Coloro
che si specchiavano sulla superficie argentea vedevano il proprio sogno
riflesso. Ma lei aveva paura dei propri desideri: trovarseli davanti
significava ammetterli, non riuscire più a controllarli… In sei anni non si
fermò mai davanti all’oggetto tentatore.
Fu
il settimo anno, durante una notte di luna piena, che si accese in lei la
vanità di vedere la propria immagine sul piano argento. Un sorriso le increspò
il volto quando scorse un angelo biondo dagli occhi color del ghiaccio accanto
a lei.
Lo
Specchio delle Brame mostrava i desideri più reconditi. Per quanto riguardava
Ginny, il suo sogno era realtà.