Diario di un Cavaliere di riserva

di Dk86
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Quarto giorno

Caro diario,
Stamattina è arrivato un tipo, Vanir. Mi sta simpatico perché ha insultato un po’ Eragon. Poi all’eroe tragico è venuto un altro attacco alla schiena. Domanda: se gli elfi sono dei grandi maghi come dicono di essere, possibile che non esista un incantesimo per curarlo? Sospetto che i dolori siano solo un modo per ottenere attenzione. Come se non ne avesse già abbastanza!
Oromis, chiaramente in preda a demenza senile, ha cominciato a borbottare qualcosa riguardo a degli incantesimi mortali. Io voglio imparare la presa paralizzante, non queste belinate!
Eragon ad un certo punto si è incavolato non ho capito bene con chi, iniziando a lanciare una serie di moccoli degni di Eminem. Il commento di Oromis: “Non appestare l’aria”.
Il mio draghetto ne aveva appena mollata una delle sue, ma non ho avuto cuore di contraddire quel povero vecchietto arteriosclerotico.



Quel pomeriggio

Oggi ci siamo dati all’arte. Yoda ci ha consegnato una tavoletta spiegandoci che dovevamo concentrarci su qualcosa che ci ispirasse particolarmente. Ho cercato per un po’ la rotellina per spostare il puntatore, ma poi mi hanno spiegato che era una cosa diversa.
Nel frattempo è arrivata Sua Maestà la Regina del Sadomaso Arya, ed Eragon, allupato come sempre quando la vede, ha avuto la brillante idea di farle un ritratto.
Dipingendola fra l’altro come una strafiga che neanche nei manga – già al naturale l’elfa in questione è una gran bella ragazza, intendiamoci, non fosse che è acida come una piantagione di limoni -; quando lei ha visto il capolavoro, l’ha scagliato a terra e si è allontanata stizzita.
D’accordo, capisco che farsi sbavare dietro da un sedicenne con velleità di eroe non sia proprio il massimo della vita, però anche lei! Adesso devo scoprire quando compie gli anni, così le regalerò un frustino ed un paio di manette, chissà mai che capisca…
Per tutto il tragitto fino a casa e anche dopo, ho dovuto sorbirmi le lagne di Eragon. Ragazzo, pensaci un attimo: lei è un’elfa centenaria, per quanto porti bene i suoi anni, tu sei un adolescente umano, ci siamo? Anche se ti sono venute un po’ le orecchie a punta (che fra l’altro ti fanno sembrare ridicolo) non è che ogni volta che la vedi devi tentare di saltarle addosso, eh?




Ottavo giorno

Evento storico: oggi il mio drago ha parlato!
Forse non si può dire proprio che abbia “parlato” perché era telepatia… Peccato, mi sarebbe piaciuto se avesse aperto le mascelle per qualcosa che non fosse ingurgitare cibo e vomitare.
Mi ha detto (l’ha deciso lui da solo, a quanto pare) di chiamarsi Emerand. Da come si comporta, credo che “Flatulento” o “Ruttino” sarebbero stati più appropriati.



Dodicesimo giorno

Oromis non mi ha ancora insegnato un minimo di combattimento! Ogni volta che glielo chiedo fa finta di non sentire, ma quando hai dei padiglioni auricolari lunghi una spanna il giochino della pretesa sordità non riesce granchè bene.
Se non altro Eragon continua a prenderle da Vanir. Sto quasi pensando di chiedergli un autografo…



Tredicesimo giorno

Eragon ci ha cortesemente informato che ha trovato un nuovo nome per il dolore: l’Obliatore.
E a noi?
Oromis ancora una volta si è dimostrato il vecchio sporcaccione qual è, incominciando ad accarezzare Eragon dopo che quest’ultimo ha simulato l’ennesimo attacco di mal di schiena. Ma un po’ di dignità, dai!



Diciassettesimo giorno

Gioite, lettori tutti! Il Romeo e Giulietta di Ellesméra si sono chiariti, e adesso hanno deciso di restare amici (per quanto Eragon rimanga chiuso in bagno per ore e poi si lamenti di avere dei crampi alla mano destra quando si allena con la spada)!
Galeotti sono stati dei fiori; fra l’altro ho dovuto aiutare il giovane innamorato a coglierli, finendo anche dentro una macchia di ortiche. Eh, cosa non si fa per amicizia?
Ehi, aspetta un momento, che cavolo ho scritto? Temo che questi maledetti elfi mettano nel cibo una sostanza che rende tutti insopportabilmente svenevoli e buonisti…



Diciottesimo giorno

E’ ufficiale, Eragon è un cretino.
Mister Coerenza ha deciso di andare a caccia, stufo dell’insalatina scondita che questi hippie dalle orecchie lunghe insistono nel propinarci. Va tutto bello baldanzoso nei boschi, trova due conigli, li uccide, li arrostisce, e al momento di mangiarli… che fa? Li butta via!
E, vabbè, se non ti andavano potevi anche evitare di ammazzarli! Non lo sai che nel Surda c’è pieno così di bambini che muoiono di fame?
Ovviamente, per non sprecarli, me li sono mangiati io. Lui mi guardava come se gli stessi divorando la sorella.
Mancava giusto un po’ di sale.




Diciannovesimo giorno

Come si dice, tale padrone, tale drago.
Saphira oggi ha tentato un approccio con Glaedr, il drago del signor Spock. Ovviamente senza considerare il fatto che lui come minimo ha duecento anni e lei sì e no sei mesi (che poi, è normale per una razza che potenzialmente può essere considerata immortale raggiungere la propria maturità sessuale tanto in fretta? Mah).
Eragon sembrava preoccupato, Oromis se ne stava tutto tranquillo canticchiando Love is in the air. Povero vecchietto, ma è possibile che gli elfi non abbiano una casa di riposo dove rinchiuderlo?



Ventitreesimo giorno

Abbiamo fatto un altro giro per il palazzo degli elfi.
Mentre i due piccioncini tubavano in un angolo imprecisato, Emerand si è turbato in maniera piuttosto importante (ovvero, ne ha fatta un cumulo) in camera di Arya.
Ho usato uno dei suoi straccetti di latex per ripulire il tutto, tanto non se ne accorgerà mai, ne ha talmente tanti…



Ventottesimo giorno

Il maestro Oromis ha detto ad Eragon e a Saphira di preparare qualcosa per una festa che si terrà a breve (non chiedetemi il nome… so che stavolta la parola “orgia” non c’entra, tanto per cambiare). Quando gli ho chiesto se dovevo fare qualcosa anch’io mi ha guardato come se non sapesse bene chi fossi.



Trentunesimo giorno

Eragon si è improvvisato poeta e fa di tutto per costringermi ad ascoltare la sua opera in corso. La trovo pessima, ma non ho cuore di dirglielo… aspetto che lo faccia qualcun altro.











Ringrazio di vero cuore Elychan, Topomouse, Fenrir, Scuotivento e Bonny per avere letto e commentato questo delirio.



Nel terzo ed ultimo capitolo di questa trilogia: la Festa del Giuramento del Sangue, Eragon che fa campeggio, Eragon che si becca uno spogliarello, Eragon che diventa ancora più insopportabile… E poi altri personaggi di contorno che non sono importanti perché Eragon è il PROTAGONISTA e deve essere sempre al centro della scena.
Ah, e Arya si beccherà una colite.




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