Ritorno a Filadelfia

di ReaderNotViewer
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RITORNO A FILADELFIA



La bambina se ne sta buona e tranquilla, avvolta dalla sua copertina bianca e dal braccio di questa donna che non conosce ma che ha un odore familiare e che l’ha portata via con sé. Non ha paura, perché in macchina con loro c’è anche la mamma, che non piange e non grida, quindi dev’essere tutto a posto.
Ogni tanto i suoi occhi chiari e seri si incontrano con quelli scuri e altrettanto seri dell’altro sconosciuto che guida e che si gira a guardare tutte e tre.
La bambina non sorride, è ancora incerta. Forse più tardi farà un sonnellino.


Cristina dorme e sogna. Nel sonno non sente il dolore delle ferite e non si rende conto di essere intontita. A malapena si è accorta che Scotty l’ha portata in braccio fino alla macchina, mentre Lily li seguiva con sua figlia. Non sa che cosa abbiano fatto di Cliff e nemmeno le interessa.
Finalmente riposa e il tessuto su cui appoggia la guancia le pare più morbido di una fine seta.
Forse Cristina sogna il passato: due sorelline sulla spiaggia. Forse sogna il futuro: la sua bambina che cresce sicura tra parenti amorevoli.
Sa solo che sta tornando a casa.


Da vero latino, Scotty ha un gran senso della famiglia. Per la famiglia, farebbe qualsiasi cosa. Anzi, l’ha già fatta.
Adesso, in quella macchina, anche loro quattro potrebbero sembrare una famiglia. Lui e le due Rush e la creaturina bionda spuntata dal nulla, quella bimba che avrebbe potuto essere sua, se le cose fossero andate diversamente.
Un osservatore potrebbe facilmente equivocare, prenderlo per un uomo che riporti a casa, sane e salve, la moglie e la cognata e la figlia. O la nipote. Vai a sapere.
Scotty ha la sensazione che questo equivoco in un modo o nell’altro diventerà realtà.


Oggi Lily ha ritrovato molte cose: una vecchia fotografia, una pistola, una sorella, una nipote della cui esistenza era all’oscuro. Una rinnovata intesa con un collega che le è stato al fianco come e più di un amico, nonostante problemi personali dei quali si ostina a non fare parola.
Le ha assicurato che si fermeranno per comprare un seggiolino. Ha annuito, distratta perché stava pregustando l’espressione di Finn nello scoprirsi zio.
Sebbene la testa di Cristina le pesi sulla spalla sinistra e le si stia intorpidendo il braccio destro, Lily non si è mai sentita più leggera in vita sua.





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