Un immenso piacere di morire

di Sidda
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Le insegne luminose che poco prima attiravano l'attenzione dei tanti abitanti sembravano ora spente e insulse e si immedesimavano con il grigiore del cemento e di quel crudele vento che veniva dall' est. La strada era sgombra di passanti e piena di niente. Camminavamo io e lui, mano nella mano, convinti che la nostra vicinanza ci rendesse immuni da ciò che stava accadendo,ma sbagliavamo. Come ritratti di una vita fuggita c'erano persone ormai morte che, prima di quel vento, sedevano su delle panchine ed erano intente a vivere la loro vita quotidiana,a scherzare,discutere e parlare. Le vetrine dei negozi erano vuote, gli alberi tristi e senza foglie,le macchine prive di conducenti. Avanti e dietro a noi c'era solo bitume, vento e il nostalgico ricordo della vita. pochi sguardi però ci bastavano per sentirci vivi e per essere quieti in mezzo a tanta muta disperazione; eravamo uniti e questo era più che sufficente. Ci sedemmo,serenamente rassegnati al nostro destino, sollevati dalla possibilità che avevamo avuto di aspettarlo insieme. Eravamo contenti di aver vissuto,contenti di stare assieme,contenti di poter ancora un poco stare mano nella mano.. Quando poi arrivò lei a prenderci e ci assicurò che saremmo stati insieme per l'eternità provammo qualcosa che nessuno aveva mai provato prima : un immenso piacere di morire.




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