l'intercessore
Finalmente ero riuscito a superare il sacro monte Gagazet ed ero arrivato ai
piedi di Zanarkand, la mia città, la città leggendaria ormai ridotta in rovina
da mille anni! Come poteva essere possibile? Tutto mi apparse chiaro quella
notte… Eravamo seduti intorno al falò: Lulu, Wakka, Kimahri, Auron, Rikku, io… e
Yuna. Yuna. Quella notte non riuscivo a dormire, volevo riuscire a tutti i costi
a trovare un modo per distruggere Sin, la terribile spirale di morte che si
affliggeva su Spyra fin dai tempi più antichi, e, allo stesso tempo, salvare
Yuna, la mia Yuna. L’unica maniera conosciuta per uccidere Sin era il sacrificio
di un invocatore, o, come nel mio caso, di un’invocatrice. Non riuscivo ad
accettarlo! Era come un nodo allo stomaco che diventava sempre più stretto,
quanto più ci avvicinavamo al duomo di yevon, il luogo dove Yuna… Ma non era il
mio unico pensiero quella notte… già, quella notte… quella notte mi fu rivelato
il vero scopo della mia esistenza. Avevo già capito qualcosa quando Yuna aveva
pregato l’ntercessore del naos di Bahamuth, l’eone evocato da un bambino di
Zanarkand, la mia Zanarkand. Quella notte l’intercessore mi apparve in
sogno…
-Tidus…Tidus…- sentii invocare il mio nome, ma la cosa strana è che
stavo dormendo… eppure sembrava così reale…
-Tidus… ascolta! Segui la mia
voce!- ancora venivo chiamato nel sonno, e tutto diventava sempre più reale,
finchè non mi ritrovai su un sentiero luminoso, sospeso in aria, al di fuori del
tempo e dello spazio.
-Ricorda!- in quel momento, sentii una fitta al cuore…
e mi passò davanti tutta la mia vita… no! Non tutta la mia vita… tutti i momenti
passati con… mio padre? Gli unici ricordi che avevo di mio padre erano tristi,
mentre ora mi apparvero felice, semplici, pieni di affetto…
-Tidus… tu sai… che questo… non sei tu! Tu
stesso… sei stato chiamato… da noi
intercessori… il tuo compito… è quello di
proteggere… l’invocatrice… l’unica che
può… salvare Spyra! Non compiere… l’errore
che fece… tuo padre!- poi ci fu un lampo di luce, e mi svegliai.
Dormivano tutti, ed il sole non era ancora sorto… Allora decisi
di fare una passeggiata per riprendermi da quello strano sogno…
all’inizio pensai che era stato solo un sogno, certo, diverso
dagli altri, ma era comunque un sogno, ma poi inciampai in una
sfera… era graffiata e tutta impolverata, e mi stupì il
fatto che non avesse già attirato l’attenzione di qualche
mostro, e tutto ad un tratto, una forza estranea mi bloccò,
e raccolse la sfera che mi era caduta per la mia
impossibilità di muovermi … era l’intercessore, mi
era apparso ancora, ma questa volta nella realtà. Mi
guarnò dritto negli occhi, mi consegnò la sfera e
svanendo mi disse:
-Qui troverai le risposte!- e fu
così!
Nella sfera erano stati inseriti i ricordi di Auron, tra i quali c’era
mio padre insieme a Brasa, il leggendario invocatore padre di Yuna:
-Dopo che
sarò diventato un eone, mi trasformerò in un nuovo Sin?- domandò mio padre, e la
risposta arrivò da una persona esterna della quale capii solamente che fosse una
donna –Sì! Yu Yevon si impossesserà del tuo spirito e prenderai la forma di un
nuovo Sin… capirai tutto ciò che succede, ma sarai inerme, incapace di poter
decidere le tue mosse, guidato da Yu Yevon!- a questo punto la sfera si ruppe in
mille pezzi che si riunirono nell’immagine dell’intercessore…
-Ora va’, e
compi il tuo destino!-
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