Spesso le cose accadono per puro caso, per strani scherzi
del destino...altre volte il gioco del domino inzia la sua corsa con grande anticipo e ci vuole molto
tempo prima che ogni tassello raggiunga la sua meta...prima che tutto vada al
proprio posto.
Billie Joe era solo un bambino di 10 anni, piccolino, con i
ricci capelli castani e gli occhi verdi proprio come
il padre. aveva un carattere molto chiuso ma allo
stesso tempo era un bambino molto vivace, il chè gli
aveva già procurato piccoli problemi con la Pinole
Valley High School che non era di
certo una delle scuole più rinnomate ma dava una
buona istruzione ai suoi allievi e la severità era d'obbligo. Tutto era
cominciato la sera precedente a quella giornata che non si sarebbe conclusa poi
tanto male. O meglio di quelle giornata che da lì a
vent'anni avrebbe segnato il preciso inizio di una grande storia...ecco che il
gioco del domino ha inizio. La famiglia Armstrong era molto numerosa. Era una
famiglia come tante altre con momenti felici e con i propri problemi ma la cosa
più importante è che era una famiglia molto unita. Era l'ora di cena..Olly,Andy, Alan, Hollie,Merci, David, Anna ed il piccolo Billie
erano a cena. Solitamente era quello il momento in cui ogniuno
raccontava la propria giornata con le proprie nuove avventure...ma
quella sera c'era uno strano silenzio a tavola. Come se ogniuno
sapesse che stava abbattersi una catastrofe...Mamma Ollie aveva capito che qualcosa non andava da tempo, ovvero
da quando Andy si recava troppo, troppo spesso dal medico... ma non aveva mai
avuto il coraggio di chiedere, aveva paura ma la verità non poteva più essere
nascosta. billie:"perchè sta sera non parla nessuno?" david:"sta zitto! non vedi
che mamma e papa sono preoccupati? cuciti la
bocca!" Andy:" non parlare così a tuo fratello! te
ne prego...è tutta colpa mia...non...non sò come
dirlo, non sò dove trovare le parole per non
ferirvi..ma devo...DEVO dirvelo ora prima che sia troppo tardi...vedete...in questigioni ho ritirati gli esisti degli esami che ho fatto..i
risultati non sono stati ottimi..." Andy posò la forchetta a fianco del
piatto ancora fumante...si passò le mani tra i capelli
e sul suo volto si leggeva la disperazione. Billie"
che c'è papà??" Andy:" vedete...il fatto è
che ho un brutto, bruttissimo male...non sò quanto
tempo ho da passare con voi ancora...ma ve ne prego non rendete la cosa un
calvario vi amo e voglio trascorrere il poco che resta in felicità con voi
tutti" disse con un filo di voce...prima che una lacrima iniziasse a
correre lungo la sua guancia.
Il male di cui Andy parlava era un cancro...al puncreas...un male che gli
avrebbe dato al massimo un anno di vita ancora...impossibile da curare.
mamma Ollie era
scoppiata in un silenzioso pianto già dalle prime parole del marito...i fratelli più grandi avevano capito cosa sarebbe
successo, ma lui era troppo piccolo per capire...........forse....
Billie"ma guarirai vero?? ti
possono aiutare!!! i dottori aiutano sempre noi quando
ci facciamo male!" la sua voce era quella allegra di sempre, quella di un
bambino spensierato.
David:"vuoi startene
zitto dannato moccioso! no non guarirà! papà stà morendo! solo tu sei così
stupido da non accorgertene!"
Andy;:"david...caro...perfavore questo è
proprio quello che vo ho chiesto di evitare...non rendete i tutto più
difficile!!!"
Il resto della serata proseguì in silenzio,
nessuna aveva più la forza ed il coraggio per parlare...perchè ogni minimo gesto avrebbe ricordato loro quello che
stava per succedere.