Acchiappa
Rose Weasley
"Al!!
Auguri!!" disse Rose appena vide suo cugino nella Stanza delle
necessità.
Era il suo
diciassettesimo compleanno ma, capitando di Marzo, non potè
che festeggiarlo a Hogwarts.
Una ragazza
gli stava parlando timidamente e Rose non riuscì a
nascondere un sorriso compiaciuto.
Albus doveva
smetterla di sottovalutarsi e capire che era un bel ragazzo.
"Rose!!"
rispose lui contento "Pensavo fossi contraria alle feste clandestine...
grazie comunque per gli auguri!" disse schioccandole un bacio sulla
guancia.
"Se si
tratta del tuo diciassettesimo compleanno, le mie regole non valgono!"
Al
sghignazzò: "Prova a dirlo a Scorpius... non ci credeva che
fossi d'accordo... men che mai pensava che saresti venuta!"
"Immagino
che lo sperasse... come si chiama la sua nuova ragazza?"
"In
realtà si sono lasciati ieri... lo sai com'è
lui... si mette con una, la conquista e poi perde tutta l'attrattiva
per la preda..."
"Inquietante..."
"Comunque
sei uno schianto cuginetta, lasciatelo dire... Il nero si intona di
incanto alla tua chioma rossa!"
"Ma se mi
hai sempre chiamato -Pel di carota-!" ribattè lei, certa che
l'atteggiamento di Al fosse dovuto alla bella biondina con cui stava
parlando poco prima di essere interrotto da lei.
"Stasera
invece direi che sembri proprio una rosa, Rose..." disse una voce
dietro le spalle della ragazza.
Quando si
voltò e vide Scorpius si lasciò andare in una
risata sarcastica.
"Certo come
no... tu invece sembri quasi un principe... quasi però, non
ti montare la testa!"
Scorpius
alzò gli occhi al cielo, per poi aprirsi in un magnifico
sorriso.
"Lo so che
sono bello, non c'è bisogno che lo ribadisci sempre..."
"Ma se non
l'ho mai detto!" -Almeno non con queste parole- aggiunse mentalmente la
ragazza.
"Ha ragione
Rose... tali parole non sono mai uscite dalla sua bocca!"
constatò Al.
"Al, pensa a
divertirti... vedo che sei in dolce compagnia... quindi io e tua cugina
togliamo il disturbo..."
Albus
arrossì, poi si voltò per rivolgersi di nuovo
alla sua conquista.
"Ma dove mi
vuoi portare?"
"Dai miei
compagni di Casa..."
"Perchè?"
Scorpius
fece spallucce.
"Perchè
ti sei vestita così?"
"Così
come scusa?"
"Elegante...
Al aveva chiaramente detto di tenere un abbigliamento informale...
alcuni sono venuti con la divisa scolastica!"
"Se ti
riferisci a Roxanne, devi sapere che a lei non importa niente di
vestiti, di trucchi e simili... non ci tiene a farsi bella."
"Perchè
tu invece ci tieni? Perchè vestirsi così? Sei...
provocante..."
Rose diede
una botta alla spalla di Scorpius.
"Solo per
te, perchè non posso vivere senza di te! " rispose la
ragazza facendo gli occhioni per poi sfoggiare il suo sorriso ironico"
Ma secondo te??? Sono sempre la solita Rose e tu sei mio amico!"
"Un amico
bello, Rose... non scordartelo!E comuqnue potrei prenderti in parola..."
"Sempre e
comunque un amico."
"Tu sei
fidanzata? Io lo sono? Siamo due ragazzi single che possono
divertirsi..." disse lui afferrandole i fianchi con stretta salda e
avvicinandola a sè.
Rose
cercò di ignorare il brivido che le percorse la schiena e lo
allontanò a fatica.
"Idiota."
Scorpius
scoppiò a ridere, poi le sussurrò all'orecchio.
"Facciamo un
gioco Rose?"
"Che tipo di
gioco?" chiese la ragazza con un cattivo presentimento.
"Si
chiama... -Acchiappa Rose Weasley-... se entro stasera cederai..."
"Cosa?"
Scorpius
fece un sorriso.
"Ti
concederai a me volendolo... "
"CHE COSA???
Tu stai male..."
"Non hai
capito Rose... io non t'imporrò nulla... lo vorrai da
sola... perchè tu non saprai resistermi..."
"PFFFFFFFFFFF!!
ahahahahahahah Questa è la più grande stronzata
che tu abbia mai detto!"
"Dimostramelo!"
Rose fece un
sorriso furbo, divertita. Forse non sarebbe stato così
spiacevole giocare con Scorpius.
"D'accordo...
ma a patto che non stiamo soli... voglio vedere come riuscirai a
conquistarmi davanti agli altri!" disse la ragazza immaginandosi una
scena stile Scorpius che faceva una dichiarazione a microfono davanti
alle 150 persone presenti alla festa.
"Ok...
andiamo per di qua..."
Scorpius le
mise il braccio intorno alla vita e la guidò fino a un
gruppo di ragazzi che giocavano a pocker.
Erano i
compagni di Casa di Malfoy che lei già conosceva di vista.
"J, Zab,
Nathe... "
I tre,
comunemente chiamati Jason Goyle, Leonard Zabini e Nathan Nott, si
voltarono verso Scorpius e lo salutarono allegramente.
"Scorp!!
Pensavo fossi a rimorchiare!!" disse Zabini sorpreso.
"Non vedi
che è già in dolce compagnia? Ciao bellezza, io
sono Nathan Nott, ma puoi chiamarmi Nathe..."
"Nathe,
possibile che non riconosci una Weasley?"
Nott
strabuzzò gli occhi, poi si sporse verso Rose,
abbracciandola.
"Tu sei
Rose, oddio sei bellissima... fatti dare un bacio!" disse il ragazzo
che probabilmente aveva bevuto un tantinello.
Il ragazzo
poi non era neanche brutto, ma cercò di infilare la lingua
in bocca.
Rose se lo
spinsè via, per poi tirargli uno schiaffo capace di rigirare
uno della stazza di Al.
Scorpius
scoppiò a ridere e Jason guardò ammirato la
ragazza.
"Caspita,
picchia duro Weasley! Tanta stima..."
Rose sorrise
al ragazzo, forse il più brutto tra i quattro amici.
"Non ci far
caso, Rose, son più le volte che Nathe è ubriaco
di quando è sobrio."
"Parole
sante!" commentò Scorpius "Possiamo sederci con voi?"
"Sì,
ma c'è solo una sedia..."
"Un
bell'incantesimo di appello e..." iniziò Rose
tranquillissima, ma non sapeva quali erano le intenzioni di Scorpius.
"Macchè
dici Rose... non hai neanche la bacchetta dietro..."
Scorpius si
era già seduto, a gambe aperte, facendole segno di sedersi
sopra di esse.
"Non credo
sia il caso..."iniziò la ragazza nervosa.
"Dai, non
essere timida..." disse lui sghignazzando.
"D'accordo,
ma dovrai sopportare il mio peso..."
Rose si
sedette a disagio, l'abito sopra il ginocchio svolazzante, troppo
facile da alzare.
"Sei leggera
come una piuma... non dire sciocchezze."
Rose non
riuscì a non apprezzare quel complimento: James era stato
anni e anni a dirle che avrebbe dovuto dimagrire, che aveva la
pancia... che non era bella come la sua ragazza di turno. E anche se
era suo cugino e talvolta scherzava, ribadirle sempre i suoi difetti
non la facevano sentire affatto bene.
"Che cos'hai
in mano?" chiese Rose nel tentativo di fare conversazione.
Jason si
girò verso di lei con un sorrisino: "Le carte della
vittoria..."
Rose sorrise
a sua volta, non capendo come in passato la rivalità tra le
Case era così pronunciata rispetto ad allora.
Ciò
che la distrasse dal suo filo di pensieri fu, però, la mano
di Scorpius che si posò sulla sua gamba, iniziandola ad
accarezzarla lentamente.
Lei si
voltò di scatto verso di lui, ma il Serpeverde si
limitò a sorriderle con complicità, cosa che non
aiutò alla sua lucidità mentale.
Erano
scostati di poco dal tavolo, cosicchè Nathe poteva vedere
benissimo, essendo alla loro destra, cosa stava facendo Scorpius.
La mano del
ragazzo continuò il suo percorso, scostando la gonna di
Rose, accarezzando ancora lentamente, raggiungendo la coscia.
Nathe
ridacchiò.
"Non
continuerei se fossi in te... la ragazza ha la forza della Bullstrode
anche se ha un fisico certamente migliore!"
Scorpius
rise, poi rispose rilassato:" Non vedi che ci sta bene così?"
Rose si
voltò verso Scorpius come se le avesse dato la scossa.
"Questo lo
dici tu!"
"Ah,
davvero??" chiese lui prima di artigliarle la coscia con una stretta
possente.
"Oddio!"
esclamò Rose con un gemito, presa alla sprovvista.
Nathe fece
finta di non vedere, probabilmente a disagio o comunque intenzionato a
farsi gli affari propri. Forse credeva davvero che Rose stesse gradendo.
Scorpius
ridacchiò soddisfatto e Rose fece uno scatto in piedi
allontanandosi, intenzionata a trovare una sedia.
Stava
giocando con Scorpius, quindi doveva comunque rimanere nei paraggi.
Ne
trovò una poco lontano e la mise dall'altra parte del
tavolo, accanto a Zabini.
Guardò
Scorpius in cagnesco e sfida al contempo: -Ora dovrai riuscire a
conquistarmi a distanza- sembrava voler dire.
"Credo
proprio che con lei non ce la farai..." commentò Zabini
rivolto a Scorpius, come se fosse riuscito a leggerle nel pensiero.
Scorpius per
la prima volta sembrò vacillare, poi riacquisì
subito il buon umore.
"Quando uno
è dotato..."
"Se hai le
palle, ammesso che tu ce l'abbia..." iniziò Rose
tranquillamente rivolta al biondo.
"Ohhhooo!!
La Weasley mette in dubbio la tua virilità Scorp!"
commentò Nathe, dando di gomito al ragazzo.
"Provare per
credere" rispose Scorpius tranquillo.
"Sì,
certo, dicono tutti così... fate tanto gli spavaldi, ma poi
ce l'avete anche piccolo!"
Zabini
distolse la sua attenzione e guardò l'amico in attesa, come
anche Jason e Nathe che sembrò essersi un po' ripreso dalla
sbronza.
"Ha parlato
la Scorfanona!" disse Scorpius velenosamente.
A Rose le si
mozzò il fiato.
Aveva fatto
solo una battuta.
Mordendosi
un labbro rispose altrettanto sicura di sè, con un sorriso
sulle labbra per niente degno della sua Casata di appartenenza.
"Intanto
questa Scorfanona te la tromberesti!"
"OHOOOOO!!!
1 a 0 per Weasley!!" commentò Nathe ridendo e suscitando
l'ilarità anche negli altri suoi compagni di Casa, meno che
in Scorpius.
"Basta che
respirino... " replicò il biondo, facendo sprofondare Rose
completamente.
Storia divisa in
due capitoli o tre... dipende da quanto diventa lunga... spero vi
piaccia ;) kissss <3 -nemy1990-
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