
Piccolo discorso elettorale
: dubito
che molte persone possano conoscere Collin Littlesea, comprimario di
questa storia. E' un personaggio inventato dalla Meyer e lo adoro. Non
vorrei annoiarvi troppo ma le informazioni su di lui sono scritte solo
nella guida ufficiale e nei siti inglesi della saga (Collin
Littlesea),
quindi devo spiegare qualcosina : è un licantropo di tredici
anni, ultimo arrivato insieme a Brady Fuller ed è follemente
innamorato di Leah. Crede che sia la ragazza più bella del
mondo.
Per quel sorriso
Milady
sorrideva, e d'Artagnan sentiva
che
per quel sorriso si sarebbe dannato.
A.DUMAS, I tre
moschettieri
Da
quando aveva avuto l'imprinting Sam si era dimenticato di
come, tanto tempo prima, avesse perso la testa per Leah.
Se ne rese conto solo quella sera, seduto sulla spiaggia con gli
altri del branco, quando Collin Littlesea, con le mani che gli
tremavano e il
sudore sulla fronte, venne a confidarsi con lui. Era l'ultimo arrivato
e non c'era da stupirsi che tutti lo prendessero poco sul serio; aveva
tredici anni, non sapeva ancora gestire la trasformazione ed era un
gran rompiscatole.
Si
accoccolò su un vecchio
tronco ormai sbiadito dalla salsedine, lasciando che Sam lo salutasse,
fingendosi
felice di vederlo, con una pacca sulla spalla.
«
Ehi Collin, hai già provato l'arrosto di Billy? »
« Ho mangiato
qualche bistecca grazie, voglio andarci leggero o finirò per
vomitare come l'altra sera ».
Sam storse il naso, fissando Paul e Jared che si rotolavano nella
sabbia come due idioti.
«
Ero venuto a parlarti in verità » continuò il più
piccolo, mordicchiandosi il labbro inferiore. Era nervoso, doveva
essere successo qualcosa.
«
Che hai combinato, Collin? »
Il ragazzo prese un bel respiro e Sam
pensò che con le
sopracciglia tanto aggrottate nello sforzo di pensare sembrasse quasi
un adulto.
«
Sono innamorato, capo! » disse deciso, stringendo i pugni.
L'altro sbuffò, tornando a godersi
la lotta a cui, nel frattempo, si erano
uniti Jake e Seth. Per un momento aveva immaginato che si trattasse di
qualcosa di serio.
« Ma dai, chi sarebbe la fortunata? »
«
Guarda, laggiù.»
Sam alzò lo sguardo, sorpreso. Il dito
tozzo di Collin indicava Paul come se quella fosse la cosa più
naturale del
mondo.
«
Paul?! »
«
Chi mi chiama?
» Paul si voltò verso i ragazzi prima di venire
spinto da
Jared con la faccia nella sabbia.
« Razza di cane pulcioso, io ti
ammazzo! »
« Che c'è Pollie, non ti
piace mangiare la terra ? »
Sam riuscì a ignorare gli insulti e i ringhi soffocati di
Paul.
«
Paul?! » ripetè, respirando a
fatica.
«
Che hai capito, capo ? Leah, io sono innamorato di Leah ! »
il braccio di Collin era ancora teso verso il branco, ma stavolta Sam
lo vedeva indicare la ragazza mora dai lineamenti duri che
sorseggiava in disparte una tisana "Essiac".
Sam era talmente sconvolto che Paul gli parve un
partito decisamente migliore. Come ci si poteva innamorare di lei ?
Come
aveva fatto il moccioso ad innamorarsi di lei ? Come
aveva fatto lui
ad innamorarsi di lei
prima di conoscere Emily ?
«
So che è scontrosa, irascibile e un po' pazza e che ha una
cotta per Jake e che mi
ammazzerebbe se le chiedessi di uscire ! » aggiunse subito, quasi
gli avesse letto nel pensiero.
« E allora ? » gli chiese Sam tra un colpo di tosse
e l'altro, sperando di ricordare come anche lui ci fosse cascato.
«
Oh Sam, lei è la
ragazza
più stratosferica che possa esistere. È
così bella
e forte e simpatica, solo che nessuno si forza di vedere del buono in
lei! »
Era pazzo. Ed era un
bambino, e bisogna per forza essere dei pazzi infantili per innamorarsi
di Leah. Ma lui era sempre stato sano di mente e nemmeno troppo piccolo
quando le aveva rubato il primo bacio, nascosti dietro casa dei
Clearwater.
«
Capo, se andassi a dirglielo ? Non può farmi a pezzi davanti
al branco. O forse sì ? » i gandi occhi scuri di
Collin studiarono i suoi, in attesa di una risposta.
« Ma fa come ti pare, ragazzino ».
Collin mise il broncio, troppo deluso per controbattere; era stato uno
sciocco a pensare che il capo si interessasse ai suoi problemi.
Rimasero
qualche minuto
in silenzio e nessuno osò aggiungere altro fino a quando,
improvvisamente, il più giovane si alzò in piedi
pieno di coraggio : « Le chiederò di uscire con
me, vedrai se lo farò! » quasi urlò,
marciando verso la ragazza come un piccolo, inesperto militare.
Sam era così sorpreso che non sapeva cosa fare. Leah era
troppo
suscettibile, troppo solitaria, gli avrebbe spezzato il cuore in un
secondo e lui, da capo branco, avrebbe dovuto proteggerlo. Si
alzò a sua volta per riacciuffare il marmocchio che correva
versò il falò della tribù.
« Leah ! »
Collin la chiamo urlando. Urlava sempre quando parlava con lei, sempre
che uscissero parole invece di balbettii incomprensibili.
La ragazza si voltò di scatto, incredula e scocciata allo
stesso tempo.
« Cosa diamine vuoi, moccioso ? »
«
LEAHTIVADIUSCIRECONME !?! » un grido echeggiò per
tutta la riserva, tanto forte che avrebbe potuto arrivare fino a
Seattle.
«
Scusami ? »
le labbra carnose di Leah si tesero in una smorfia.
« Un appuntamento! Tu ed io! »
Tutti si voltarono a guardarli, pronti a difendere Collin nel momento
in cui lei avrebbe cercato di rompergli il collo. Jake
lasciò la presa su Embry, cercando di decifrare lo
sguardo cupo della ragazza e
Sam si passò una mano tra i capelli umidi : troppo tardi, il
branco se lo era giocato, addio piccolo Collin.
Invece una risata, se
possibile ancora più forte dell'urlo di
Collin, prese il posto dell'istinto omicida che il branco si era
preparato ad affrontare.
Era Leah,
rideva, le uscivano le lacrime dalle risate.
Uno strano fastidio,
qualcosa di già provato prima, costrinse Sam a sedersi per
non
perdere l'equilibrio. Riusciva a vederli da lontano quei denti bianchi
che, perfetti,
sembravano illuminarle il volto, e le sue labbra arcuate in un sorriso
spensierato. Un sorriso come quelli della vecchia Leah, della sua Leah.
« Oh Collin, come ti vengono certi scherzi ? Per un momento
ho creduto davvero che dicessi sul serio ! ».
I membri del branco tirarono un sospiro di sollievo,
arruffando i
capelli del piccolo - in preda agli sghignazzi anche lui -
e dandogli gomitate nello stomaco.
Era come se quel sorriso, così unico
e
inaspettato, avesse risvegliato la gioia di tutti.
A Sam venne in mente un lontano pomeriggio d'estate, proprio
il giorno
in cui vedendola sorridere si era innamorato di lei;
continuò a
guardarlo, quel sorriso, stringendo la sabbia
quasi a volerla polverizzare in
granelli più piccoli e sentì il fastidio
aumentare fino a farlo stare male. Sentì, ancora adesso che
il
suo cuore era costretto
ad un'altra, che per
quel sorriso si sarebbe dannato.
Vero discorso elettorale: questa
storia è semplicemente un modo per farla pagare a Sam.
Spero,
comunque, che anche voi riusciate ad affezzionarvi a Collin, piccoletto
che ha già rapito il cuore di molte fanciulle.
Ahimè, quello di Leah non lo ha ancora preso, vedremo in
futuro.
Come avrete notato se siete giunti alla fine, il mio Collin urla
spesso, ripete insistentemente la parola capo, ed è molto
avventato.
Per chi volesse capire come me lo immagino può
leggere una mia precedente Flash : Laundry
Ringrazio le persone che hanno recensito le mie ultime due fanfiction e
le altre che mi hanno tra gli autori preferiti. Sono sempre ben accetti
pareri, critiche e consigli. Un bacio :)
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