Disclaimer:
Harry
Potter non mi appartiene, bensì è di proprietà di J.K. Rowling. Questa
FanFiction non è scritta a scopo di lucro.
Nota: Questa tripla drabble è stata
scritta per un contest purtroppo precipitato nel dimenticatoio, così mi sono
decisa a pubblicarla. Non è nulla di particolare, ma mi è piaciuto davvero molto
scriverla. è incentrata su Remus
Lupin, il mio preferito di sempre. La citazione iniziale secondo me si adatta
alla situazione, inoltre è stata la mia colonna sonora. Lode ai Coldplay! Bene,
non ho altro da aggiungere. Ah, naturalmente, buon anno a tutti voi! Che il 2012
possa essere sereno e pieno di piacevoli sorprese.
Buona lettura :)
A
L.
Semplicemente, grazie di essere te
stesso.
Canta
la tua sofferenza alla Luna
Am I a part of
the cure, or am I part of the disease?
(Clocks –
Coldplay)
Sai da sempre che non c’è scampo: una volta al
mese la Morte bussa alla tua porta travestita da luna piena. Eppure il miraggio
di trovare un rimedio per lenire il dolore non accenna a sparire. Quello che sparisce sono i ricordi di
una notte. Spesso pensi che sarebbe meglio essere cosciente, prigioniero
arrendevole del destino. Ma quando il sole sorge ad illuminare una nuova
giornata non hai dubbi: dimenticare tutto è un delizioso, dannato privilegio.
Guardi fuori dalla finestra e sospiri – i compiti scribacchiati in fretta e
furia, il chiacchiericcio degli studenti, tutto ti sembra più lontano che
mai.
* * *
La Sala Comune è relativamente deserta quando la attraversi. Le
poltrone più vicine al camino sono occupate dalle uniche persone di Grifondoro
che sanno esattamente dove stai andando. Lily è la prima ad accorgersene e per
qualche secondo si limita a scrutarti con i suoi meravigliosi occhi verdi. Sul
viso della giovane spunta infine un sorriso incoraggiante, così dolce che
vorresti correre ad abbracciarla. James ti strizza l’occhio con fare complice.
Amici. Senza di loro saresti davvero perso.
«A dopo, Lunastorta.» Mormora Sirius in tono stranamente serafico.
Quel dopo è troppo vicino, tuttavia ti ritrovi a sperare che passi
subito.
* * *
La brezza notturna ti accarezza la pelle e lascia dietro di sé un
vago sentore di gelo. In realtà dei tuoi sensi ottenebrati non resta molto. Ora
come ora sei solamente in grado di fissare il firmamento velato di nubi
canzonatorie. Già, perché grazie a loro persino vedere la tua grande nemica è
impossibile.
Ma canta la tua sofferenza alla Luna, e fallo in fretta, prima che
la voce si tramuti in un sordo ringhio bestiale.
Le ossa scricchiolano già quando una lacrima solitaria scende sul
viso. Nonostante la tua volontà, nonostante i Malandrini, Remus Lupin stanotte
morirà di nuovo.
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