Mince pie & sherry
Alla
mia parabatai, Charly.
Ricordati
che, come tale, noi due siamo una persona sola.
Mince pie & Sherry
There's
a glass of sherry and a big mince pie.
There's an empty stocking waiting.
Come
down the chimney, don't be shy !
- Non penso sia
stata una buona idea. Venire qui, voglio dire. -
- Mmh? -
- Forse dovrei tornare a casa e scusarmi con tutti, dargli una
spiegazione sul perché sono scomparso proprio la sera di
Natale.
Sì, ormai sanno da un pezzo che stiamo insieme e avranno
immagianato che sono qui, ma di solito non passiamo la notte insieme
e..insomma potrebbero
pensare che.. Dai, hai capito. E comunque si
staranno preoccupando
non vedendomi rientrare. -
Due occhi verdi da gatto lo studiarono, soffermandosi sui muscoli
scolpiti delle braccia e sui capelli neri e disordinati che gli
incorniciavano il viso. Era bello, bello e delicato come un fiocco di
neve.
- Tu non vuoi tornare all'istituto - lo stregone accarezzò
distrattamente le orecchie del presidente Miao e una sinfonia dolce di
fusa risuonò per tutta la stanza.
- Hai ragione, voglio rimanere nell'appartamento, non mi va di
discutere con i miei
gen..-
- Alexander, tu non vuoi tornarci perché c'è Jace. Con Clary. -
Magnus scandì lentamente ogni parola, pronunciando quei nomi
con
freddezza. Quel
nome, si disse; era solo uno il nome di cui gli importava.
-
Cos..che c'entra Jace ? È una storia vecchia,
quella! -
-
Con te c'entra sempre Jace. C'entra solo Jace. Credi
che sia stupido? Non si dimentica una persona che hai amato con tutto
te stesso da un momento all'altro. -
Alec sentì qualcosa pungergli la gola e il cuore.
Pensò a
sua madre quando una volta, da piccolo, gli aveva detto che le parole
feriscono più di qualunque spada. Sono ferite che non si
vedono,
aveva aggiunto, ma le cicatrici rimango per sempre, come i segni
bianchi lasciati dallo stilo.
- Io ci sto provando, Magnus. Ci sto provando come tu hai fatto con
Will. -
Avrebbe
dovuto fargli capire che si stava sforzando per davvero, che ce
l'aveva quasi fatta, che se era corso
lì,
quella sera, era solo perché voleva passarla con lui e col
presidente Miao. Avrebbe dovuto scansare il gatto mezzo addormentato e
sedersi al suo posto, stretto allo stregone, sussurrandogli quanto
fosse felice di festeggiare con lui. Ma avrebbe detto una bugia, in
parte, e lo sapeva.
L'amore rende bugiardi, lo aveva detto proprio Jace.
Jace, Jace, Jace. Con te
c'entra solo Jace, ma Jace non ti ha mai voluto, te ne eri fatto una
ragione da tempo.
Alec si allontanò verso la porta, senza sapere con certezza
dove
sarebbe andato. Di certo non a casa, non quando tutti lo avrebbero
riempito di domande vedendolo sbucare dall'ascensore, non quando il suo
parabatai lo avrebbe appena degnato di uno sguardo, troppo impegnato a
sbavare per Clarissa.
Allora era vero, se la
vista di Clary lo disturbava un motivo doveva esserci di sicuro.
- Alexander, dove credi di andare ? Non ti ho cacciato di casa, mi
sembra - la traccia di ostilità nella voce dello stregone
era
quasi completamente scomparsa; adesso riusciva a distinguere il
leggero accento
che la caratterizzava.
- Non volevo attaccarti in quel modo, so che ti stai sforzando di
lasciartelo alle spalle, che lo fai per me - il Warlock si
passò
una mano tra i capelli. Erano talmente pieni di brillantini rossi che
sembrava indossasse un cappello natalizio.
- Resta per favore, non voglio passare la notte di Natale col
presidente. C'è
il rischio
che mi molli per spassarsela con
qualche gatta di periferia. -
Alec si sforzò di non sorridere, continuando a dargli le
spalle. Sua madre gli aveva detto
che le parole feriscono più di qualunque spada, ma gli aveva
anche detto che possono curare meglio di qualunque iratze.
- Avevo già preso un Mince pie per il vecchio Santa Claus,
sarebbe un peccato se non lo assaggiassi - con uno schiocco delle dita
ingioiellate, il dolce comparve sul tavolo. Il presidente Miao si
leccò i baffi, drizzando le orecchie.
- Diciamo che l'hai preso adesso
- al cacciatore sfuggì un risolino divertito.
-
C'è anche dello Sherry, non ricordo un solo Natale senza
il
Mince pie e lo Sherry ! - una bottiglia si materializzò
nelle
mani di Magnus tra uno sfolgorio di scintille azzurrine.
- Beh, se mi lasci la fetta più grande.. - Alec
tornò a
sedersi sul divano dorato, le guance leggermente arrossate
dall'imbarazzo.
- Mi sa che per St.Nicolas, Claus o come si chiama, non
rimarrà niente. Non ci
lascerà nemmeno i regali quando vedrà che ci
siamo
mangiati tutto. -
-
Non mi importa, può tenersi i regali, ho già
tutto quello che mi serve -
Magnus
sgranò gli occhi da gatto, sorpreso. Alec era
talmente
timido che sentire quelle parole da lui appariva strano, ma allo stesso
tempo terribilmente piacevole.
-
Senza Jace ? - azzardò.
-
Te l'ho detto, ho già tutto quello che mi serve -
-
Ecco, lo sapevo, mi hai fregato. Sei troppo irresistibile
perché io possa competere - Magnus lo attirò a
sé, ma prima che riuscisse ad avventarsi sulle sue labbra il
cacciatore si
scostò.
-
Che hai capito, stregone. Intendevo che ho già tutto
quello che mi serve con il Mince pie e lo sherry ! -
Il
Presidente Miao li guardò ridere e festeggiare,
accoccolato sul pavimento. Sgranocchiò compiaciuto la sua
fetta
di torta, dondolando la coda avanti e indietro e lasciando che
Magnus facesse le fusa al posto suo. C'era già qualcun altro
a tenergli compagnia quella sera di Natale, lo aveva lasciato in buone zampe.
Angolo
autrice: mi
dispiace per il ritardo perché la storia era già
pronta, ma nei giorni passati non avevo il Pc e sono riuscita a
pubblicarla solo oggi; mi sembrava carino inaugurare la mia comparsa
nel fandom di Shadowhunters con una Malec natalizia quindi ho deciso di
postarla comunque. Si svolge dopo "Città degli Angeli
caduti" ed è basata su una particolare usanza
inglese ( l'ho appresa da mio cugino che è italoamericano,
quindi immagino sia diffusa anche in America ) che ritroviamo nel
nostro paese. Io stessa, da piccola, lasciavo a Babbo Natale un
bicchiere di latte e un piatto di biscotti! Ebbene loro lasciano il
Mince pie, torta ripiena di frutta secca e cibo preferito di St.
Nicolas, e un bicchiere di Sherry, vino spagnolo.
Vorrei
spendere altre due parole sul rapporto che lega Alec e Jace.
Sinceramente trovo assurdo che lo abbia dimenticato come se nulla fosse
e la Clare, nell'ultimo libro, sembra avermi dato ragione. Almeno un
po' perlomeno. Detto questo vi faccio gli auguri di buon Natale
(passato) e di buon anno.
PS:
si
è capito che amo il presidente Miao ?
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