Argento Liquido

di Dreams without Hope
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10 anni dopo
 
- Mediocre, arrogante come suo padre, ribelle a ogni regola, compiaciuto di scoprirsi famoso, avido di attenzione e impertinente...-
-Tu vedi quello che vuoi vedere, Severus - replicò Silente, senza alzare lo sguardo da “trasfigurazione oggi”. -Altri insegnanti mi dicono che è modesto, piacevole e dotato di un certo talento. Personalmente lo trovo un ottimo ragazzo-
Silente girò una pagina e aggiunse , sempre senza guardarlo - Tieni d'occhio Raptor, d'accordo ?-
Severus annuì e  si mosse verso la porta.
Gli unti capelli neri gli circondavano il viso ,stanco e sciupato, mentre gli occhi scuri erano freddi, gelidi e calcolatori.
Il preside lo fissò e scosse la testa sconsolato, ricordando i tempi in cui gli sguardi dell'uomo erano vispi e brillanti e  la sua bocca aveva conosciuto molti sorrisi.
Prima che il pozionista potesse uscire,venne richiamato da Silente che, perforandolo con i suoi brillanti occhi azzurri, disse - Severus, ti prego, non tornare ancora lì  -
Il professor Piton si voltò lentamente, facendo svolazzare la lunga veste e fissò il preside con il viso impassibile.
- Non capisco cosa intende -  disse con voce piatta e roca – Mi scusi, ma devo andare -
 
Il professor Piton uscì dall'ufficio del preside e si diresse verso una piccola stanza al quarto  piano.
Aveva capito benissimo a cosa si stesse riferendo il preside,  gli dispiaceva, ma no, non poteva accontentarlo.
Se aveva superato tutti quegli anni lo doveva solo a quello e non ci avrebbe rinunciato per nulla al mondo.
I suoi piedi si mossero più velocemente,guidati dalla foga di arrivare il più presto possibile.
Alla fine arrivò all'aula.
Questa era completamente vuota,ad eccezione di un meraviglioso specchio alto fino al soffitto, con una cornice d'oro riccamente decorata che si reggeva su due zampe di leone.
In cima portava incisa un'iscrizione : " Erouc li amotlov li ottelfirnon "
Si avvicinò  al meraviglioso oggetto e gli si posizionò davanti.
Il suo sguardò vagò triste sull'immagine appena apparsa.
Un giovane ragazzo di diciassette anni, con la divisa serpeverde, lo guardava felice, sorridendo lieto di rivederlo.
Severus avvicinò il palmo della mano, tentando di accarezzare il volto dell'amato, ma quando la appoggiò, senti solo la liscia e fredda superficie dello specchio.
Il suo sguardo, sebbene triste, riprese vita alla vista dell'altro  e un piccolo sorriso gli comparve in volto.
<< Ciao Reg >> gli disse dolcemente, sedendosi davanti allo specchio.
 
E Severus, tutti i giorni, di tutti i mesi, di tutti gli anni, tornò sempre in quella classe, per cercare il meraviglioso sguardo di puro argento di Regulus. 





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