una volta arrivata in California Rory aveva un aspetto pietoso. C’erano
volute sei ore per arrivare a Los Angeles e per tutto il tempo era dovuta
rimanere vicino ad un tizio che fumava un pacchetto di sigarette ogni ora, aveva
l’alito pesante e dalla seconda ora aveva preso a raccontare alla giovane
ragazza la storia della sua vita, partendo dal suo primo matrimonio. Quando era
arrivato al punto che lui considerava la svolta della sua vita, cioè dopo aver
divorziato dalla sua prima moglie, averle rubato il cane, distrutto la macchina
con un incidente, essersi sposato una seconda volta ed avere lasciato la sua
seconda moglie dopo essersi accorto che dal loro secondo giorno di matrimonio
lei aveva una relazione con il droghiere proprio sotto casa loro, Rory era così
nauseata che non appena scese da quell’autobus, diede un bel respiro profondo e
si sentì rinascere. L’aria del posto era veramente deliziosa. C’era un profumo
di frittelle, patatine e cipolla fritte che si diffondeva nell’aria, invasa
perennemente da quel tipico odore di salsedine che trovi solamente nelle
località marittime. Rory non aveva mai sentito un profumo così intenso e buono
allo stesso tempo. Le veniva voglia di raggiungere la spiaggia e di sdraiarsi al
sole, con il suo libro e la sua musica preferita. Pensandoci bene, non l’aveva
mai fatto. L’unica volta che lei e sua madre erano andate al mare Lorelay aveva
litigato per il prezzo troppo alto con l’addetto agli ombrelloni ed erano dovute
rimanere sotto al sole per tutto il giorno così verso sera erano ritornate a
casa e si erano ripromesse di non mettere mai più piede in qualche cosa che
anche solo assomigliasse alla sabbia. Tuttavia non era ora di prendere il sole.
L’unico motivo per cui era venuta in California era ritrovare Jess e quando mai
si era sentito parlare del fallimento di una Gilmore?
Perciò Rory si diresse verso il primo telefono libero che trovò e si mise a
cercare il nome Jimmy Mariano tra le pagine dell’elenco telefonico.
…niente. Non vi era nemmeno l’ombra di una persona che assomigliasse al nome
di Mariano, Jimmy. A Rory cominciarono a tremare le mani. E ora come faceva a
trovare Jess? Non poteva girare per la città sperando di incontrarlo dal
panettiere o in libreria, perché LA era decisamente molto più grande di Stars
Hollow e lei sarebbe potuta girare per dei mesi senza nemmeno mai scorgerlo. Era
veramente un problema. Ma Rory decise che era presto per scoraggiarsi, così
prese in mano il telefono e compose il numero di Luke.
"Pronto? Qui parla Luke."
"Ciao Luke, sono Rory."
"Rory, ciao! Come stai? Tua madre mi ha detto che sei andata in California a
cercare Jess…non dovevi farlo. Ti rovini in questo modo. Non vale la pena di
perdere del tempo per quel ragazzo."
"Si bé…ascolta, sai per caso l’indirizzo di suo padre? Perché sull’elenco
telefonico non c’è scritto."
"No, mi dispiace…Jess non mi ha nemmeno detto che andava in California, è
stata una mia deduzione, perciò…senti Rory, torna a casa. Lascia perdere."
"cosa vuol dire lascia perdere?! È sconvolgente come tutti vi preoccupiate
per lui, davvero!" Rory si era veramente arrabbiata.
"Ma io non intendevo dire.."
"Grazie lo stesso, Luke. Ciao." e detto questo gli chiuse il telefono in
faccia. Come potevano essere tutti così menefreghisti verso di lui? era lei
quella che si doveva sentire più ingannata, e invece solamente lei era decisa a
sapere il perché di quel suo comportamento e rimandare la pece nera e l’olio
bollente. Ma che cosa aveva mai la gente contro di lui? non era un modello da
seguire, ma non era nemmeno da condannare…era un bravo ragazzo. Possibile che
nessuno se ne fosse reso conto?! A Rory venivano le lacrime agli occhi ogni
volta che ci pensava. Lei era arrabbiata, certo, ma da qui a odiarlo c’era molta
strada. Lui l’aveva fatta sentire veramente bene per la prima volta in vita sua.
Certo, con Dean le cose erano sempre andate bene ed era fantastico che fosse
benvoluto da tutta la città, ma troppa perfezione alla fine stanca e se ne era
resa conto da quando Jess era arrivato in città. Lui le aveva mostrato quando
può essere bello avere qualcuno che ha i tuoi stessi interessi, che ascolta
veramente quando parli di qualcosa che ti interessi e che ti fa sentire amata e
accettata. Lui…era Jess. E lei sentiva la sua mancanza. Da morire.
Ovviamente questo non gliel’avrebbe detto a meno che lui non le avesse
spiegato tutta la situazione e il perché di quel suo comportamento.
Una volta finito si rimuginare sui suoi pensieri, fece per prendere la borsa
e dirigersi verso quel fast-food che aveva visto in lontananza, giusto per
mangiare qualcosa prima di rimettersi alla ricerca di Nemo, quando si rese conto
che la mano che doveva in teoria raccogliere la borsa in realtà raccoglieva solo
aria. Rory si girò lentamente e lo spettacolo fu orribile.
"AAAAAAHHHHHHHH!!!!!"
Un signore di passaggio, preoccupatosi per il suo urlo disumano, si
fermò.
"Signorina, le è successo qualcosa?"
Rory continuava a guardare l’asfalto, indicando con l’indice della mano
destra un punto imprecisato.
"S-signorina?" l’uomo ora era seriamente preoccupato. "Cosa succede? Ha visto
un enorme ragno passare?"
Rory si girò verso di lui. era bianca come un lenzuolo.
"MI HANNO RUBATO LA BORSA!!!!"