Lontano, lontano

di VirginiaSupertramp
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Non mi ricordo nemmeno quando abbiamo smesso di fare l’albero di Natale. So solo che la casa era calda e anche se non lo fosse stata noi eravamo avvolti nel piumone, nudi, la nostra prima notte di Natale insieme. Avevamo addobbato l’albero ad opera d’arte e la mattina aprire i regali sul tappeto fu mille volte meglio di tutte le volte in cui lo avevo fatto da piccola in famiglia.
Quelle scene sono le più nitide che ho della nostra convivenza, perché otto anni in fondo si possono racchiudere in quel primo anno felice.
Ci ripenso mentre tento disperatamente di capire il meccanismo delle passioni che si accendono e si spengono lasciando nient’altro che cenere! Mi aggrappo alle fotografie perché non credo ai miei stessi ricordi, tanto sembrano poco realistici ora…ma se tutto è stato davvero, come siamo arrivati a…questo? E cerco ancora. Atteggiamenti, abitudini sbagliate, parole dette male. Non trovo nulla di speciale. Vedo solo immagini che via via perdono valore, fino all’ultimo Natale, quando eravamo troppo distanti e annoiati, anche solo per parlare.
Se solo potessi dare la colpa a qualcosa! Invece, consapevole del fatto che la cenere non può tornare fuoco, riciclerò il ricordo di lui che se ne va via, e anche questo Natale niente albero.




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