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{The Smoking Love}
Venerdì. Gokudera sapeva già cosa
volesse dire. Sarebbe successo come tutti i venerdì.
Non ebbe il tempo di vestirsi che sentì il citofono
squillare.
"Gokudera-kun vuole dei Muffin? Haru-chan ha preparato dei Muffin
buonissimi!" La voce allegra e squillante di Haru risuonava nel
citofono, quasi trapanando i timpani del povero Hayato. Come ogni
venerdì Haru si era presentata davanti casa sua verso l'ora
di
cena, offrendogli dei muffin che aveva sfornato durante il pomeriggio.
"Si si Haru, entra...basta che non urli troppo, chiaro?" Le rispose lui
seccato e, come al solito, aprì il cancello che dava a
quella casetta che condivideva, per modo di dire, con la sorella,
Bianchi, che era sempre a casa del Juudaime.
La mora saltellò fino alla porta di casa, per poi bussare e
attendere che il Guardiano della Tempesta venisse ad aprire, cosa che
fece qualche secondo dopo, lanciandole una delle sue solite occhiatacce
seccate.
"Anche oggi hai fatto i muffin?" Le chiese lui, mentre aspettava che la
ragazza entrasse in casa. "Hai, Gokudera-kun. Haru sa che ti piacciono,
quindi ha pensato di prepararteli!" Rispose la ragazza, scivolando
sotto il braccio di Gokudera che si era poggiato allo stipite della
porta.
"Ehm...Gokudera-kun, Haru-chan dove può apoggiare i Muffin?"
Domandò poi la ragazza, dopo essersi tolta le
scarpe ed
essere corsa in salotto. "Poggiali pure sul tavolino" Le rispose ancora
dal corridoio che dava alle scalinate per il piano superiore e per il
salotto. Non si rese neppure conto del fatto che la ragazza fosse corsa
di la come un lampo. Si portò le mani alle tasche,
avvicinandosi
poi lentamente al salotto principale, dove si ritrovò
davanti
agli occhi una visione che lo lasciò un po sconcertato.
Haru,
infatti, si stava infilando una divisa da scolaretta. "Ma...ma...ma che
cazz..." L'albino non riusciva neppure a formulare una frase sensata da
quanto era stupito e sbalordito da quella scena.
"Haru-chan pensava che a Gokudera-kun sarebbe piaciuto questo
costume..." ammise la ragazza, guardando a terra un po rossa in volto,
non accorgendosi che l'albino si era letteralmente lanciato su di lei,
sbattendola contro uno dei divani del salotto.
Le loro bocche subito si cercarono, mentre le mani della ragazza si
posavano sulle spalle del Guardiano dei Vongola. Il bacio che
scaturì poco dopo fu qualcosa di semplicemente
unico per entrambi. Erano abituati ad amarsi in segreto, ma ogni volta
che si baciavano il piacere era come se fosse il primo. Le loro lingue
iniziarono lentamente a danzare nelle loro bocche, mentre le loro mani
si intrecciavano, come se fosse il posto perfetto per poter stare.
Fu Haru la prima a terminare il contatto fra le loro labbra e,
ansimando cercando di riprendere fiato, sussurrò a Gokudera.
"Ad
Haru-chan piace portare i muffin a Gokudera-kun, sai?". "Zitta...e
baciami" Fece l'albino in tutta risposta, leccandole appena il mento,
mentre la guardava negli occhi con intensità. La ragazza non
potè fare a meno di arrossire, portando le mani attorno al
collo
dell'albino, donandogli poi un altro bacio passionale, come quello di
poco prima.
Andarono avanti con baci e carezze sul divano per una mezzora
abbondante, senza rendersi conto del tempo che passava. Appena videro
l'orario Gokudera la guardò, mentre si sedeva su un lato del
divano, ormai mezzo nudo data la passionalità che entrambi
avevano impresso nelle loro carezze e nei loro attimi assieme. "Vieni
di sopra, forse è meglio continuare li quello che
dobbiamo fare, no?" le chiese guardandola ricomporsi la divisa che si
era cucita a mano. "Haru...Haru-chan non sa se...se sia giusto"
Balbettò fingendosi insicura sul da farsi, sapendo bene
anche
lei che sarebbero comunque finiti in camera da letto, come ogni
venerdì sera.
"Sai bene che è la cosa giusta, del resto...sei stata tu a
venire qui da me stasera, no?" Gokudera si alzò dal divano,
camminando lentamente verso le
scale che davano al piano superiore, guardandola di sfuggita, vedendola
alzarsi e seguirlo trotterellante "Si...si, Gokudera-kun ha ragione!
Haru-chan vuole tantissimo stare con il suo adorato Gokudera-kun!"
Per gran parte della serata, le luci in quella casa rimasero spente, ma
il rumore della passione dei due si poteva sentire molto chiaramente,
fra urletti e gemiti passionali che sfuggivano alla coppietta che, come
ogni venerdì, si concedeva un apputantamento fuori dalle
regole
e segretamente atteso da entrambi, poiché nessuno poteva
sapere
del loro amore reciproco.
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