Priscilla,la prima nata.

di LunaTuna
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Era un lunedi..il secondo dell'anno,del nuovo anno:2012. Priscilla era ricoperta di appunti di scuola,non ne poteva più. Adorava studiare però era troppo impegnata a pensare ad altro...il rumore delle foglie degli alberi la infastidivano terribilmente;aveva un'unico obbiettivo in mente:studiare quelle trentacinque pagine di storia tutte in'una volta. Improvvisamente le venne una gran fame,allora andò in cucina..frugò nella dispensa...non vide nulla.La pancia iniziò a brontolarle,doveva mettere qualcosa in bocca,per forza! Si avvicinò alla portafinestra che dava al giardino e decisa la aprii,non le interessava se fuori c'era un vento pazzesco che le scompigliava tutti i capelli.Aveva sempre piu fame!Strano..perchè di solito non amava magiare..anzi,pesava circa quaranta chili e per avere tredici anni non è molto,anzi!Aveva capelli color biondo-rame,gli occhi verdi ed era alta circa un metro e settanta. Tornando a noi...era sempre piu decisa a mangiare qualcosa;percorse il percorso che separava casa sua da quella della nonna,pochi metri,niente più. Aprii la porta e salutò la nonna che stava riposando sulla poltrona,si avvicinò a lei e le diede un bacio sulla guancia poi accese la stufa poichè faceva decisamente troppo freddo lì dentro ma sua nonna non aveva ancora ben capito come funzionasse quello strano aggeggio...cosi le diceva sempre.Si sedette vicino a lei e la guardò negli occhi pensando a quanto le voleva bene ma poi di nuovo il languore la pervase e sentì il forte bisogno di mangiare qualcosa.Si diresse nella dispensa della nonna che conteneva ogni genere di dolciumi:dalle gelatine ai biscotti farciti,dai lecca lecca ai panini ripieni di cioccolato però prese l'ultima rotella alla marmellata rimasta in fondo allo scaffale e se la mise in bocca,ne assaporò tutto il dolce sapore e se ne andò chiudendo con cautela la porta. Solo all'idea di riuscire per tornare a casa e patire di nuovo tutto quel gelo le faceva venire i brividi ma doveva farlo.Allora prese la rincorsa e iniziò a correre verso la porta di casa. Arrivata davanti all'uscio qualcosa le catturò l'attenzione:un fiore di un bellissimo color porpora che per terra giaceva immobile,privo di vita,secco rispetto a tutti gli altri rosa nel mazzo.Si chinò,lo raccolse e aprì la porta.Era decisa,l'avrebbe usato come segnalibro.




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