Pioggia

di Thiana
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Draco/Astoria - Pioggia
Era un giorno di pioggia quando la vidi per la prima volta, accanto a sua sorella.
Era un giorno di pioggia anche quando la consolai, non curandomi di sporcarmi i vestiti con il fango.
Era un giorno di pioggia anche quando la rincontrai, anni dopo, all'uscita di un negozio.
Ed era un favoloso giorno di pioggia, quando m'inginocchiai davanti a lei e con voce tremante le chiesi di sposarmi.
Era un giorno di pioggia quando se ne andò.
Ed ogni giorno di pioggia ancora sfioro la sua lapide, inginocchiandomi, incurante di sporcarmi i vestiti come tanti anni fa.
100 Parole.

Scritta per il "Drabble Me If You Can!" di Mirtilla_94.

Una Draco/Astoria con il prompt 'pioggia'.

 

 


Era un giorno di pioggia quando la vidi per la prima volta, accanto a sua sorella.

Era un giorno di pioggia anche quando la consolai, non curandomi di sporcarmi i vestiti con il fango.

Era un giorno di pioggia anche quando la rincontrai, anni dopo, all'uscita di un negozio.

Ed era un favoloso giorno di pioggia, quando m'inginocchiai davanti a lei e con voce tremante le chiesi di sposarmi.

Era un giorno di pioggia quando se ne andò.

Ed ogni giorno di pioggia ancora sfioro la sua lapide, inginocchiandomi, incurante di sporcarmi i vestiti come tanti anni fa.

 

 

Giudizio della giudiciA: 

Grammatica: 10/10 
Stile e forma: 8/10 
IC e caratterizzazione personaggi: 7/10 
Originalità: 12/15 
Uso del prompt: 5/5 
Rispetto delle regole: 3/3 
Gradimento personale: 3/5 
Punti bonus: 1/2 
Tot: 49/60 

Anche a me ha sempre affascinato l’idea che il matrimonio di Draco non fosse un mero contratto d’affari, giusto per mantenere la purezza del sangue…sarebbe come minimo spoetizzante. Per cui so apprezzare davvero una drabble del genere, anche se, devo ammetterlo, la cosa che più mi ha affascinato è il finale cupo: adoro le storie tristi (che ci vuoi fare, ho un animo malinconico xD). 
In questa ho trovato davvero corretto l’uso del prompt (ma và?!) e la grammatica, impeccabile. 
Però le manca, solo a mio parere, sia chiaro, “quel certo non so che” che l’avrebbe resa splendida. Ma comunque è una gran bella storia anche così.

 





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