I miei ragazzi

di LeftEye
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I miei ragazzi

 

 

 

 

 

Bobby ferma il pick-up ad una cinquantina di metri dal molo. I mocciosi guardano fuori dal finestrino e si mettono a gridare eccitati.
«Wow!!» esclamano contemporaneamente, scalpitando per liberarsi in fretta dalle cinture di sicurezza e uscire.
«Piantatela di urlare come due ragazzine! Mi state perforando i timpani!» brontola Bobby con una smorfia, anche se quelle urla gli trasmettono una strana gioia. Come, del resto, ogni volta che vede Sam e Dean sorridere e gioire come ogni bambino della loro età dovrebbe aver diritto di fare.
«Non posso credere che, con tutti i luoghi in cui siete stati con vostro padre, non abbiate ancora visto l'oceano.»
«Possiamo andare a vederlo da vicino, eh Bobby?» chiede il piccolo Sam.
«Ma certo. Basta che siate attenti.»
I due ragazzini balzano giù dall'auto e corrono verso la spiaggia. Il sole del tramonto dipinge l'acqua di un caldo arancione e, man mano che si allontanano, Sam e Dean si trasformano in due piccole sagome scure. Bobby non li perde di vista un secondo – se accadesse loro qualcosa, John non glielo perdonerebbe mai, e nemmeno lui se lo perdonerebbe.
Li osserva e pensa a come sarebbe stato avere figli suoi. Con i due Winchester le cose non vanno male: è un padre adottivo, per loro, anzi a volte è molto più presente e affettuoso di quanto non lo sia John.
Forse Bobby non era destinato a diventare come il suo alcolizzato e violento padre, forse avrebbe potuto essere migliore di lui. Ma poi lo sguardo gli cade su una fiaschetta di whiskey abbandonata semivuota sul sedile, e scuote la testa rammaricato.
E' un pessimo esempio per i ragazzi, però vuole loro un bene dell'anima.
Quando alza di nuovo lo sguardo, non vede più nessuno sulla spiaggia e si allarma.
«Dove diavolo sono finiti?!»
Poi due testoline compaiono tra le onde dell'oceano, a pochi metri dalla riva. I mocciosi sanno nuotare, ma l'acqua dev'essere gelida.
Bobby si sgancia le cinture di sicurezza e scende dal pick-up, dirigendosi a passo pesante verso la spiaggia per recuperare i due fratelli.
Ora gli darà una bella lavaa di capo.
«Ehi, razza di idioti! Che diavolo vi è saltato in testa di fare?!»
 
 
 
«Bobby... hai fatto abbastanza. Credimi.»
Il Mietitore fa un passo verso di lui, osservandolo quasi con tenerezza, e Bobby inizia a trovare la situazione tremendamente ridicola: da quando in qua la morte prova pietà per le sue vittime?
«Non mi importa»
«Perché?»
«Perché sono i miei ragazzi.»






Note: flashfic scritta per la Drunk Challenge di Writers Arena.




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